Benvenuti al KCFG, l'entusiasmante gioco di ruolo fantasy per e-mail in Italiano! Grandi battaglie, segreti intrighi, mitiche imprese ed oscuri sortilegi aspettano solo voi!

Komics Club Fantasy Game


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La Magia
Nel nostro libro degli incantesimi troverete tutto ciò che riguarda l'uso della magia nel KCFG.

Il Mondo
Umani, elfi, fate, nani, draghi... maestosi monti, popolose città e profondi mari. Ecco a voi il mondo del KCFG e chi lo popola.

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  • g) I Sacerdoti

I sacerdoti vengono inclusi tra gli utilizzatori di magia ma in effetti il termine corretto per i loro incantesimi sarebbe "taumaturgia".
Contrariamente ai maghi, i sacerdoti non lanciano realmente incantesimi né manipolano energie, essi si limitano a chiedere l'intervento della divinità che servono ed a fungere da tramite perché tale intervento si manifesti. Essi non hanno necessità di sapere come i loro incantesimi agiscano, in effetti non desiderano saperlo perché sanno che quello è il potere della divinità che si manifesta attraverso la loro fede.
I sacerdoti non corrono mai il rischio di ottenere con i loro incantesimi effetti indesiderati, e non hanno bisogno di riprodurre alla perfezione un incantesimo per ottenere l'effetto voluto. Tutto ciņ che devono fare è chiedere l'intercessione della loro divinità che di certo è sempre in grado di comprenderli, non importa se le parole non sono sempre le stesse.
Ogni sacerdote è virtualmente in grado di utilizzare qualunque incantesimo di tipo sacerdotale, senza bisogno di apprenderlo, trascriverlo o memorizzarlo. Tuttavia durante l'incantesimo è il sacerdote a dover contenere per un breve periodo il potere divino, cosa che, sebbene non sia realmente dannosa, richiede un notevole consumo di energia vitale, ecco perchè i sacerdoti sono comunque limitati nel lancio degli incantesimi dai Punti Magia che posseggono.
Tuttavia i sacerdoti hanno comunque dei limiti agli incantesimi che sono realmente in grado di utilizzare. Infatti le divinità hanno esse stesse dei limiti dettati dalle rispettive aree di influenza o dalle loro personalità, perciò ognuna di esse vieta e/o limita ai propri sacerdoti l'accesso ad alcuni Poteri e/o a determinati incantesimi, come spiegato nella sezione Divinità.
Gli incantesimi dei sacerdoti sono in effetti preghiere pronunciate in una qualunque lingua nota al sacerdote e quindi comprensibili a chiunque capisca tale lingua. Le parole pronunciate non sono realmente importanti, sebbene sia importante pronunciarle, perchè dietro l'incantesimo ci sono fondamentalmente la volontà e la fede del sacerdote. Dunque un incantesimo di Cecità potrebbe essere ugualmente formulato con "Tu da oggi non vedrai più.", "Tenebria togli il dono della vista a questo miscredente.", "Non meriti di vedere il mondo che ti circonda." o qualunque altra frase sensata.

Un sacerdote ha una limitata possibilità di creare nuovi incantesimi, ovvero di chiedere alla divinità che serve qualcosa che finora non era mai stato chiesto. Questo è un processo rapido, fatto nel momento del bisogno, ma proprio per questo il sacerdote non può sapere a priori se ciò che chiede gli sarà concesso, può solo provare e sperare. In termini pratici, il giocatore che prova a lanciare un nuovo incantesimo deve tentare nel gioco e nel contempo parlarne al Guardiano della sua lista per l'approvazione. Sarà il Guardiano a determinare gli effetti nel gioco della sua richiesta, decidendo di approvare, modificare o addirittura negare del tutto l'incantesimo, e nei primi due casi determinandone il costo ed il Potere di appartenenza.
Una volta che un sacerdote abbia creato un nuovo incantesimo, questo sarà a disposizione di qualunque altro sacerdote che abbia accesso al Potere a cui appartiene. In alcuni casi un Guardiano potrà determinare che l'incantesimo sia accessibile solo ai sacerdoti della divinità che lo ha concesso.
Un sacerdote può creare solo incantesimi che possano legittimamente appartenere ad un Potere a cui ha accesso, in caso contrario l'incantesimo sarà certamente negato dalla sua divinità.

Per lanciare un incantesimo il sacerdote ha bisogno di poter parlare liberamente e di avere con sé il proprio simbolo sacro. Non sempre è necessario che il simbolo venga impugnato, ma in ogni caso esso deve essere in possesso del sacerdote perchè egli possa usare un qualunque incantesimo. Allo stesso modo un sacerdote imbavagliato o comunque impossibilitato a parlare non potrà lanciare incantesimi.

In aggiunta agli incantesimi, tutti i sacerdoti dispongono della capacità di scacciare i non-morti, mostrando loro il proprio simbolo sacro ed intimando loro di allontanarsi da lui.
Maggiori informazioni sul funzionamento di questo potere vengono date nelle relative Note.

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