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CAER DAR
Nell'estremo Sud Est del mondo conosciuto, in un territorio di montagne e foreste di sempreverdi si trova e prospera la nazione di Dar. Tale nazione si articola in una serie di città fortificate, i Caer, governati da un Lord, carica ereditaria che si tramanda di padre in figlio. Il nome del clan del Lord da nome alla Città (Caer Atark, Caer Cadarn, Caer Toer, ecc).
I Lord rispondono all'autorità del Granlord, carica che da quindici generazioni è appannaggio del clan di Dar, clan sovrano del Caer omonimo e che dà nome anche a tutta la nazione. L'attuale Granlord è Caiwan, XV° signore di Caer Dar di recente succeduto al padre Gwydionn, ucciso nel corso di una scaramuccia con dei draghi verdi.
Ad ogni insediamento umano corrisponde un clan di draghi porpora. I draghi porpora e gli umani di Dar sono indissolubilmente legati da tempo immemorabile, da prima che i più anziani tra i draghi attualmente viventi nascessero. Il loro rapporto è più profondo dell'amicizia, più cameratesco dell'amore e più duraturo della vita. Ogni giovane guerriero umano e ogni giovane guerriero drago vengono uniti da giovanissimi con un rito la cui origine si perde nei secoli. Indissolubilmente legati per la vita, i due diventano Compagni d'Arme, fratelli ed eguali, e vivono tutto l'arco della breve vita umana insieme. Quando uno dei due muore non viene mai sostituito.
Durante il rituale una speciale lancia viene incantata e diventa priva di peso quando sono i Compagni d'Arme a brandirla e li circonda di un alone di forte luce. I Cavalieri di Dar, infatti, non si nascondono mai e, anzi, quando attaccano in schiere compatte rischiarano a giorno l'orizzonte, come a dire: 'Adesso sai chi stai per affrontare, alza i tacchi finché puoi!'.
Solo i cavalieri dei draghi, o 'drachenritter' nella loro lingua, possono indossare gli stivali porpora.
Ogni coppia di compagni d'arme ha una stella o una costellazione che li protegge e che entra a far parte del compagno drago (ad esempio il Compagno di Caiwan è Hammon della Croce del Sud).
Dar è un mondo assai meno civilizzato dei Sette Regni, in cui le donne sono oggetto di pregiudizi così come la magia. La divinità ufficiale di Dar è Luxiana, sebbene la sua fede sia professata in maniera un po' eterodossa: a lei e non ad Asteros è associato il sole - l'Occhio della Dea - e sue emanazioni sono considerati tutti gli dei legali.
I culti neutrali sono a malapena tollerati, quelli caotici semplicemente vietati. Se si viene pizzicati ad adorare una divinità caotica si viene semplicemente uccisi senza troppi complimenti.
Dalla mail 309 Le Cronache 161105/01 - Caer Dar
La fortezza di Caer di Dar svettava sul fianco del Monte Killman come un gigantesco elmo conico sulla testa di un cavaliere. Era antichissima, pervasa di muschio e dalla pianta irregolare, frutto questa di addizioni, crolli ed ampliamenti intervenuti nel susseguirsi dei secoli. La fortezza era immensa,
costruita con giganteschi blocchi di pietra che avrebbero richiesto almeno una ventina di buoi per essere spostati. Se gli abitanti di Caer Dar non avessero condiviso la loro sorte con i draghi purpurei del clan di Dar fin da prima che il pił vecchio dei draghi viventi nascesse (con due probabili eccezioni non a caso degne di comparire in una collezione), come quei ciclopici macigni fossero poi stati spostati in verticale sarebbe restato per sempre un mistero. Già, perché chiamare in causa la magia - la stregoneria come qui veniva chiamata - era fuori questione.
Le torri che spuntavano dal massiccio corpo dei bastioni avevano una foggia singolare, come sormontate da giganteschi piatti dalla superficie inspiegabilmente ampia. Inspiegabile cioè, per tutti coloro non usi a vedere di continuo giganteschi rettili alati prendere quota ed atterrare dalla loro sommità. Tutto pareva sospeso tra la terra ed il cielo, le torri tempestate di ponti, camminamenti e acrobatici scivoli a collegarle.
Non c'erano mura attorno al paese che sorgeva caotico, buio ed interamente in pietra attorno alla fortezza. Nulla che fosse giunto marciando da terra poteva minimamente spaventare le schiere dei DrachenRitter.
Il fiume Sangue di Uthor, la cui sorgente doveva trovarsi sulla sommità del monte, giungeva a valle dopo aver attraversato la fortezza che vi era stata costruita sopra e attraversava il paese. Sulla riva destra del Sangue sorgeva l'unico edificio pur vagamente in grado di rivaleggiare per imponenza con la fortezza: il Sommo Templio di Luxiana la Vittoriosa. Era un edificio alto ed imponente dal tetto piatto e sormontato da un immenso globo completamente d'oro illuminato da una magia di luce perenne che si diceva fosse stato donato al Dar dalla stessa Dea quando questa aveva deciso di posare su quella nazione di valorosi il suo occhio benevolo.
Altri caer noti.
- Caer Atark
Posto ai confini settentrionali del Dar.
316 Giova/(Thelberge) 011106/01 - Dar
Caer Atark era un caer piccolo i cui abitanti erano prevalentemente dediti
alla guerra e alla pastorizia.
Infatti a Nord del Dar si estendevano delle terre molto inospitali abitate da varie tribł di
gnoll decisamente ostili e da almeno un clan di draghi verdi. Gli abitanti di Caer Atark, tanto gli uomini quanto il clan di porpora, erano gente dura e diffidente, abituati ad essere il primo baluardo contro i tentativi di razzia da parte dei tumultuosi vicini settentrionali. Al loro confronto gli abitanti del Dar erano dei raffinati eccentrici di larghe vedute.
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a cura di Giova
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