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d) Avatar e Semidei
AVATAR
Contrariamente a quello che il nome potrebbe suggerire, gli Avatar non sono manifestazioni fisiche/incarnazioni di una divinità nel mondo (che sono del tutto vietate dal Patto tra gli Dei), bensì persone vere e proprie nelle quali risiede una scintilla del potere divino. Essi quindi nascono, crescono, invecchiano come qualunque altro essere vivente della loro stessa specie.
Ogni divinità (con rare eccezioni) può avere uno ed un solo Avatar in ogni momento.
L'essenza divina si trasferisce in un Avatar alla nascita e solo alla nascita, quindi quando un Avatar muore la divinità sposta la sua essenza in un bambino che sta nascendo, il che la lascia senza Avatar per un bel po', visto che finché questo resta un bambino c'è ben poco che possa fare.
Il patto tra gli dei permette loro di usare come Avatar la maggioranza delle creature umanoidi o parzialmente tali. È del tutto escluso che un Avatar possa essere una creatura non umana. In passato alcuni dei hanno ottenuto il consenso per usare come Avatar dei comuni animali (solo loro sanno perché volessero farlo
!!!), sono però esclusi animali giganti e/o di natura magica.
Lo stesso patto che consente l'esistenza degli Avatar impegna gli dei a non uccidere mai l'Avatar di un altro dio. Questo non significa che un Avatar non può uccidere un altro Avatar, bensì che un dio non può uccidere l'Avatar di un altro.
Un sacerdote, ad esempio, potrà usare i suoi poteri contro l'Avatar di una divinità ed essi funzioneranno normalmente, ma se l'effetto del potere dipende direttamente dalla divinità (vedi ad esempio Ira Divina), questa non potrà applicare un effetto mortale all'Avatar avversario.
Essenzialmente ci sono due tipi di Avatar: quelli consapevoli e quelli inconsapevoli.
Inizialmente un Avatar è sempre inconsapevole, ovvero non sa di essere diverso dagli altri, e a tutti gli effetti non lo è. L'essenza divina dentro di lui non si è risvegliata il che significa che è né più né meno che un comune mortale.
(Esempio: Maeleen, l'Avatar di Luxiana comparso nei primi giorni di gioco in assoluto, non ha mai saputo di essere tale, è rimasta per tutto il tempo, fino alla sua morte, un comune mortale, oltretutto PC e pure sfigata).
Anche quando un Avatar è inconsapevole possiede 50 PM, ma non è in grado di usarli se non (e non sempre, in realtà in maniera quasi sempre del tutto casuale) come resistenza magica. Oltre a questo non possiede alcun genere di vantaggio.
Nel momento in cui per qualche motivo l'essenza divina si risveglia (e i motivi che portano a questo risveglio sono ignoti) l'Avatar apprende di essere un Avatar, appunto. Diventa consapevole e la sua vita cambia perché in quel momento può attingere al potere dell'Essenza Divina in lui, che non è Potere Divino ma Potere puro e semplice.
Va notato che non basta "sapere" di essere un Avatar per diventarne consapevole. La semplice rivelazione non è sufficiente a risvegliare l'essenza divina (col risultato che, in genere, qualcuno a cui viene detto di essere un Avatar non ci crede neppure).
L'Avatar, pur consapevole, non è il dio, non è una sua incarnazione, è un'emanazione del dio che però ha coscienza propria. Ha una capacità di comunicare con il dio da cui emana senza limiti, in effetti fa parte del dio, ma non è lui, è un essere distinto. In un certo qual modo si potrebbe dire che è un figlio del dio, anche se la definizione è impropria.
Tutti gli Avatar hanno 50 PM. Possono avere qualunque classe ed i loro poteri dipendono appunto dalla loro classe, non dispongono di poteri divini di alcun genere, ma in cambio possiedono tutti i poteri/incantesimi della classe a cui appartengono. Questa è la distinzione tra il potere dell'essenza divina e il Potere Divino: quest'ultimo non permetterebbe l'uso di alcun genere di magia/potere che non fosse sacerdotale, cosa che invece non avviene.
Uniche limitazioni:
- un Avatar può essere sacerdote ma solo del dio a cui appartiene e deve rispettare la regola degli incantesimi favoriti/proibiti perché questa dipende appunto dalle capacità del dio
- un Avatar non può essere stregone: gli stregoni traggono potere dai demoni e nessun demone si metterebbe a dare potere ad un Avatar. Un Avatar non può neppure diventare stregone prima di sapere di essere un Avatar perché il demone patrono percepirebbe l'essenza divina e gli negherebbe questa possibilità.
A parte questo, gli Avatar non dispongono di poteri extra. Non sono immortali, non sono invulnerabili, soffrono di tutte le normali limitazioni della loro razza e/o classe.
Eccezioni alla regola
Come già accennato, vi sono delle rare eccezioni al fatto che ogni divinità abbia uno ed un solo Avatar.
La prima è Celaban, che non ha uno ed un solo Avatar. In effetti Celaban non ha affatto un Avatar e non può averne uno. Questo rientra nel Patto tra gli Dei.
In cambio, egli ha la facoltà, in caso di estrema necessità, di agire su Anthuar creandosi un corpo ed abitandolo. Nel momento in cui fa questo, però, Celaban si trasferisce interamente in tale corpo, con tutta la sua essenza e non solo una parte di essa.
Questo è successo di recente, quando Celaban si è incarnato in Almian, un umanoide androgino nato da una pianta, per mettere in moto gli eventi che hanno portato alla sconfitta di Veshna, Avatar di Eades.
Contrariamente ad un Avatar, l'incarnazione di Celaban possiede tutti i suoi poteri divini, non ha una classe o altro, ed è immortale ed invulnerabile tranne che per mano di un Avatar.
Altre eccezioni sono in questo momento Arios e Belia, entrambi privati del loro status divino. I loro Avatar, anche se tecnicamente esistono ancora, non sono più in alcun modo degli Avatar poiché l'essenza divina dentro di loro si è spenta facendoli tornare ad essere dei normalissimi individui.
Gestione degli Avatar
Per ovvie ragioni, nessun Avatar può in nessun caso essere usato come PG.
È possibile avere un Avatar come PNG ma solo dietro approvazione del Guardiano, approvazione che bisogna chiedere prima creare il personaggio, in quanto un determinato Avatar potrebbe non essere approvato semplicemente perché l'Avatar di quella divinità è già in gioco o vi è stato.
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SEMIDEI
Un semidio è un essere mortale nato da una femmina mortale e da un dio (l'opposto, ovvero nascere da un maschio mortale e da una dea, non è in alcun modo possibile).
Perché una simile creatura venga al mondo è necessario che il dio si incarni in un corpo fisico. Per questa ragione in passato sono esistiti dei semidei, ma in tempi recenti la loro nascita è divenuta praticamente impossibile poiché il Patto tra gli Dei impedisce che una cosa del genere accada.
Ciononostante, anche dopo il patto vi sono stati rarissimi casi in cui un dio è, per così dire, sfuggito al controllo, perciò su Anthuar esistono tuttora pochissimi individui che possono vantare, se non di essere dei semidei, quantomeno di avere una pur minima ascendenza divina.
Ad ogni modo si tratta di un vanto il più delle volte fine a sé stesso. Infatti l'essere un semidio porta con sé più svantaggi che vantaggi.
I semidei non sono dotati di alcun particolare potere, anche se alcuni di essi possiedono una maggiore forza vitale rispetto agli altri esponenti della loro razza (che si concretizza nell'avere 1 - 2 PM in più rispetto alla norma ed un ritmo di invecchiamento leggermente più lento) e sono sempre in grado di sopportare una manifestazione divina senza gli effetti che verrebbero normalmente subiti.
I semidei sono inoltre parzialmente immuni agli effetti di blocco ed alterazione temporale (non possono evitarli ma possono rendersi conto che sono stati attuati, questo grazie all'essere figli di qualcosa che è al di fuori del tempo).
A parte ciò sono in tutto e per tutto simili alle loro controparti normali, vale a dire gli altri individui della loro razza.
Spesso è probabile che essere un semidio o discendere da uno di essi finisca al contrario col portare degli effetti collaterali spiacevoli. Ne è un esempio Demian Lehar, centauro veggente il cui nonno era figlio del dio Leha (Lehar nella lingua dei centauri significa appunto Figlio di Leha). Questi ha in più occasioni visto i suoi poteri impazzire, andando del tutto fuori controllo, cosa che la prima volta lo ha reso catatonico!
Una particolarità dei semidei è che quando il loro sangue viene versato per l'ultima volta, il padre giunge per accompagnarli nel suo regno.
In termini meno poetici, quando un semidio muore il suo genitore divino ha la facoltà di manifestarsi in forma incorporea nel mondo dei mortali per prelevarne l'anima ed accompagnarla nel relativo aldilà. Questo permesso speciale si applica in effetti non solo alla morte del semidio, ma anche a quella dei suoi figli e dei loro figli (fino alla terza generazione).
Gestire i semidei
Come già detto, non possono esistere semidei nel presente di Anthuar, pertanto essi non possono essere gestiti né come PG né come PNG, senza alcuna eccezione.
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