Komics Club Fantasy Game Newsletter -=-=-=-=-=-=- MARZO 2007 -=-=-=-=-=-=- INTRO Newsletter abbastanza ricca questo mese, che se da un lato perde temporaneamente l'angolo del bardo, più che altro per scarsa memoria di chi dovrebbe compilarlo (ovvero io... ^_^;), all'altro è decisamente nutrita di sezioni varie. A cominciare dai vari aggiornamenti del sito, soprattutto a livello di archiviazione visto che finalmente viene reso disponibile del materiale che da tempo aspettava di diventare liberamente consultabile. A seguire gli immancabili Personals, un Mai dire KCFG dal sapore fantascientifico, una piccola recensione e l'ennesima puntata dei Miti, che svela alcuni altri interessanti retroscena del mondo di Anthuar. E detto questo, vi lascio alla lettura. -=-=-=-=-=-=- Aggiornamenti Sito -=-=-=-=-=-=- Aggiornamenti della sezione "Il Mondo" http://www.kcfg.it/mondo.html - Pubblicata la storia della Seconda Era di Anthuar - Aggiornati gli archivi della lista 1 con il giorno 313 ed una versione aggiornata del giorno 312 Aggiornamenti della sezione "Classi" http://www.kcfg.it/classi.php - Aggiunta una nuova sottoclasse dei Bardi: il Giullare Aggiornamenti della sezione "KCFG sul Web" http://www.kcfg.it/web.html - Reso disponibile online l'archivio delle NewsLetter pubblicate da Ottobre 2001 ad oggi -=-=-=-=-=-=- MAIL DEL MESE -=-=-=-=-=-=- 323 Daniele/XYM 010307/02 - Tunnel presso Gerdecar "Be'? E quell'UHMPFH cosa voleva dire?!" chiese Bilqis per niente disposta a lasciar cadere l'argomento prima di aver chiarito che lei non aveva assolutamente nulla da nascondere. "UHMPFH significa UHMPFH... si vede che non parli nanesco... ed ora se lorSignore hanno finito con i chiaccherii sarebbe ora di trovare un finto paladino e salvarlo... prima che diventi ancora più stupido di quello che è..." -=-=-=-=-=-=- Anthuar Personals -=-=-=-=-=-=- Vi siete mai chiesti come fanno gli abitanti di Anthuar a cercare lavoro? Come trovano acquirenti per eventuali compravendite? Semplice: scrivono un annuncio Romiel animali domestici vasti assortimenti di topi, lupi e pipistrelli. Fai felice un tuo piccolo amico: vai da Romiel animali domestici e scegli la stimpatica bestiola che più ti aggrada. La carrozza di Maeve abiti per cerimonie. Nel cuore di Faerie c'è uno spledido guardaroba assortito per tutti i gusti La Carrozza di Maeve fa orario continuato sette giorni su sette. Clio & Scianghara alimenti per equini vuoi far felice il tuo cavallo di ghiaccio? Rivolgiti alla Clio & Scianghara alimenti per equini per una fornitura di mele, zuccherini e carrube. 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"Tracce di vita sulla stazione orbitante abbandonata ad ore nove, comandante. L'attività è scarsa" "Allora ci siamo. L'abbiamo trovato" replicò il comandante N'A Faldorn. "Signor Goro, tracci la rotta più veloce. Non abbiamo tempo da perdere!" ordinò. "Agli ordini, comandante" rispose il borg "rotta tracciata" "Apra un collegamento signor Goro, devo dirglielo io?" si stizzì la vulcaniana "Obbediamo! Omega il Posseduto per te è finita. L'esistenza come la conosci è terminata, assimileremo le tue peculiarità biologiche e tecnologiche alle nostre. La resistenza è inutile" declamò il borg all'indirizzo della stazione orbitante. Il comandante sollevò un sopracciglio ma lasciò correre: era un buon soggetto, il signor Goro, non si poteva mica avere tutto. "Computer, sullo schermo!" ordinò il comandante N'A Faldorn Sullo schermo della nave Iside comparve il volto sornione di un umano dalla pelle bianca circondato da 7 schermi con 7 Omega diversi, in pose diverse. Uno preparava veleni, uno si strusciava ai parapetti di una nave, uno urlava con una maschera in faccia, uno giocava a fondersi con l'ambiente, uno uccideva, uno faceva sesso (non da solo) e l'ultimo faceva sesso (da solo). Ne mancava uno. Brutto segno. "Mia succulenta pupattola di liquirizia, ce ne hai messo di tempo" esclamò il ricercato con voce melliflua. "Comandante, l'umano vi sta oltraggiando, merita la morte" intervenne un grugnito alla sinistra della vulcaniana. "Si calmi signor Yrm, è tutto sotto controllo. Il fuggiasco ha le ore contate" rispose il comdante N'A Faldorn. "La resistenza è inutile" sottolineò fiero il signor Goro. "......." replicò serafico il klingon Yrm. "Consegnati, Omega. Non hai scampo. La federazione vuole la tua testa, le vostre teste" ordinò il comandante donna. "In cambio di cosa?" replicò languido Omega il posseduto e con lui le sette sue facce. Il comandante N'A Faldorn imprecò tra sé "L'avrai" esclamò a mezza bocca la donna. E Omega sorrise esultante (e gli altri Omega fecero la Ola). "Comandante, no, deve essere assimilato" si oppose il signor Goro. "Sgrunt" sottolineò il signor Yrm. "Obbedite! signor Yrm, teletrasporti Omega il Posseduto in plancia" ordinò. E pochi istanti dopo Omega era a bordo della nave stellare Iside. "Signor Yrm, signor Goro, lasciateci soli" "La resistenza è inutile..." balbettò Goro andando via a testa bassa "Sgrunt" esclamò infischiandosene il signor Yrm. "Ogni promessa è debito" attaccò il comandante N'A Faldorn slacciandosi la parte superiore dell'uniforme mentre Omega si leccava le labbra. Il comandante estrasse una chiave attaccata ad una catenella ed aprì uno scomparto nascosto nella plancia di comando. Omega iniziò ad girare attorno alla donna, sbirciando e saltellando, facendo le feste. "E' tutta tua!" e il comandante N'A Faldorn allungò a Omega il Posseduto una gatta di pelouche. "MEAWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWW. FFFFFFFFFFFFFFFFFFFFF" esclamò l'uomo balzando addosso al pelouche e cadendo a terra. L'uomo prese a rotolarsi facendo le fusa e strusciandosi agli spigoli, tutto contento. Il comandante N'A Faldorn si chiuse la casacca e sospirò. "L'ottava personalità, la più pericolosa. Avevo visto giusto". "Signor Goro, Signor Yrm la situazione è sotto controllo. Entrate" Goro fissò il prigioniero "La vostra vita, come è stata, è finita" esclamò. Yrm si limitò a prendere atto della cosa e tornare ai fatti suoi. "Signor Goro, tracci la rotta per casa" ordinò la donna dalle orecchie a punta. "Sì, signora" E mentre la nave stellare Iside la Piaciona faceva ritorno a casa, una voce sensuale esclamava nel vuoto astrale: "Una gatta da pelare in meno, peccato però, il moretto con la barbetta non era male..." -=-=-=-=-=-=- Non Solo KCFG -=-=-=-=-=-=- Ambra e Cenere - Il discepolo dell'oscurità: Libro Primo - Autore: Margaret Weis Editore: Armenia Margaret Weis, stavolta non in coppia con Tracy Hickman, riprende le vicende di Krynn dalla fine della Guerra delle Anime, la trilogia precedente che ha rimesso in discussione l'orribile finale delle cronache in cui gli dei scomparivano senza alcuna valida ragione a seguito di eventi a dir poco discutibili. Dopo l'ennesima sconfitta e la morte (?) di Takhisis, gli altri dei di Krynn competono per il posto vacante a capo del pantheon caotico. Il candidato più probabile alla successione è Sargonnas, dio dei minotauri, ma Chemosh, il dio della morte, non intende restare in disparte e mette in atto un complesso piano per salire di rango, a cominciare dalla creazione di una nuova genia di non morti privi delle solite limitazioni di tali creature. Per prima cosa si assicura l'aiuto e la fedeltà di Mina, che aveva condotto le armate di Takhisis durante la guerra delle anime, e la mette a capo di quello che sarà il suo nuovo esercito. Contro di lui Rhys, un monaco di Majere che ha abbandonato la sua fede, e Nightshade, un Kender capace di parlare con i morti. Questa, in sostanza, la trama del primo libro, che come accade sempre più spesso in tempi recenti non giunge ad alcuna conclusione, limitandosi ad interrompersi nel mezzo della narrazione che verrà, ovviamente, ripresa nel successivo. Sempre più spesso mi domando che fine abbiano fatto le trilogie in cui ogni capitolo era fine a sé stesso, dotato di un inizio ed una fine, per quanto poi maggiormente godibile leggendo la saga nel suo insieme. Se alla precedente trilogia va, appunto, almeno il merito di aver "messo una pezza" ad una terribile caduta di stile e sostanza narrativa, non sembra per il momento che questa trilogia sarà altrettanto valida, dato che già si presenta piena di forzature volte a dare un senso ai singoli personaggi ma difficilmente inseribili in un insieme organico. Solo per fare alcuni esempi, a che pro Chemosh si mette contro Zeboim, la dea del mare, facendo liberare un cavaliere della morte che, comunque, non gli serve praticamente a niente? Per quale motivo Chemosh sceglie proprio Mina visto che potrebbe comunque creare i suoi non morti senza di lei? A che scopo Lleu, il fratello di Rhys, uccide tutti i monaci di Majere, senza neppure renderli dei non morti al servizio di Chemosh? Purtroppo la risposta a tutte le domande è essenzialmente la stessa: allo scopo di far andare avanti la trama. Perdonatemi se ritengo che debbano essere gli eventi a costituire la trama e non il contrario. -=-=-=-=-=-=- Miti e Leggende di Anthuar -=-=-=-=-=-=- Gli Ordini Universali Nelle terre governate dagli Oscuri vi era il costume della poligamia. Ogni uomo poteva infatti scegliere per sé e sposare fino a tre donne nello stesso tempo. Non si trattava tuttavia di un vezzo o di una questione legata alla, peraltro quasi del tutto assente, religione, quanto piuttosto di una necessità. Sotto gli Oscuri, infatti, gli uomini validi e di sana costituzione venivano spesso forzatamente arruolati negli eserciti necessari a preservare l’isolamento della regione, o sacrificati per essere trasformati in potenti non morti, o meno potenti creature adatte a svolgere i compiti più semplici e gravosi, pertanto il loro numero si era ben presto assottigliato fino ad essere di gran lunga inferiore a quello delle donne. Ma gli Oscuri avevano una costante necessità di sangue fresco, in ogni senso possibile, e la poligamia consentiva loro di far aumentare le nascite nei loro regni. Shair era un uomo forte e saggio che viveva a quei tempi sotto il giogo degli oscuri, ma era sempre stato coraggioso a sufficienza da non temerli, intelligente abbastanza da non sfidarli, e resistente quanto serviva a sopravvivere a tutto ciò che potevano costringerlo a fare. Come molti altri, egli aveva tre mogli. La prima, Dara K’sheat, aveva la pelle nera come il carbone ed i capelli bianchi come la luna. Era una di quegli elfi che in tempi antichi avevano abbandonato la superficie per rifugiarsi nel gelido abbraccio di Lorathh, e che venivano chiamati drow. Ella era bella e letale come la notte, passionale come il fuoco, e come il fuoco in grado di bruciare. Il suo cuore apparteneva a Shair, ma la sua anima apparteneva alla magia, che ella praticava lontana da occhi indiscreti. La seconda, Lynar Wayan, era una donna minuta ma di grande carattere. Era placida come un lago cristallino e saggia come le antiche foreste nelle quali amava trascorrere il suo tempo, e dove all’insaputa di tutti, eccetto Shair, si dedicava alla pratica proibita della stregoneria. La terza, Dahna Lymaril, apparteneva alla nobile stirpe degli elfi. Aveva pelle chiara e liscia come alabastro, capelli del colore dell’oro, ed una bellezza tagliente come la lama di un coltello affilato. Tra tutte era quella che più aveva da temere dai signori di quei luoghi, poiché nella solitudine delle proprie stanze ella officiava i riti di Liviar, dea della vita, sperando di poter chiedere la sua intercessione perché gli Oscuri venissero spazzati via. L’amore che provavano per Shair, e che lui provava per loro, era l’unica cosa ad accomunare le tre donne, che per il resto non avrebbero potuto essere più diverse. Ognuna viveva in un mondo proprio nel quale i contatti con le altre erano ridotti a ciò che le necessità richiedevano. Soprattutto Dara e Dahna evitavano il più possibile la reciproca compagnia, allontanate dalle razze e dai credo a cui appartenevano, mentre i rapporti di entrambe con Lynar erano ridotti e spesso distanti, ma accettabili e comunque cortesi. Entrambe la consideravano amabile ma inferiore a loro da molti punti di vista, non ultimo il fatto che col tempo sarebbe invecchiata fino a morire, mentre loro sarebbero rimaste giovani quasi in eterno. Di simile natura era il legame tra i loro figli, nati a breve distanza l’uno dall’altro e cresciuti per lo più separatamente. Sha-Dar, figlio di Dara, un mezz’elfo scuro dal temperamento solo in apparenza pacato, disprezzava enormemente il suo fratellastro Dahan Shir, figlio di Dahna, mezz’elfo in cui scorreva forte il sangue materno, e che ricambiava il suo disprezzo pur se in maniera più controllata. Entrambi quasi ignoravano il terzo e più anziano fratello, nelle cui vene scorreva solo sangue umano, Lin-Shar, figlio di Lynar, ritenendolo debole ed inferiore. Ma a lui questo non importava, e nulla aveva contro di loro, nonostante il modo diverso in cui vedevano la vita ed il mondo. Esisteva però una cosa, ed una soltanto, sulla quale le tre mogli di Shair ed i loro tre figli mai avevano discordato, e questa cosa erano gli Oscuri. Tanto l’uomo, quanto le sue mogli ed i suoi figli, non sopportavano la tirannia dei negromanti, ma essi nulla potevano contro di loro. Giunse però il giorno in cui le cose cambiarono. Nessuno seppe mai come le attività segrete di Dahna giunsero ad essere scoperte dagli Oscuri, ma improvvisamente i loro agenti, per lo più non morti ma non solo, irruppero nelle stanze della donna per neutralizzarla. Nonostante i loro dissapori, Dara e Lynar intervennero per cercare di salvarla, ma tutto ciò che ottennero fu di trovare la morte assieme a lei. Shair riuscì a mettersi in salvo portando con sé i figli ancora giovanissimi, prima che potessero condannare a morte anche lui. Gli anni passarono, ma Shair riuscì a tenersi nascosto mentre i suoi figli crescevano nell’odio per i negromanti che li avevano privati delle rispettive madri, un odio più forte di quello che avevano mai provato in precedenza, e diverso così come loro erano diversi. Superando le loro divergenze, almeno per quanto era necessario, essi decisero di collaborare per uno scopo comune, la vendetta. Iniziarono così a studiare le forze che governavano da sempre il mondo ed a cercare nuovi modi di comprenderle ed imbrigliarle, certi che solo esse potessero opporsi alla forza della morte che rendeva così potenti gli Oscuri. Ma così come essi erano diversi nelle loro nature, così differenti erano i loro approcci a queste forze. Sha-Dar si avvicinò al caos ed a tutto ciò che ne derivava, Dahan Shir, che il suo fratello mezzo drow chiamava spregiativamente "Livone", a imperituro ricordo del fatto che era Liviar, per tramite di sua madre, ad essere la causa della loro situazione e del loro lutto, studiò l’ordine, mentre Lin-Shar tentò di riunire entrambe le forze nell’equilibrio. Alla fine, i tre si separarono, con la promessa che almeno uno di loro avrebbe portato a termine ciò che avevano iniziato. Ma molto tempo passò e la forza degli oscuri non accennava a diminuire, mentre la loro, pur aumentando, era insufficiente. Essi decisero perciò di cercare altri che li avrebbero aiutati nella lotta, e ne fecero i loro allievi, insegnando loro tutto ciò che con il tempo avevano appreso. Ognuno di essi fondò un ordine che portava il suo nome, e questi tre ordini divennero noti come Ordini Universali, poiché si basavano sulle forze primarie dell’universo, sebbene, in realtà, la loro notorietà fosse alquanto limitata, poiché erano pochissimi coloro che sapevano della loro esistenza, con l’ovvia eccezione di chi ne faceva parte. I tre fratelli non giunsero da vivi a vedere compiuta la loro vendetta. Perfino i due più longevi morirono prima che gli Oscuri potessero essere sconfitti, ma la loro promessa venne comunque mantenuta. I tre ordini diedero battaglia al potere dei negromanti ed alla fine ne ebbero ragione. Gli Oscuri vennero soverchiati, e costretti a cercare rifugio nei loro santuari, i luoghi ove custodivano gli oggetti di maggior potere che avevano raccolto ma che, sapevano, non sarebbero stati sufficienti a restituire loro quanto avevano perduto. Così decisero che essi sarebbero stati perduti per sempre per chiunque altro, ed evocarono potenti incantesimi e guardiani perché i loro santuari divenissero luoghi inviolabili fino al momento in cui essi avrebbero potuto tornare. Trassero il potere per fare ciò da ciò che aveva dato loro potere fino a quel momento, la Morte, e fu la loro morte a siglare il patto. In quel momento, il regno di terrore degli Oscuri giunse alla fine.