Komics Club Fantasy Game Newsletter -=-=-=-=-=-=- LUGLIO 2002 -=-=-=-=-=-=- INTRO Fa caldo. Non c'era bisogno che ve lo dicessi io, vero? ^_^; Comunque fa anche troppo caldo per scrivere un'ìntroduzione degna di nota, quindi ne approfitto semplicemente per ricordare a tutti i giocatori che non lo avessero gia' fatto di informare i rispettivi guardiani dei periodi in cui saranno in vacanza e lontani dal gioco, in mod da potersi organizzare di conseguenza. -=-=-=-=-=-=- Aggiornamenti Sito -=-=-=-=-=-=- Nessun aggiornamento questo mese, causa pressanti impegni. -=-=-=-=-=-=- MAIL DEL MESE -=-=-=-=-=-=- [KCFG1] 166 Pietro/Ordol 090602/01 In cima al grosso e muscoloso cavallo c'era un grosso e muscoloso uomo.  In cima al grosso e muscoloso uomo c'era una grossa e lucente pentola a forma di elmo. O era il contrario? Dai due buchi rotondi nella grossa e lucente pentola sbucavano due grossi e muscolosi occhi che scrutavano la foresta. "Se prosegui così non troverai proprio nulla, vecchio mio!" disse il sacerdote fra sè e sè.  Vagò ancora per un poco, cercando di trovare una radura che potesse fare al caso suo. Verso sera ne trovò una, in cui gli alberi erano abbastanza radi. Legò il cavallo e passò almeno un'ora ad accatastare pietre su pietre.. Dopo raccolse rametti secchi, foglie e tutto quanto potesse trovare per terra e bruciare. Non toccò nulla di vivo. Infine, estrasse dalla sua bisaccia l'esca, la miccia e le pietre. Il focolare di pietre proteggeva l'erba della radura. Gli alberi erano abbastanza lontani. Niente di vivo sarebbe bruciato, per caso o per incuria. Ordol accese il fuoco. "La discipilina, Flamma o mia Dea, la discipilina è ciò che cerchi di insegnarmi. Che il fuoco può bruciare quieto e a lungo, e non per questo essere meno fuoco... Ora ti prego, dammi una direzione, affinchè il tuo umile servo non vaghi disperso nelle lande già bruciate e si spenga..." [PIROMANZIA - 2 PM] Ordol si concentrò sulla visione della donna con i capelli bianchi che era apparsa nella sua mente: "Dove siete, dove siete, dove vi posso trovare????" E nella fiamma del fuoco, apparvero... delle oche starnazzanti. -=-=-=-=-=-=- INTERVISTA -=-=-=-=-=-=- Lista 1 - Intervista a Vierna A cura di Maurizio/Duerf Il luogo era vuoto, solo una tenue luce diffusa, tale da non infastidire una creatura delle caverne, schiariva quell'immenso buio.  Non vi era nè un pavimento, nè un soffitto.  Al centro del vuoto galleggiava un letto, lo stesso letto dove la femmina di Drow si era addormentata la sera prima. Cinque passi più in alto, fluttuava nel nulla un uomo ed un raffinato scrittoio. In mano teneva una penna d'oca con cui scriveva in un grosso tomo.  "Il Vostro nome è Vierna ...."  "Vierna Teken'duis, dei Teken'duis della Prima Cerchia di Menzoberrazan... figlia della Matrona e di qualcuno dei suoi amanti... sapete... per noi non e' molto importante... importa molto di piu' il fatto che mia madre non mi ha mai perdonato la mia fuga... e ha mandato uno dei suoi amanti umani - lei non e' troppo schizzinosa sui suoi compagni di letto - a... impartirmi una lezione. Lucius, il suo nome. Finora ha avuto lui la peggio. Ma e' un osso duro. Anche se ne' per lui ne' per mia madre abbandonerei mai la vita libera che mi sono scelta...". "E siete incinta di due figli... figli di due padri?" "Gia'. Non pensate che non sia stata io la prima a stupirmi. Ma il flusso del Caos parla chiaro. Due sono, Ashen, figlio di Fimir il drow, e Inidil, figlia di Tibo. Concepiti l'uno a poca distanza dall'altro...  il Caos ha voluto che tutti e due dovessero essere concepiti in questo modo... e io credo ci sia un motivo... anche se forse non mi sara' mai dato di conoscerlo". "Chi avete amato di più?" "Come chiedere quale e' la notte stellata piu' bella che abbia visto nella mia vita. Ho amato Fimir perche' incontrarlo e' stato come vedermi riflessa in uno specchio, l'ho amato perche' mi ha iniziata al controllo del Flusso del Caos, alle discipline Sha-Dar. E amo Tibo per le sensazioni che  mi da' parlare con lui, sfiorare la sua pelle o i suoi capelli, guardare in fondo ai suoi occhi, sentire fremere nelle sue vene la sua impazienza, la sua brama... sia di me che della conoscenza, o del potere". "Cosa pensate di Tibo? Tornerà? Sarà un buon padre?" "Torna una rondine al suo nido? Certo. A meno che una freccia crudele non la trafigga. O il vento del Nord non la disorienti. O... chissa' che altro. Spero che torni. Credo che tornera'. Ma nessuno puo' dirlo per certo. Ma so che, ovunque sara', amera' Inidil come la sua carne e il suo sangue, e amera' Ashen come se altrettanto fosse. Tibo puo' sembrare gretto e egoista, distratto e ambizioso. E forse lo e'. Ma e' capace di amare, a suo modo, dal profondo, piu' di tanti superficiali cicisbei imbellettati, generosi di baciamano e inchini ipocriti e insinceri". "Che madre sarete?" "Mi auguro migliore della mia..." -=-=-=-=-=-=- L'Angolo del Bardo -=-=-=-=-=-=- *I Bardi sono soliti viaggiare di regno in regno portando storie e notizie raccolte qua e là. A volte informazioni utili, altre volte semplici storie, talvolta vere, talvolta false. Questo particolare bardo telematico vi porta le voci che arrivano dalle terre più distanti, ovvero quelle delle altre liste...* § Strani sono i tempi che stiamo vivendo, pare che nei dintorni di Finnel verrà addirittura edificato un tempio al dio Tar. § Un gioiello di grande valore è stato rubato a un giovane mercante della città di Windia. Si vocifera che vi sia coinvolta la Gilda degli Assassini. § Le ballate narrano le gesta di un cavaliere dalla testa di ferro che ha salvato una bella elfa dalle sgrinfie di un'intera banda di briganti. § La compagnia di guerrieri agli ordini del drow Arak che si era inoltrata nelle caverne degli elfi scuri per una misteriosa missione, è stata sgominata. Un portale magico ha sparso i sopravissuti ai 4 angoli di Anthuar. § Una carovana di mercanti e nobili arriverà fra pochi giorni a Finnel dove il primo giorno di Fleienar inizierà il grande torneo indetto dal Conte. § Qualcuno ha detto che viviamo in tempi strani e davvero non gli si può dare torto. Ma qualche stranezza può essere piacevole: un gruppo di orchi, avvcinatosi ad un gruppo di avventurieri, ha chiesto di parlamentare anzichè usare la violenza. § Nella città di Elendil la sorveglianza, dopo che alcuni prigionieri erano fuggiti dalle Prigioni Astrali, è stata rinforzata ed i sacerdoti di Aksen, che teoricamente avrebbero dovuto garantire la giustizia, non hanno perso l'occasione dell'incremento del loro potere per compiere spropositi di ogni genere. § Un mezzo-vampiro, trafficante di armi della città di Elendil, è riuscito ad introdurre di nascosto in città un nutrito gruppo di avventurieri, gli stessi che avevano parlamentato con gli orchi e tra cui c'era anche chi era fuggito dalle famose Prigioni Astrali. Non si sa ancora perchè l'abbia fatto. § Tra gli avventurieri sembra esserci, appena giunta, una creatura che alcuni credono esistere solo nelle leggende: un dhampiro. § Nel regno di Larrelia una giovane mezza drow veniva condotta da uno strano duo - un orco ed un halfling - al palazzo reale per essere incaricata di una importante missione. § Moredark, potente lord vampiro alla conquista di Lawland, è scomparso nel nulla. Dopo aver perso il suo esercito di non morti ed il controllo sulla città di Lawland, è stato pesantemente attaccato dai Templari di Laitan ed un gruppo di avventurieri sconosciuti che lo hanno costretto alla fuga dalla Città della Legge. § Soth la marittima, la città dei mercanti, la città degli aromi, la città delle avventure. Per secoli Soth è stata il centro del commercio sulla costa ed ancora adesso difendeva a pugni stretti il suo titolo. Da qualche diecina di anni, infatti, altre città della costa iniziarono ad espandersi, volendo creare un loro impero commerciale personale. Ma nulla erano in confronto della Città dei Mercanti, forte di secoli di tradizione mercantile... E poi venne la guerra... Al contrario della maggior parte della popolazione, gli abitanti di Soth non si divisero fra Rossi e Neri... bensì in quelli favorevoli alla guerra e quelli contrari. Infatti i mercanti di generi non bellicosi trovarono i loro commerci rovinati dal conflitto, mentre per i mercanti di armi ed armature la guerra fu come una manna dal cielo. Mentre i mercanti di per sè non portavano in piazza queste loro diversità ideologiche, i loro servi, i loro tirapiedi e i loro protetti, provenienti dal volgo e quindi non interessati a mantenere una facciata di rispettabilità si scontravano frequentemente fra le strade della città. Così i popolani si divisero in rossi e neri e nessuno, bambini compresi, non mostrava pubblicamente il suo partito: chi sfoggiando una fascia rossa, chi avvolgendo la sua spada in un panno nero e via così... § Al calar del tramonto, una furente battaglia è scaturita tra i Draghi D'Ombra di Zhalfir ed il Clan dei Dorati di Ithenor di Celaban. Molte sono state le perdite da entrambe le fazioni ma alla fine sono stati i metallici ad avere la meglio. Gli Ombra erano affiancati anche da un'ombra spettrale, forse la stessa che poche settimane prima aveva seminato morte nella cittadina di Walda. § Un gruppo di temerari (o forse di pazzi) è stato visto dirigersi incautamente verso la torre del tremendo e potentissimo Lord 0. Pare che la fortuna abbia arriso loro finora essendo riusciti a raggiungere l'ingresso della torre stessa, cosa di per se già ritenuta da molti impossibile. Ma all'interno della torre, raccontano i bardi di tutto il regno di Halfeim, pare vi siano potenti ed ineguaglibili esseri disposti a protezione del tremendo e potentissimo Lord 0. § In un villaggio nei pressi della città di Flood è giunta una numerosa comitiva di avventurieri. Tra urla e trambusti, dovuti ad un luculliano pranzo e da qualche ragno di troppo, pare si stia parlando anche di guerre di draghi e di ballate scritte da dei. -=-=-=-=-=-=- Miti e Leggende del KCFG -=-=-=-=-=-=- Gli Antichi Dei Ma mentre il mondo nasceva, la fama della sua creazione si spargeva in altri angoli del multiverso, e da alcuni di questi, attratti da quanto stava accadendo, giunsero altri Dei Primigeni che volevano vedere il mondo di materia che si stava formando. Tra di essi, Tar fu il primo a giungere, e Seftos lo accolse con fiducia, mostrandogli il mondo neonato e i prodigi che su di esso si stavano compiendo. Ma a Tar, che già tutto sapeva, queste cose non interessavano, ed egli era giunto lì per avvertire Seftos che non avrebbe dovuto fidarsi di tutti coloro che sarebbero venuti ad osservare il mondo che proteggeva. Seftos però, forse perché infastidito dalla sua indifferenza, non lo volle ascoltare e lo invitò ad andarsene, restando a sua volta inascoltato. Fu così che, quando altri dei giunsero, Seftos li accolse allo stesso modo in cui aveva accolto Tar, e fu compiaciuto quando questi dimostrarono la loro ammirazione ed il loro apprezzamento per il mondo neonato. Ma comprese il suo errore quando questi decisero che avrebbero tenuto il mondo neonato per loro, e prima che egli potesse reagire lo confinarono nella Non-Esistenza. Tar rimase ad osservare e si rifiutò di prendere parte alcuna in quanto stava accadendo. E quando gli Dei della Terra si rivolsero a Seftos perché li aiutasse contro Edak, Seftos non poté sentirli né rispondere, poiché era già stato imprigionato nel luogo da cui non si poteva tornare. I nuovi arrivati, che sarebbero divenuti noti come gli Antichi Dei, che esistevano prima del mondo, chiamarono gli Dei della Terra per dire loro che Seftos era stato scacciato e che loro avrebbero preso il suo posto. Gli Dei della Terra e gli Dei Giovani accorsero alla chiamata, tutti tranne Lorathh che rimase indisturbata nel sottosuolo, e sentirono ciò che gli Antichi Dei volevano dire loro, ma ciò che udirono non gli piacque. Essi tentarono di ribellarsi ai nuovi arrivati, ma per quanto fossero più numerosi erano infinitamente meno potenti e furono costretti a sottomettersi al loro volere. Tutti tranne Lorathh, che non aveva risposto alla chiamata. Essi tuttavia non accettarono la sconfitta, e chiesero aiuto ai Secondogeniti, ma i Secondogeniti non li ascoltarono poiché erano troppo impegnati a contendersi il dominio degli elementi di cui facevano parte, né li ascoltò Asteros che dopo la nascita di Luan passava tutto il suo tempo a contemplarla cercando un modo di avvicinarla. Allora essi chiesero aiuto a Tar, che era l'unico tra gli Antichi Dei a non aver fatto né preteso nulla. Tar disse loro quello che era stato fatto a Seftos, e che se Seftos fosse tornato avrebbe potuto aiutarli a riprendere il mondo neonato dal possesso degli Antichi Dei. Ma Tar non volle aiutarli a trovare Seftos nella Non-Esistenza ed a portarlo fuori di essa, limitandosi a promettere che non li avrebbe ostacolati. Gli dei tentarono allora di raggiungere Seftos, ma il loro potere non era sufficiente per consentire loro di attraversare le barriere che gli Antichi Dei avevano posto intorno al mondo neonato, per impedire a loro di lasciarlo e ad altri di raggiungerlo. Così essi non potevano affacciarsi ai confini della Non-Esistenza, e Seftos rimaneva per loro irraggiungibile. Essi decisero dunque di scendere nel sottosuolo e chiedere aiuto a Lorathh, il cui corpo si estendeva oltre il mondo ed oltre le barriere che lo circondavano. Per convincerla ad aiutarli, essi le ricordarono che gli Antichi Dei non avevano siglato il patto, e che avrebbero potuto decidere di impadronirsi anche del sottosuolo in cui lei dimorava. Lorathh riconobbe che gli altri avevano ragione e decise di aiutarli. Così, scivolando lungo i tentacoli di Lorathh, gli altri dei superarono le barriere che circondavano il mondo, e raggiunsero i confini della Non-Esistenza.