PG: REKHYT EL JASARM'EELIK --------------------------------------- Razza: Exadar Classe: Ladro Allineamento: Caotico Età: / Forza: Alta Agilità: Alta Intelligenza: Alta Magia: 6 PM Abilità: 12 PA Combattimento: Con armi da lancio: scarso Con armi da mischia: buono A mani nude: buono Cavalcare: Difficile che lo faccia Nuotare: Buono Lingue: Comune, elfico, drowergar, draghesco, e una lunghissima serie di lingue e dialetti ormai morti e dimenticati Descrizione: Non ha una forma definita, il suo aspetto varia a seconda dell'umore e delle occasioni Dotazione: Ha la possibilità di creare a piacimento ogni sorta di oggetto per rendersi più comoda la vita nell'amuleto che gli funge da casa, tuttavia non può portare alcuno di questi oggetti fuori da quello spazio. Gli unici oggetti reali che tiene lì dentro e all'occorrenza porta con sé nelle sue missioni sono delle carte segnate, dei dadi truccati e una scimitarra d'argento Personalità: Sbruffone, vanaglorioso, ama vantarsi delle sue imprese e ammantarsi delle sue glorie (possibilmente esagerandole e ricamandoci su), così come tende a tralasciare le piccole meschinità e i numerosi episodi spiacevoli che lo riguardano. Orgoglioso, loquace, irritante e irriverente, adora farsi beffe dell'autorità (vera o presunta) di chi ha di fronte, ha l'innato talento per provocare il prossimo facendo leva sui suoi punti deboli e una certa inclinazione per le battaglie; solo per quelle verbali però, nonostante una buona tecnica di combattimento e molta esperienza, preferisce imboscarsi in qualche modo o darsi alla fuga piuttosto che rimanere implicato in uno scontro fisico, a meno che l'avversario non sia manifestamente molto inferiore a lui. Cinico, imbroglione, a volte egoista, mal sopporta la sua schiavitù. Detesta correre rischi inutili, preferendo la prudenza a meno che questa non lo costringa al silenzio. Storia: Se per i mutaforma si potessero adottare i canoni delle altre creature, Rekhyt sarebbe certamente considerato un vecchio. È stato in giro per Anthuar da quando il mondo era discretamente giovane. Per sua sventura, ha dato prestissimo delle noie a un usufruitore di magia che ha ideato per lui una poco simpatica punizione: lo ha maledetto rinchiudendolo in un medaglione e costringendolo al suo servizio. L'idea del mago era di far coincidere la fine della punizione con la propria morte, aveva semplicemente in mente, cioè, di garantirsi a vita i servigi della creatura. Disgraziatamente durante l'incantesimo non precisò della durata di quale vita stesse parlando, per cui alla morte del mago (uno sfortunato incidente con un demone molto potente, molto cattivo e molto arrabbiato e alcune complicate formule magiche con cui pare che l'exadar avesse pasticciato in qualche modo) Rekhyt scoprì con sommo disdoro di essere condannato per tutta la durata della SUA vita a servire i padroni del medaglione. Forse avrebbe potuto rassegnarsi anche a questo se non fosse stato per un altro particolare: la maledizione l'aveva legato a tal punto al gioiello da costringerlo a riparare spesso al suo interno per recuperare energie. In altre parole la lontananza dall'oggetto lo logorava al punto che spesso le missioni più lunghe lo riducevano in fin di vita e lui doveva implorare al suo padrone la concessione di un po' di riposo. La sua vita proseguì così, passando da un padrone all'altro e da un'impresa all'altra, a volte si trattava di opere grandi e gloriose che venivano regolarmente aggiunte alla sua tiritera di presentazione destinata ad essere propinata ad ogni padrone successivo (dopo essere stata ovviamente abbellita ed esagerata) nel tentativo di impressionarlo col suo potere, a volte di lavori poco dignitosi (tipo pulire le latrine di qualche immenso esercito) sui quali tende a sorvolare. Da allora continua ad accumulare nomi, padroni, avventure ed esperienze da aggungere al suo repertorio. Abilità: Barare (1) [0] Conoscenza dei veleni (4) [+2] Decifrare (2) [+1] Interrogare (5) [+2] Incantesimi: Nessuno Note: Può essere ferito solo con armi magiche o con incantesimi. È immune a malattie, gas e veleni. Può assumere qualunque forma ed aspetto, mutarsi in qualunque sostanza solida, liquida o gassosa e cambiare la forma e le proprietà del suo corpo del tutto o in parte a piacimento. GIOCATORE * Federica * Anno di nascita: 1980 * Città: Chieti * E-mail: fed.dit@gmail.com