PnG 113f: MORSO di AZUTH ------------------------------ Razza: Scimitarra Magica Classe: N/A Allineamento: Caotico Età: 300 circa Forza: N/A Agilità: N/A Intelligenza: Semi Magia: 7 PM Combattimento: N/A Cavalcare: N/A Nuotare: N/A Lingue: N/A Descrizione: Elegante scimitarra con lama lunga un po' piu' di un metro, ha un'elsa in metallo finemente lavorata sulla quale è possibile leggere un'iscrizione in alto elfico: 'Proteggimi da cio' che si annida nei più bui recessi della mia stessa anima' La croce e il paramano hanno le fattezze di un demone urlante. La lama è in mithril nero - di fatto un metallo dalla colorazione brunita - e, quando viene impugnata, in condizione di scarsa illuminazione è possibile apprezzare lungo tutto il filo una luminescenza simile a quella dei carboni ardenti. Appare sempre lucida, affilata e intonsa come fosse stata appena forgiata. Dotazione: N/A Personalità: Il Morso di Azuth non è un'arma intelligente, almeno non nel senso comunemente inteso in relazione alle armi magiche. Tuttavia ha intrappolato dentro di sè parte dell'essenza del demone Azuth che le consente di comunicare con il suo possessore in una maniera simile al potere degli psionici 'Suggerimento Telepatico'. È un'arma vanitosa e non accetterà di essere brandita assieme a nessuna altra arma. Inoltre pretende - ogni volta che il suo possessore si avvale dei suoi poteri speciali - un tributo di sangue. La volontà del Morso non è forte abbastanza da esigere uccisioni o stragi, anche un banale taglietto autoinferto placherà la sua sete. Solo in questi due casi il Morso può manifestare il suo disappunto rifiutandosi di farsi brandire altrimenti la sua volontà non è mai abbastanza forte da imporsi su quella di chi la impugna. Storia: Keleb era il campione degli elfi alti di Damran, elfo di animo nobile e generoso. Tuttavia, in un momento d'ira, aprì le porte al lato scuro della sua anima e uccise suo fratello Damon. Pentito decise di compiere un gesto eroico per fare ammenda e si recò nel Piano d'Esistenza dei Demoni - la Landa Desolata nella mitologia degli elfi alti di Damran - per affrontare Azuth il Demone, da sempre nemico della sua razza. Keleb uscì vincitore dallo scontro e uccise Azuth ma la volontà maligna e immortale di quest'ultimo gli permise di trasferire una infinitesima parte della sua esssenza nell'arma. Da allora la scimitarra - poi nota come Morso di Azuth - ha cambiato molti possessori fino ad arrivare nelle mani di Morgan il pirata, ucciso nello scontro con la flotta di Finnell capitanata da Ivano Frantzes a sua insaputa aiutato dai draghi bronzei di Finnell. Fu Ludmila ad impossessarsi della spada e l'ha conservata nonostante suo padre Dumathoin le avesse ordinato di distruggerla e recentemente l'ha donata al bardo Celebrimel. Costui, noto non a caso per la sua scaltrezza, ha quindi deciso di disfarsene, facendo concludere a Tibo Youka uno dei suoi soliti 'buoni affari'. Incantesimi: --- 3 PM --- Mente di Ferro --- 4 PM --- Confusione Note: Chi impugna il Morso è immune alla paura. Il Morso non può usufruire dei suoi incantesimi ma può farlo chi la impugna (se ha almeno 7 PM totali) attingendo dai PM della spada stessa semplicemente concentrandosi. Il Morso è un'arma bilanciatissima e assai maneggevole pressochè priva di peso nelle mani di chi la impugna. La sua natura magica la rende immune a qualsiasi attacco non magico (ecco perchè appare sempre lucida e come nuova). Sarà la spada stessa a comunicare i suoi poteri al possessore se e quando lo vorrà; manifesta il suo disappunto iniziando a tremare violentemente. GIOCATORE * Giova * Età: 28 * Città: Fano (PU) * E-mail: giovannibottegoni@libero.it