PNG: MORDICODA ------------------------- Razza: N/A (spada animata di sesso maschile) Classe: Guerriero Allineamento: Caotico Eta': La stessa del mondo Forza: Alta Agilita': Eccezionale Intelligenza: Eccezionale Magia: 8 PM Combattimento: Non applicabile con le armi da corpo a corpo e con le le armi a distanza, eccezionale "a mani nude", invincibile da parte di qualsiasi drago Cavalcare: N/A Nuotare: N/A Lingue: La maggioranza delle lingue conosciute Descrizione: Una spada dal manico in argento magico, detto Mithril, abilmente lavorato con raffigurazioni di draghi e cavalieri. La lama è composta da puro diamante ed ha intarsiate delle rune elfiche che le permettono una costante levitazione. Tutta la spada brilla di una luce i cui colori variano secondo l'umore: normalmente azzurra, diviene verde se spaventata, rossa se imbarazzata e viola se arrabbiata Dotazione: N/A Personalita': Codardo, vigliacco, permaloso e pigro. Odia i draghi dal primo all'ultimo. Non li teme e li attacca a vista, causando in loro un naturale terrore. Storia: Forgiata da divinità ormai dimenticate ancora prima che il mondo nascesse e immersa nel sangue del primo drago, fu passata da cavaliere a cavaliere fino ad oggi. Dotata della capacità di terrorizzare e sconfiggere tutti i draghi che le si parino davanti, assunse il soprannome di "Sventradraghi". Temuta più di ogni altra cosa al mondo dai dragoni, fu perduta durante una battaglia, cosa che salvò la razza dei draghi dall'estinzione. Il suo ultimo padrone, in punto di morte, le ordinò di seguire Crisophalix il rinnegato, un drago rosso che sarebbe giunto al tempio e avrebbe ristabilito l'antico patto portando draghi e mortali nuovamente dalla stessa parte nell'eterna lotta tra il bene ed il male. Incantesimi: Nessuno Note: E' sotto costante volo, ha il terrore dei ragni e si nutre di sangue di drago che assorbe dalla sua lama. Tuttavia non ha bisogno di "mangiare" per sostenersi. Sui draghi causa un effetto di terrore come quello di un fantasma. Per tale effetto i suoi PM si considerano raddoppiati per il calcolo della resistenza di chi lo subisce.