PG: MEFISTO ----------------------- Razza: Umano Classe: Ladro Allineamento: Caotico Età: 22 anni Forza: Scarsa Agilità: Alta Intelligenza: Alta Magia: 1 PM Combattimento: Armi da Corpo a corpo: medio Armi a Distanza: alto Mani nude: scarso Cavalcare: Scarso Nuotare: Alto Lingua: comune Descrizione: Biondo, non alto e neppure bello, magro, occhi azzurri, nessun segno particolare, vestiti normali: pantaloni, giacchetto di cuoio e un mantello (o meglio un poncho), scarpe di cuoio. Dotazione: Corda legata in vita sotto il poncho come una cintura: 6 metri. Grimaldelli, fiasca di liquore a due uscite (internamente è divisa in due e a seconda da che parte si versa esce uno o l'altro contenuto), un pugnale invisibile: il pugnale è invisibile a tutti tranne che agli appartenenti alla famiglia di Mefisto da parte paterna (quindi solo lui al momento). E' di mirabile fattura e a forma di serpente, inoltre è avvelenato, e al suo veleno Mefisto è stato immunizzato fin da piccolo. Infine una spada corta. Personalità: Tranquillo e calmo raramente cede all'ira generalmente fa di tutto per passare inosservato. Lui invece è molto attento per quello che lo circonda. Non ama l'arte salvo la musica delle taverne. Si concede al divertimento solo quando da solo si allontana dalla città per cercare la concentrazione e la serenità per preparare qualcosa di difficile oppure dopo un successo in qualche taverna lontana dall'obiettivo. Non piace alle donne e questo provoca in lui un rapporto contrastante con esse. Generalmente le schiva e non le considera, quando però trova una donna che si preoccupa di lui e per lui non può fare a meno di amarla con tutto il cuore. Ha un proprio senso del giusto (molto fatalista) e dell'onore che lo porta a sopportare angherie e soprusi senza sentirsi ferito, salvo poi vendicarsi quando se ha l'opportunità e se non rischia di rimanerne danneggiato. Non è contento della propria vita e pensa che il fato l'abbia spinto sulla strada sbagliata. Odia il suo passato e soprattutto parlarne. Storia: Quando nacque fu la morte di un sogno! Suo padre, ladro e da sempre ai margini della società, aveva trovato nella sua moglie nuova linfa e nuova forza ma lui suo figlio gliel'aveva strappata, uccidendola nel parto! Mefisto crebbe così senza madre e con un padre che lo odiava e che lo cresceva solo per proprio interesse. Fu manovale e poi ladro finchè suo padre, quando lui aveva 16 anni, morì durante l'azione. Da quel momento lo allevo lo zio anche lui ladro ma certamente più importante e capace... che per due anni lo istrui sull'arte del furto e dell'omicidio. Al compimento del diciottesimo anno però venne il momento della vendetta! Non fu mefisto a volersi vendicare ma suo zio che voleva riparare l'onore della gilda. Una notte Mefisto e suo zio partirono per uccidere il figlio del mercante che aveva causato l'onta della morte del padre, ma tornò solo Mefisto, sporco di sangue e col pugnale dello zio sporco anch'esso di sangue... del giovane e dello stesso zio... Di lì fu un continuo vagabondaggio, con solo qualche sosta dalla zia materna Azbel. Incantesimi: nessuno Note: nessuna GIOCATORE * Angelo Ricci * Età: 25 * Città: Carrara * E-mail: qppvri@tin.it