PNG 109b: DONOVAN LACROSS ------------------------------- Razza: Umano maschio Classe: Guerriero Allineamento: Neutrale Eta': 39 Forza: Buona Agilita': Discreta Intelligenza: Media Magia: 2 PM Combattimento: Buona abilità con le armi in asta, l'alabarda in particolare, buono anche con la spada corta ed il pugnale (anche da lancio). Qualche rudimento di tiro con l'arco e con la balestra. A mani nude poco più che un rissatore da taverna. Cavalcare: Nella norma Nuotare: Galleggia o poco più, non ama l'acqua. Lingue: Comune con un marcato accento straniero più un bagaglio da soldato di parole basilari in varie parlate (sa dire "pane", "taverna" e "chierico" in una dozzina di lingue). Descrizione: Alto circa 190cm è largo di spalle ma dalla schiena leggermente ricurva in avanti, con la testa che tende a incassarsi fra le spalle. E' oggettivamente magro, ma con uno sporgente ventre da frequentatore di taverne. Il viso è ovale, con capelli quasi sempre unti, raccolti lateralmente sulla nuca e lasciati cadere sulle spalle alla maniera dei cacciatori di pelli. Non ha barba né baffi anche se è sempre mal rasato, ed il viso in sé non sarebbe particolarmente significativo se non fosse per le due enormi cicatrici che gli sfregiano il viso da sopracciglia a zigomi incrociandosi fra gli occhi, che rendono espressivi ed inquietanti. Indossa una corazza di cuoio borchiato dai toni scuri con larghe spalline, piuttosto usurata ma ancora robusta, la quale è tutt'uno con un pesante tabarro nero con cappuccio. Porta braghe grigie a righe nere ed indossa stivali alti di cuoio robusto. Dotazione: Un'alabarda robusta e ben bilanciata, una spada corta di qualità ordinaria ed un paio di pugnali da lancio nascosti sotto al corpetto della corazza e nei risvolti dei suoi guanti borchiati. Dopo la fuga del suo cavallo e l'incendio alle stalle di Druskininkay gli sono rimasti pochi averi personali che trasporta in una sacca da tracolla rattoppata. Fra questi una bottiglia di cognac con un bicchiere, una scodella, un po' di sapone ed un coltello per la barba, cote per affilare, un rotolo di corda, dello spago, un grosso ago da cuoio per i rammendi, una lanterna con un paio di fiaschette d'olio, acciarino, pietra focaia e degli stracci che all'occorrenza usa come bende. Personalità: Donovan LaCross è, fondamentalmente, un professionista dell'avventura. Fa quello che fa solo per denaro e raramente prova grandi emozioni o grandi paure. E' un individualista e non ama lavorare in squadra, anche perché spesso le squadre sono piene di pivelli che si sopravvalutano e rallentano il suo lavoro con la loro inesperienza. Non concede praticamente mai confidenza ai suoi compagni di viaggio ed amerebbe essere ricambiato con la stessa cortesia, anche se spesso i pivellini lo infastidiscono con le sciocche storie delle loro sciocche vite. Non vede di buon occhio le donne che non praticano uno dei due mestieri più antichi del mondo, la madre o la prostituta (qualora le due eventualità si presentino insieme viene sfiorato da un sentimento prossimo alla commozione), e quelle che pretendono di essere avventuriere lo irritano particolarmente. Ama mettere in soggezione la gente ed il suo aspetto inquietante lo aiuta molto in questo. Non prova particolare piacere in nient'altro, a parte bere liquori forti (cognac, specialmente) e venir pagato, anche se non mira ad accumulare ricchezze quanto a scialacquarle per le taverne, fra liquori, dadi e prostitute. Non crede particolarmente in nessun dio, ma concede spicci segni di reverenza ad ogni tempio, tabernacolo, statua o altare che incontri, più che altro per superstizione. Storia: Nasce nei sobborghi più poveri di Dekan da una prostituta straniera di cui erediterà l'accento e cresce inevitabilmente ladro, prima con furtarelli in strada poi regolarmente iscritto alla locale gilda, sviluppando lì la sua attitudine da serio professionista. Purtroppo, però, cade vittima di un gioco di potere di un ambizioso capo che mira a guadagnare potere e viene preso a capro espiatorio. Gli sgherri del capo della gilda lo sfregiano e gli intimano di sparire dalla città entro una settimana, quando sarà diramato l'ordine di "uccidere chiunque porti una croce in viso". Decide allora di arruolarsi in una compagnia di mercenari che sta per abbandonare la città, dove non rimetterà più piede. Da qui in poi inizia una fulgida carriera da mercenario, nella quale lo sfregio procuratogli dalla gilda risulta una benedizione perché, dandogli un'aria da gran veterano, gli facilita gli ingaggi. Rispolvera saltuariamente le sue abilità da ladro quando ha le tasche particolarmente vuote (cosa che non capita raramente, vista la sua tendenza a scialacquare) ma la sua occupazione fondamentale resta quella di soldato di ventura. Incantesimi: Nessuno Note: Nessuna GIOCATORE * Stefano Cestari * Età: 21 * Città: Lanzo (TO) * E-mail: mcmanus@libero.it