PG 330: ARLIS --------------------- Razza: Umano Classe: Sciamano Eta': 27 Allineamento: Neutrale Forza: Media Agilità: Molto Alta Intelligenza: Nella Norma Magia: 7 PM (2 PS) Combattimento: - corpo a corpo: molto abile - armi da lancio: scarso - a mani nude: buono Cavalcare: Buono Nuotare: Non affoga Lingue: Comune, Elfico. Descrizione: Arlis è alto all'incirca 180 cm ed è di corporatura esile. Indossa dei pantaloni marroni chiaro, una maglietta rossa e una sopravveste marrone scuro priva di maniche fatta di cuoio. Ai piedi porta degli stivali neri. Tuttavia ciò che colpisce di Arlis è la capigliatura, porta infatti i capelli castani intrecciati in grosse trecce dure e cotonate (dread lock). Alcune trecce "ribelli" cadono sugli occhi e davanti al naso di Arlis. Appeso alla cintura dei pantaloni porta un piccolo portamonete dove tiene i suoi pochi risparmi. Il bastone che usa come arma lo tiene invece sempre in mano, occasionalmente lo usa anche per aiutarsi a camminare su strade impervie. Dotazione: Un bastone incantato parlante: Cadwyn, un portamonete, un vasetto con della cera d'api, una lunga pipa e un sacco di tela contenente dell'erba allucinogena. Personalità: Arlis ha un carattere semplice, non ama mettersi in pasticci più grossi di lui e preferisce andare avanti tranquillo per la sua strada. Non ama utilizzare la forza anche se è un eccellente combattente con il bastone che utilizza con una particolare tecnica di combattimento (v. storia e note). Di solito comunque preferisce la parola al sangue. E' tutto sommato un tipo tranquillo, né allegro né triste guarda avanti al suo futuro senza troppo ottimismo ma sapendo che in fondo la vita va vissuta ogni giorno per quello che è. A prima vista appare come una persona educata e amichevole, qualità che conoscendolo a fondo vengono confermate. Non è un tipo vanitoso anche se tiene moltissimo ai suoi capelli, dato che sono un simbolo che ha per lui molta importanza (v. storia). Proprio per questa sua semplicità a volte si fa ingannare da chi è più scaltro di lui, è negato ad esempio negli affari: si fa sempre ingannare dai mercanti ben più abili di lui. Storia: Arlis è nativo di un grosso villaggio molto particolare che prende il nome di Wea situato in una zona di Anthuar che è chiamata Annun. La grande particolarità del villaggio di Arlis è la religione comune a tutti i suoi abitanti. A Wea infatti verso il pantheon divino comune a tutta Anthuar vi è solo rispetto, i suoi cittadini infatti rivolgono le proprie preghiere all'infinita schiera di spiriti che è presente su Anthuar. A Wea gli sciamani sono un'importante carica, chi nasce con la predisposizione verso il mondo spirituale viene tenuto in gran conto ed è rispettato in tutto il villaggio. Lo stesso capo del villaggio viene chiamato Gran Evocatore ed è naturalmente uno sciamano esperto. Arlis nasce da una famiglia con una grande tradizione da sciamani: suo padre e prima ancora suo nonno e così via furono sciamani di Wea. Addirittura un suo lontano antenato fu anche Gran Evocatore. Arlis viene educato fin da piccolo alla sua futura carriera, viene addestrato da suo padre all'uso del bastone con una tecnica molto particolare (v. note) che gli permette di rendere l'arma anche letale, impara l'elfico e ama ascoltare i poemi che i bardi di Wea erano soliti raccontare. Compiuti 16 anni viene iniziato al suo ruolo di sciamano. Ogni bambino destinato alla carriera di sciamano compiuta la maggiore età evoca il suo primo spirito, acquista un nome da sciamano (nome che viene usato solo nelle comunicazioni tra gli Sciamani di Wea) e le donne del villaggio intrecciano al giovane sciamano i capelli (v. descrizione). Questi dread lock a Wea prendono il nome di Belthil Loske (Capelli Divini in Elfico) e sono il segno di riconoscimento che ogni sciamano porta direttamente sul suo corpo. Arlis superato il rito di iniziazione riesce ad evocare il suo primo spirito senza troppi problemi. Arlis riesce ad evocare lo spirito del fiume Hkal, un piccolo fiume che attraversa la foresta che circonda tutto il villaggio di Wea e poi va a sfociare nel ben più importante fiume Sext (un fiume che passa tra le sterminate pianure dell'Annun). Lo spirito si presenta come un'ondina sempre allegra e simpatica di nome Syndel. Arlis si fa intrecciare i capelli e riceve il suo nome da sciamano: Nwalma Fea (Spirito della Tristezza in Elfico). Arlis rimane a Wea fino all'età di 20 anni dove continua a svolgere il suo lavoro di sciamano in modo eccellente e migliorando sempre più nel combattimento con il bastone. Compiuti 21 anni Arlis decide che è tempo di lasciare momentaneamente il villaggio, vuole visitare tutto l'Annun, vedere città di cui a solo sentito parlare e poi viaggiare per regioni e continenti sconosciuti. Riceve il permesso di partire dal Gran Evocatore Naska di andarsene dal villaggio con il compito preciso di portare il credo degli spiriti anche nel resto del mondo. Tuttavia il primo contatto con il mondo esterno è molto difficile per Arlis, nel resto del mondo lo sciamano non viene trattato con quel rispetto e quella gentilezza cui era abituato il ragazzo. Molte volte viene insultato e preso in giro per le sue abitudini di confidarsi e parlare con il suo spirito e viene preso per un folle. Anche chi conosce lo sciamano e il suo lavoro lo guarda comunque con paura come se Arlis avesse un male contagioso. Con il passare del tempo tuttavia Arlis si abitua alla situazione e riesce anche, molte volte, a farsi accettare per ciò che è. Durante un suo impiego come mercenario presso un Sacerdote di Luxiana nel Regno di Larrelia (uno dei più importanti regni situati nell'Annun) riceve in dono un bastone magico parlante di nome Cadwyn. Il bastone, dal carattere saggio, razionale e pacato, fa subito amicizia con Arlis e lo prende come fosse un fratello più piccolo a cui badare. Arlis continua a viaggiare cercando di far capire a tutto Anthuar la bellezza e l'importanza degli spiriti. Incantesimi: Tutti quelli da sciamano. Note: Arlis è in grado di utilizzare una particolare tecnica di combattimento con il bastone che a Wea viene chiamata Beleg Wandil (Forte Bastone in Elfico). Questa tecnica molto spettacolare si basa moltissimo più sulla velocità e sull'agilità che sulla forza. La tecnica basa molto di essa sull'utilizzare il bastone come unico piede di appoggio, una volta fatto questo il combattente potrà utilizzare la spinta e la forza che il bastone gli da per effettuare attacchi con calci. Altresì viene utilizzata per evitare cadute e rialzarsi in piedi ancora prima che il contendente possa accorgersene. La tecnica inoltre prevede l'utilizzo del bastone tramite la veloce rotazione di esso. La maggior parte della volte chi utilizza la Beleg Wandil non vuole mai uccidere ma solo stordire, in ogni caso ogni esperto utilizzatore di questa tecnica conosce alcuni punti vitali del corpo umano che se toccati dal bastone possono anche arrivare ad uccidere il proprio avversario. Lo spirito minore della natura evocato da Arlis è lo spirito del fiume Hkal e si presenta ad Arlis come un'ondina molto affascinante dai lunghissimi capelli argentati. Porta il nome di Syndel (v. BIO per più informazioni su Syndel). Arlis ha evocato anche un suo secondo spirito. Esso è uno spirito comune dei defunti di nome Lianalas. Egli è il nonno di Arlis che rinnegò la tradizione sciamanica per seguire la via del sacerdozio di Leha (v. BIO per più informazioni su Lianalas). Il terzo spirito di Arlis è uno spirito supremo della natura di nome Elvithanu, protettore della foresta su cui è costruita la città di Vallenil (v. BIO per più informazioni su Elvithanu) Cadwyn, il bastone magico parlante di Arlis, è in grado di lanciare alcuni incantesimi da mago dato che egli è l'anima di un vecchio mago rinchiuso in quel bastone (v. BIO per informazioni su Cadwyn). GIOCATORE * Lorenzo Bonaffini * Età: 16 * Città: Como * E-mail: rebaf@libero.it