PG 604: SHAK'OG GHASHAJ (ENMOR) ------------------------------------- Razza: Drago d'Acciaio maschio Classe: Mago della Scuola dell'Alterazione Allineamento: Caotico Età: 1100 (adulto maturo) Forza: Spropositata Agilità: Buona Intelligenza: Notevole Magia: 11 PM Combattimento: Abilita' sufficiente in tutte le forme. Cavalcare: Eccellente Nuotare: Buono Lingue: Comune, lingue dei Draghi (tutte), Elfico Descrizione: Lungo 22 m, ha delle lunghe ali di colore metallico e una coda appuntita che tiene solitamente attaccata al fianco sinistro, pronta a scattare quando serve. L'intero corpo è di un grigio metallico che si colora di molte sfumature lucenti quando illuminato. La grande testa ha delle piccole protuberanze simili a corna sopra ogni orecchio appuntito, gli occhi d'un azzurro cielo comunicano una saggezza ed un'intelligenza millenaria ed il suo sguardo sembra penetrare nell'animo tanto da far sentire nudi di fronte a lui. Le zampe agili e poderose terminano con artigli spaventosi. Quando lo si vede vien da pensare subito due cose: o me lo faccio amico o è meglio filarsela a gambe levate! Quando vaga per il continente assumendo fattezze umanoidi, predilige di norma l'identità di Enmor il Mezzelfo, un alto individuo con orecchi a punta, occhi azzurri, lunghe mani affusolate ed un aspetto decisamente nobile, con una casacca e delle brache blu scuro, una cintura a cui è appeso un fodero color acciaio, semplice e senza fronzoli e decorazioni, e un lungo, morbido mantello nero d'una varietà di lana sconosciuta. Non disdegna però d'apparire come Enmor il nano e, ormai raramente, Gamthendiel l'Elfo d'acciaio, così nominato per gli indumenti tutti grigio metallizzato. Dotazione: Mantello incantato dalle numerose tasche regalatogli dagli elfi molto tempo fa, contenente tutto ciò che gli può servire per gli incantesimi, con una tasca magica che nasconde un libro di incantesimi che Enmor porta con sè per sicurezza, nonostante la sua incredibile memoria. Potendo assumere tutte le forme che vuole, non porta abiti con sè ma simula tutto nella trasformazione in umanoide a seconda delle necessità. Non ha armature (anche se potrebbe simularne una) ma possiede una strana spada di legno grigio con cui è solito difendersi. Personalità: L'esperienza centenaria nel mondo delle razze umane lo ha portato a provare sentimenti contrastanti verso queste razze; talvolta si scopre commosso per il loro coraggio, la loro determinazione e il grande amore che riescono a provare gli uni per gli altri, ma più spesso odia la loro meschinità e la viltà e futilità di molti loro atteggiamenti finalizzati alla ricerca di potere e ricchezza, atteggiamenti che rileva soprattutto nei nobili umani, che lo conoscono bene come Enmor il Mezzelfo e che spesso accettano i suoi saggi consigli o, meglio, così danno a vedere, agendo poi secondo la propria bramosia. Ama gli Elfi ed i Nani anche se ormai li frequenta poco, è tenuto in grossa considerazione da queste razze. Pur amando la sincerità e la schiettezza tipica della sua razza, con gli anni ha scoperto che mentire spesso torna utile ed impedisce di ferire le persone di queste razze più giovani. Ha sempre la frase pronta e tende a ridicolizzare appena può (e se non è troppo sconveniente per gli altri) coloro che hanno atteggiamenti a suo giudizio prepotenti. Predilige il lato caotico della vita perché secondo lui la legge limita l'essere di una persona, ma non è contrario alle regole civili, che reputa essenziali per ogni convivenza pacifica, ma non gradisce le discriminazioni. Anche per questo predilige gli incantesimi del caos, che secondo lui rispecchiano la fantasia e la vena ironica dell'universo. Shak'og Ghashaj non è solito rivelare a NESSUNO la sua identità a meno di fatti sconvolgenti. Storia: Nato più di mille anni fa sulle montagne del regno di Astares, è cresciuto con il suo popolo apprendendo i rudimenti della magia dai suoi genitori e perfezionandosi con il Venerabile Tarakh so Tanh, da cui ha appreso i segreti più misteriosi di quest'arcana arte. Ha lasciato poco prima dell'eta adulta la sua terra, spinto dalla sete di conoscenza del mondo, maturata nel corso degli anni, e sotto le mentite spoglie prima di Gamthendiel l'elfo poi di Enmor l'umanoide (a seconda dei casi) ha conosciuto profondamente usi, costumi e doti morali di elfi, nani e umani. Quando ha lasciato il popolo degli elfi, questi gli hanno donato il magico mantello di Valandes, il leggendario mago elfo, che si dice nasconda innumerevoli tasche. Nel suo peregrinare per il mondo ha conosciuto molte razze alcune amiche, altre nemiche e sono poche quelle con cui non è venuto in contatto. Durante il suo soggiorno, circa quattrocento anni fa, nella foresta degli Uomini Albero, dopo che ebbe sventato un incendio magico causato da un errore di un giovane mago, per gratitudine questi gli donarono Saidar, la Spada che non brucia e non si rompe, una magica spada di legno leggerissima e che ha il dono di facilitare il combattimento corpo a corpo. Da quel momento Enmor, che non aveva mai avuto un'arma con cui difendersi, iniziò ad impratichirsi con l'arte del combattimento corpo a corpo, senza però arrivare mai al livello di un giovane guerriero ben allenato, non tanto per incapacità (lui è pur sempre un drago), quanto per pigrizia, essendo abituato a cavarsela con l'astuzia e la magia. Col tempo ha imparato ad assumere molteplici forme e sempre con maggior maestria, ma non è mai riuscito ad eliminare il difetto della sua razzza: un particolare di ogni trasformazione resta sempre e comunque grigio. Nonostante questo sono solo pochissimi gli umani e umanoidi che sanno della sua vera natura e di cui lui si fida. Altri che sono venuti a conoscenza del suo segreto sono stati eliminati "per precauzione" (non si sa mai che parlino nel sonno, piace ripetere ad Enmor). I suoi incontri con alcuni maghi lo hanno portato a conoscenza di nuovi incantesimi, alcuni terribilmente potenti e pericolosi, che lui pur ricordando alla perfezione ha trascritto per riconoscenza nel libro che gli regalò duecento anni or sono il suo amico Aran Zabhal, un mago umano dalle incredibili doti con cui ha tuttora contatti saltuari (avendo quest'ultimo scoperto un incantesimo che rende quasi immortali). Incantesimi: --- Caratteristiche Razziali --- Alterazione Minore (3 al giorno) Charme (3 al giorno) Fascino (3 al giorno) Suggestione (1 al giorno) --- 1 PM --- Evoca Ingredienti Lettura del Magico + --- 2 PM --- Invisibilità Oro degli Sciocchi --- 3 PM --- Realtà Alternativa * --- 4 PM --- Maledizione + --- 5 PM --- Santuario Privato --- 6 PM --- Incantesimo della Morte + --- 7 PM --- Sette Occhi + --- 8 PM --- Metamorfosi in Oggetto * --- 9 PM --- Buco Nero Desiderio * Note: In quanto drago d'acciaio e' immune ai veleni ed a tutti gli incantesimi e poteri di costo base inferiore a 5 PM. In quanto mago della Scuola dell'Alterazione spende 2 PM in meno per lanciare gli incantesimi di tale scuola (indicati con *), 1PM in più per tutti gli altri (eccetto quelli universali indicati con +) e non puo' lanciare incantesimi della Scuola dell'Illusione. GIOCATORE * Bruno Pirola * Età: 23 * Città: Ponte San Pietro (BG) * E-mail: spriggan@katamail.com