PG 609: CIPRIL ---------------------- Razza: Umano maschio Classe: Bardo Allineamento: Neutrale Eta': 36 Forza: Nella norma Agilità: Buona Intelligenza: Molto Buona Magia: 2 PM Combattimento: Non particolare a mani nude o con le armi, ottimo arciere Cavalcare: Molto buono Nuotare: Buono Lingue: Conosce la lingua degli uomini, degli elfi e dei nani, comprende alcuni suoni tipici degli orchi, ha la strana capacità di imparare un linguaggio non appena lo sente parlare Descrizione: Cipril è un uomo di statura media, non arriva ad 1.80; di corporatura normale, ha capelli castano chiari e occhi azzurri. I lineamenti del volto sono un misto tra linearità nordica e profondità orientale, non porta barba ma un ciuffo di baffi biondi. Veste senza le particolari eccentricità dei bardi e l'effige rossa del suo clan è ormai sbiadita sulla fodera interna del mantello. Dotazione: Porta sempre con sé un piccolo strumento a corde avvolto in un panno rosso: nel suo zaino poche altre cose, tra cui un vecchio libro dalla copertina consunta, una buona lama forgiata da un fabbro del nord e un piccolo strumento con un ago che si muove. Personalità: Cipril è un uomo introverso e lo spirito che soffia dentro la sua anima lo spinge continuamente verso una sorta di ignoto dal quale si sente inesorabilmente attratto. Frugale, generoso, pronto ad ascoltare e ad offrire il suono della sua voce per narrare gli antichi miti del nord, ha conosciuto solo amori di una notte e non si è mai concesso più di quanto gli permettesse una sorta di fato che incombe su di lui costringendolo a prendere la via non appena il suo cuore batte appena più forte del suono del muschio che cresce. Storia: Raccolto ancora in fasce dal vecchio capo clan Ulfar, nessuno sa bene quale sia la sua origine né sarà facile scoprirlo ora che Ulfar è morto e non ha mai voluto raccontare nulla a nessuno di quel ritrovamento. Fin da bambino Cipril si trovò a disagio in quel mondo nordico in bilico tra odio ed ignoranza da un lato e culto della natura e dei miti dall'altro. Non ben visto anche all'interno del suo clan di appartenenza (Langherans di Upperspring), Cipril ancora quindicenne venne inviato da Ulfar a Elderstone per imparare il linguaggio delle rune degli elfi e dei nani dal vecchio Mastar. Rientrato al villaggio comprese immediatamente che non poteva restare più in quel luogo e poco prima che Ulfar morisse, con il suo consenso e quello della madre adottiva, partì per raggiungere le grandi città del sud dove iniziò la sua vita di bardo. Non c'e molto altro da dire tranne il fatto che un giorno mentre si trovava sulla via che attraversa il valico tra le montagne che segnano il confine tra le grandi foreste e le terre del nord, uno strano viandante lo fermò e senza proferire parola gli consegnò un vecchio libro: appoggiando la sua mano sulla spalla di Cipril, sollevò appena la testa facendo fare capolino a due occhi profondamente scavati nella vecchia fronte. Per un attimo una sorta di lampo balenò davanti agli occhi di Cipril dopodichè il vecchio scomparve lentamente nella nebbia che improvvisamente li aveva avvolti. Incantesimi: --- 1 PM --- Accompagnamento Note: Nessuna GIOCATORE * Flavio Petroni * Età: 40 * Città: * E-mail: flaviopetroni@iol.it