PG: MALAKH, l'Ombra Che Divora ------------------------------------------ Razza: Tenebroso Classe: Negromante Allineamento: Caotico Malvagio Età: 300 anni Forza: Nella media Agilità: Buona Intelligenza: Eccezionale Magia: 8 PM Abilità: 0 PA Combattimento: Al di sotto della media Cavalcare: Buono Nuotare: Normale Lingue: Comune Descrizione: Malakh è un esile e scarno figuro alto all'incirca 170 cm. Benché la sua statura non sia così notevole, chiunque abbia la sventura di trovarsi accanto a lui è costretto a provare, suo malgrado, una sgradevole sensazione di sottomissione e di inquietante disagio. La sua postura è sovente curva, come se un grave fardello incombesse ineluttabilmente sulle sue spalle. Il colorito dell'epidermide è grigiastro, tendente al pallido, le gote sono incavate e gli occhi infossati. Da essi (completamente neri, inclusa la cornea), traspare un sapere antico di secoli. Un fitto groviglio di rughe increspa la sua pelle, specialmente in prossimità della bocca scheletrica. Lunghi e fini capelli bianchi ricadono, esili, dalla nuca fino alla schiena, mettendo quasi a nudo un cranio butterato e macilento. Sottili aghi di metallo perforano le pupille e, a intervalli regolari, l'intero viso di Malakh, incutendo terrore e sgomento nei cuori di chiunque abbia il coraggio di fissarlo troppo a lungo. Delle oscene, purulente scarnificazioni rituali ne deformano il corpo non-morto, segno incancellabile dei suoi primi giorni di permanenza nel Piano delle Ombre. Una di esse è ravvisabile in prossimità della fronte e lungo tutta la scatola cranica, tenuta spalancata da uncini che ne arpionano la pelle oleosa e cascante. Al di sotto biancheggia la lattea superficie del cranio, chiazzata del rossore del sangue rappreso. Si esprime con voce cupa, sepolcrale, dal suono simile al vento che spira nei gelidi anfratti delle catacombe. Dotazione: Malakh possiede i suoi abiti, un lungo saio clericale nero, lacero e sbrindellato, dotato di cappuccio (che tiene abitualmente alzato a celargli il capo), una sacca contenente gli ingredienti atti a evocare gli incantesimi negromantici, e una piccola scarsella, dentro cui sono custoditi numerosi cristalli. Il cuore di ognuno di essi tiene prigioniera l’ombra di uno dei molti antagonisti di Malakh. Il Tenebroso, nel corso della sua permanenza nel Piano delle Ombre, ha, infatti, alterato gli effetti di quel particolare rituale capace di sottrarre l’ombra al suo possessore. Ora, Malakh è in grado di tormentare in eterno l’anima di tale sventurato, eternamente incatenata, insieme alla sua ombra, all’interno del cristallo. Personalità: Malakh è una creatura crudele e priva di ogni residuo di anima. La prolungata fuga nel Piano delle Ombre, le conseguenti torture, le indicibili peripezie e angherie subite lo hanno reso malvagio e unicamente interessato ai propri scopi che, attualmente, vertono al recupero del bastone magico rubatogli da Hivorius. Il grande potere di cui gode Malakh lo rende altresì altero e sprezzante nei riguardi delle creature mortali, di volta in volta mezzo per giungere al fine prefissato o fonte d’intralcio. Malakh parla assai di rado. Le sue movenze sono estremamente lente, simili in parte a quelle di un cadavere. È solito, ad ogni modo, rimanere del tutto immobile, rassomigliando in ciò a una vera e propria statua. Storia: Malakh era un tempo un uomo, natio dei Sette Regni. Se mai vi sia stato, in passato, un individuo attratto in maniera tanto morbosa e forsennata dal Piano delle Ombre e dai misteri celati al suo interno, questi è proprio lui. Sin da quando ha iniziato a padroneggiare le arti oscure, si è sempre rivolto allo studio di tale, particolare reame ultraterreno, della sua geografia, delle civiltà che si sono sviluppate su di esso, e delle creature che lo abitano. Così facendo, gradualmente e inevitabilmente, è divenuto tutt’uno con l’oggetto dei suoi studi. Non senza il dispendio di lunghi anni di apprendistato e ferrea disciplina, Malakh è riuscito, infine, a evocare l’ombra di un potente incantatore, il quale gli ha rivelato l’esatto procedimento per varcare la soglia che separa il mondo di Anthuar da quello dell’Oscurità, ove, secondo quanto sussurratogli dall’essere di tenebra, un enorme potere era pronto ad attenderlo. I decenni di permanenza nel Piano delle Ombre hanno mutato la condizione fisica e psichica di Malakh, conducendolo in uno stato a metà tra la vita e la non-vita. Scampato alle feroci tribù Lakveesh e al loro cannibalismo animistico, del quale rimase prigioniero per diversi mesi, subendo atroci e impronunciabili torture, lo stregone raggiunse, in fin di vita, la necropoli eterea di Olokh-Vairgh, sede di una delle più grandi biblioteche di quel cupo mondo di tenebra. Qui, Malakh venne a sapere dell’esistenza di un bastone arcano, dal potere distruttivo e immenso, e del suo possessore: Lord Sabael, Alto Imperatore dei Pilastri dell’Ovest. Affrontando un viaggio di proporzioni che si potrebbero definire epiche, guadagnandosi i favori di Lord Sabael e della sua corte, riuscendo financo a divenire suo primo consigliere, Malakh fu in grado di rubare il prezioso artefatto, scatenando le ire dell’Imperatore e dei suoi eserciti. Negli anni successivi, Malakh conduce una vita da fuggiasco, celandosi nei più remoti angoli delle Terre d’Ombra, braccato dagli scherani di Sabael, cercato dai suoi poteri occulti. Fin quando, un negromante di Anthuar, Hivorius, e il suo giovane apprendista, non lo costringono a far ritorno sul loro piano d’esistenza e, con la medesima astuzia con cui Malakh si era impossessato del bastone, non riescono a sottrarglielo a loro volta. Hivorius, conscio del potere e dell’implacabilità di Malakh, affida il bastone a Solivan, tenendolo all’oscuro della sua vera natura. Ma Malakh, avvalendosi delle sue conoscenze sulla conformazione della realtà extra-planare, erige una sorta di nicchia tra i due mondi, entro cui si rifugia, in attesa del momento propizio per irrompere su Anthuar e recuperare quanto gli apparteneva. Abilità: Possiede una capacità innata di spostarsi tra il mondo di Anthuar e quello delle Ombre, sfruttando determinate congiunzioni astrali. Incantesimi: Tutti quelli dei Negromanti Note: Adoratore della Morte. L’incantesimo Furto dell’Ombra, se invocato da Malakh, oltre al consueto effetto, sottrae anche l’anima alla sua vittima, di fatto uccidendola sul colpo. GIOCATORE * Marco Temperini * Anno di nascita: 1984 * Città: Montecosaro * E-mail: TemperiniMarco@libero.it