PG 204: SADARAR ----------------------- Razza: Umano maschio Classe: Sacerdote di Liviar Allineamento: Legale Eta': 28 Forza: Buona Agilita': Buona Intelligenza: Buona Magia: 6 PM Combattimento: Abilita' media con le armi da corpo a corpo, scarsa con le armi a distanza ed eccezionale a mani nude. Cavalcare: Medio Nuotare: Scarsissimo (Ha terrore dell'acqua) Lingue: Comune, Dialetto di origine, La lingua comune Sadarar l'ha appresa in parte nei Lupi Neri (i sicari dovevano poter parlare con tutti quelli che volevano assoldarli) in parte dal suo maestro Krim Xenpo e l'ha perfezionato durante questi anni passati nei sette regni. Gli e' solo rimasta una lieve cadenza, tipica delle sue parti, che fa si' che marchi profondamente le consonanti C (se seguita dalla H, altrimenti la trasforma in una specie di S) e T, faccia vibrare profondamente la R e chiuda le vocali O ed U, mentre tenda ad aprire le A. (Tipo che il povero Cirdan lo pronuncia: SìrrrdAAn). Tende a calcare l'accento sulla prima sillaba. Il dialetto deriva da una antica lingua usata dalle sue parti e sempre più in disuso (Di cui i termini Kra e Dravenkor, sono direttamente derivati) ed e' come quella, una lingua dai toni forti, poco dolce ed anzi piena di consonanti, cacofonie e dittonghi contrastanti (e dai nomi dati alle sue conoscenze si sarebbe dovuto già' capire...). Il suo nome si pronuncia mettendo l'accento sulla prima A. Descrizione: Alto circa 1,80 m e di corporatura robusta. Capelli lunghi ma quasi sempre raccolti in una lunga coda, di colore castano chiaro. Occhi nocciola vigili ma per niente duri. Per niente bello, ha però un certo fascino che gli deriva proprio dalla profondità' dello sguardo. Porta una barba ben curata che nasconde il più possibile uno sfregio sulla guancia destra. Il viso ha tratti duri (naso pronunciato, mascelle marcate) ma il sorriso e' solare e sembra quello di un ragazzino. Dotazione: Veste di una semplice tunica bianca nella maggior parte dei suoi viaggi e un mantello nero. Possiede un ricambio. Nel suo zaino, oltre alla tipica boccetta di acqua benedetta dei sacerdoti, possiede erbe, radici, tuberi e droghe in genere, che utilizza in svariati modi, per curare, per superare la fatica, per far passare la nausea etc... Alla capacità donata a lui da Liviar, di curare col tocco della sua mano, unisce appunto una ottima conoscenza di erbe medicinali e del modo per prepararle. Porta con sé un bastone, dono di Liviar, con incastonata alla sommità una Acquamarina con incise misteriose rune. Non porta con sé armi di alcun genere, tranne un rasoio che utilizza per la cura della sua barba. Personalità: E' estroverso, gli piace molto scherzare ma evita frecciatine che possano offendere il prossimo, anche se alcune volte la sua spinta ricerca della battuta, lo porta a commettere gaffe imperdonabili, pur non avendone mai coscienza. Non disdegna mai 4 chiacchiere con chiunque di fronte ad un buon bicchiere di Idromele (soprattutto se gli viene offerto ). Non e' uno spilorcio ma avendo di solito ben poche monete in tasca e non dando molto peso in genere al denaro, e' restio nello spendere inutilmente. Tende generalmente a risultare simpatico ed e' un buon ascoltatore, anche se quando attacca a parlare e' piu' logorroico di una vecchia zitella. Prende molto a cuore i crucci altrui e, quando gli è possibile, è sempre disposto ad aiutare coloro che gli sembrano meritevoli. Solo in alcuni momenti può risultare scontroso e burbero, generalmente quando sta riflettendo su qualcosa e viene disturbato oppure quando gli duole una vecchia ferita sull'addome. Storia: Figlio illegittimo di un guerriero di indubbia fama (Derion Kromm) potestà della città indipendente di Raffael, nelle Terre del nord, in seguito all'odio riportato per il padre che mai l'aveva voluto riconoscere come figlio suo e di una prostituta del paese, per non screditare il proprio nome, era passato da una giovinezza bruciata con i teppisti del paese, ad una maturità ancora più deprecabile, fatta di rapine ed espedienti. Esiliato dalla sua città, era entrato a far parte di un gruppo di esuli sicari di professione (dove aveva imparato l'antica arte del combattimento a mani nude: la DravenKor) ed era arrivato al punto di architettare l'omicidio del padre (commissionato da un antico rivale di Derion). Ma un terribile sogno e l'incontro con il vecchio Krim Xenpo, suo iniziatore al culto di LIVIAR, dea della Vita, l'avevano persuaso dell'inutilità del suo rancore e di quanto il rimorso per l'unico omicidio in realta' commesso l'avrebbe perseguitato per tutta la vita. Dopo un lungo periodo di riflessione e preghiera, aveva ricevuto in sogno il messaggio della sua Dea. La sua vita sarebbe stata consacrata alla Vita e avrebbe dovuto portare la speranza, in nome di Lei, nel suo lungo viaggio. Solo cosi' avrebbe avuto modo di riscattarsi. E solo cosi' avrebbe potuto incontrare la figlia dell'uomo da lui ucciso e donare a lei la sua vita... Incantesimi: Tutti quelli dei sacerdoti Note: Come tutti i sacerdoti di Liviar spende 1PM meno del normale per lanciare gli incantesimi di guarigione e resurrezione e puo' lanciare ogni giorno infiniti "Cura Ferite Leggere" Spende 3PM in più per lanciare qualunque incantesimo mortale A seguito di un diverbio con una sacerdotessa di Moriana, Sadarar e' stato maledetto ed e' ora completamente cieco. GIOCATORE * Enzo Loseto * Età: 24 anni * Città: Milano * E-mail: piloset@tin.it