Benvenuti al KCFG, l'entusiasmante gioco di ruolo fantasy per e-mail in Italiano! Grandi battaglie, segreti intrighi, mitiche imprese ed oscuri sortilegi aspettano solo voi!

Komics Club Fantasy Game


Regolamento
Sulla homepage del KCFG troverete l'indice del regolamento; seguite i paragrafi ed imparete a giocare rapidamente!

La Magia
Nel nostro libro degli incantesimi troverete tutto ciò che riguarda l'uso della magia nel KCFG.

Il Mondo
Umani, elfi, fate, nani, draghi... maestosi monti, popolose città e profondi mari. Ecco a voi il mondo del KCFG e chi lo popola.

KCFG sul web
Ringraziamenti, ulteriori istruzioni, lista degli aggiornamenti del sito ed archivio dei messaggi. Veniteci a trovare!



L'Ordine Cavalleresco Templare di Tirgh

Questo ordine fu istituito per difendere i pellegrini che andavano a far visita ai templi dedicati a Tirgh. Questi, soprattutto quelli siti in luoghi selvaggi o comunque in zone pericolose, erano spesso preda di irruzioni notturne e non solo, da parte di malvagie creature, spesso di fede opposta. Fu così che, per ordine dello stesso Tirgh, così narra la leggenda, fu istituito dapprima come semplice gruppo armato di difesa, e successivamente si ampliò sino a divenire quello che è tuttora, un ordine cavalleresco vero e proprio, di tipo religioso-militare, comandato da un Primo, in cui vige una legge ferrea chiamata la Misura, che tutti i cavalieri sono tenuti ad osservarla, pena gravi punizioni. Ormai si possono trovare avamposti della guarnigione dell'ordine in qualsiasi città e nazione libera, che consenta il libero culto.
I cavalieri templari, o più semplicemente templari, sono soldati eccellenti. Vestono bianche clamidi su cui spicca una croce rossa, e quando si recano in battaglia procedono in silenzio, tenendo in alto dinnanzi a loro uno stendardo di due colori detto Gonfalone. Il loro primo attacco è il più terribile. Al comando del loro superiore, sono i primi a lanciare la carica e gli ultimi a ritirarsi. Quando pensano sia giunta l'ora di combattere e la tromba ha suonato, cantano in coro il salmo in onore di Tirgh, “Non a noi, o altissimo”, chinandosi sul sangue e sulle teste dei nemici fino a costringerli al completo ritiro o ad annientarli. Chiunque di loro per qualsiasi ragione volga le terga al nemico, sopravviva ad una sconfitta o impugni un arma contro un fedele e devoto al dio Tirgh, viene severamente punito; la clamide bianca con la croce rossa, simbolo dell'appartenenza alla cavalleria, viene strappata con ignominia; allontanato dalla comunità dei confratelli, per un anno intero mangia sul pavimento senza nemmeno una tovaglia. Se i cani lo molestano, non deve osare cacciarli. Se il maestro ed i confratelli ritengono che la penitenza sia stata sufficiente, al termine dell'anno gli riconsegneranno il cinturone portato in precedenza da cavaliere. Questi templari vivono sottoposti ad una stretta regola religiosa, obbedendo in umiltà, privi di proprietà personali, cibandosi frugalmente, vestendo senza alcuna ricercatezza e dimorando in tende.
I templari godono di una grande onorabilità da parte di altre confraternite religiose di svariati culti, non necessariamente di tipo legale, sia per la loro disciplina che per l'organizzazione militare.
La vita templare non è solamente sangue e gloria. In aggiunta ai tradizionali voti di povertà, castità ed obbedienza, tutti i nuovi entrati giurano “di fare il possibile in ogni circostanza per conservare le conquiste del regno di Tirgh, per sottomettere i regni non ancora conquistati, e per convertire il maggior numero possibile di persone”. In battaglia mettono in un canto l'originario riserbo, come se caricando l'avversario dicessero “non devo forse odiare, o Padre, chi ti ha odiato, e far patire i tuoi nemici?”, reputano i loro nemici al pari di un gregge, e neppure quando sono in pochi temono la ferocia dei barbari e la loro moltitudine. Si dice di loro “uno ne caccia un migliaio, due ne mettono in fuga diecimila”.

Da il Canto le vostre imprese, fratelli santi di Lanoldor Galios – famoso bardo della spiana di Palimort al di là delle terre degli Elfi:
"Una nuova cavalleria è apparsa nella terra... essa è nuova, dico... che si combatta contro il nemico non meraviglia... ma che si combatta anche contro il male è straordinario... essi non vanno in battaglia coperti di pennacchi e fronzoli, ma di stracci e con un mantello bianco... essi non hanno paura del male in ogni sua forma... essi attendono in silenzio ad ogni comando aiutandosi l'un l'altro nella dottrina insegnata dal loro dio Tirgh... essi fra loro non onorano il più nobile, ma il più valoroso... essi sono i Cavalieri di Tirgh... essi sono i Cavalieri del Tempio"

I templari adottano un motto: Esaltazione e magnificenza a te o mio altissimo, nel tuo nome viviamo nel tuo nome moriamo, viviamo e lottiamo solo per la tua gloria ed il tuo santo nome.

La Misura Templare è un codice contenente le regole comportamentali, è formata da moltissimi articoli ed è durissima. Viene vietato qualsiasi contatto con le donne (non si può baciare neanche la madre, ma bisogna salutarla compostamente chinando il capo), non si può andare a caccia, sono banditi il gioco dei dadi e delle carte, aboliti mimi, giocolieri e tutto ciò che è divertimento, non si può ridere scompostamente, parlare troppo o urlare senza motivo, i capelli vanno tenuti corti o rasati, in inverno la sveglia è alle 4 del mattino, in estate alle 2, bisogna dormire “in armi” per essere sempre pronti alla battaglia "...il demonio colpisce di giorno e di notte, quindi che si difenda il viandante e l'indifeso dall'alba all'alba successiva sempre in armi..." eccetera. Ci sono regole anche sul modo di mangiare e sul modo di vestirsi. Bisogna veramente avere una sincera vocazione per sottomettersi a tali ferree regole!
Un punto fondamentale della Regola è: "Perché devoto a Tirgh, mai la spada di un Cavaliere del Tempio venga brandita contro un altro devoto a Tirgh se non per ragioni di difesa dei luoghi di devozione"


GERARCHIA
Un aspetto da notare è la gerarchia, l'assoluto rispetto per i superiori, a capo di tutti vi è il Primo che è il "primus inter pares", poi troviamo il Dignitario, il Comandante, il Tutore, il Magnifico, il Superiore, l'Unico, Inquisitori e Milizia). È un'organizzazione perfetta, visto che ognuno per la gestione interna è totalmente indipendente dall'altro, e ognuno deve rendere conto al suo superiore diretto. Quando muore un Primo, il Comandante convoca i Dignitari (sacerdoti di alto rango), tra i quali viene nominato un Gran Consulto, il quale forma un consiglio di 10 Templari che devono procedere all'elezione del nuovo Primo.
La stragrande maggioranza dei Templari combatte a cavallo, mentre i sergenti e i novizi sono soliti combattere a piedi. Naturalmente in combattimento il loro asso nella manica è la devastante carica... non molto facilmente si possono immaginare la devastazione e il panico che può creare una carica di cavalleria pesante in mezzo alle fila di fanteria!
Essi non chiedono quanti siano i nemici, ma in che direzione si debba andare alla carica
Come già accennato, a capo dell'intera struttura vi è il Primo, uomo eminente, egli ha diritto come dote personale a quattro cavalli e ad un entourage che annovera un cappellano, due cavalieri, un segretario, un sergente e un servo che ne porta lo scudo e la lancia. Dispone inoltre di un proprio maniscalco, di uno o più scribi con funzioni anche di traduttori ed interpreti e di un cuoco personale.
Elaborate procedure governano l'elezione del suo successore. È di competenza del Comandante l'organizzazione del servizio funebre. Una volta eletto, il maestro può disporre di un ampio potere discrezionale sia pure entro limiti rigidamente definiti.
Non è un autocrate. Le decisioni più importanti, una dichiarazione di guerra o altro, devono essere prese dopo una riunione con il consulto. Il consulto è composto da un certo numero di dignitari: il Dignitario o maestro, il Comandante, il Tesoriere del regno ed il Drappiere
- il Dignitario agisce in qualità di legato (rappresentante) del Primo. Al pari del maestro, il Dignitario dispone di personale e di cavalli propri. È al comando di un distaccamento o di una cittadella.
- Il Comandante riveste una posizione analoga perché è a capo dell'organizzazione militare, responsabile dei singoli comandanti, di cavalli, di equipaggiamento e dispone di ampi poteri di acquisto, requisizione e distribuzione
- il Tesoriere del regno è il tesoriere dell'ordine, responsabile dei forzieri, che spartisce con il Primo in modo da evitare che uno dei due abbia un controllo esclusivo dei fondi.
- il Drappiere: fornisce vestiario e la biancheria, e può distribuire donazioni fatte all'ordine. Ugualmente può ritirare e trasferire i capi in consegna, se ritiene che il templare ne abbia più del necessario, poiché egli non è semplicemente un custode degli indumenti, ma ha altresì in dovere di assicurarsi che tutti siano vestiti “con decenza” come stabilisce la Misura.
Altri ufficiali con compiti specifici sono:
Scout, responsabile della cavalleria leggera formata da ranger di razza elfica. Cavalleria che agisce da truppa ausiliaria e da ricognitore.
Magistrato, responsabile dell'impiego e della disciplina degli scudieri.
Guaritore, colui che si occupa dei malati e degli anziani.

Altre funzioni sono:
Tutore: maestro di vita, ed insegnante vario di ogni genere, dalla Misura all'uso delle armi, al comportamento ed educazione ed altro ancora
Magnifico: Cavaliere di alto rango a capo di un distretto
Superiore: Responsabile della vita monastica di ogni singolo tempio dedicato al culto di Tirgh
Unico: Capo superiore di tutti i templi dedicati a Tirgh, nonché capo dell'ordine sacerdotale.
Inquisitore (Paladino): Responsabile della corretta disciplina dei cavalieri dell'ordine, nonché organo preposto per divulgare il credo di Tirgh e combattere eretici e blasfemi, per distruggere il male in tutte le sue forme e manifestazioni, con ampi poteri giuridici e penali.
Inquisitore (Esorcista): specializzato nella lotta contro i non-morti in genere, di solito si concentrano su di una specie in particolare come Vampiri, Spettri, Lich, Necrospettri ecc.
Inquisitore (Demonologista): Specializzato nella ricerca e distruzione di esseri demoniaci di varie specie e di vari piani di esistenza.
Milizia:
Il Santo Esercito, composto da uomini di varie razze e ceti sociali, ma tassativamente sacerdoti devoti al dio Tirgh
Sergente: organo della milizia non facente parte della vita religiosa (guerrieri ma non necessariamente, comunque non sacerdoti)
Magius. Capo della Conclave Magica, organo composto da varie tipologie di scuole magiche comprendenti: Maghi, Veggenti, Psionici, Bardi e Sciamani.
Esterni : unità di sacerdoti alleati facenti parte di culti simili sia per credo che per professione, ovviamente sono esclusi tutti quei culti di stampo malvagio e demoniaco, adoratori del male e del caos.


ARMI ED ARMATURE DELLA MILIZIA
I membri dell'esercito templare sono cavalieri o sergenti. I nuovi entrati, consegnate le vesti portate in precedenza al Drappiere, vengono quindi provvisti in maniera uniforme di armatura, vestiario ed equipaggiamento.
L'armatura dei Templari normalmente è la cotta di maglia, un insieme di anelli uniti tra loro a formare una sorta di veste che in alcuni casi copre il Cavaliere dalla testa alle ginocchia. In alcuni casi i Cavalieri hanno anche un corpetto di cuoio sotto tale cotta per attutire i colpi delle armi da botta del nemico. L'elmo è del tipo conico con nasale, o del tipo pentolare che offre una migliore protezione, (famosissimo è l'elmo del distaccamento delle regioni del nord, un pentolare con corna, oppure con due specie di L rovesciate al posto delle corna)
L'elmo é molto spesso foderato di cuoio per consentire una migliore protezione del cranio ed una migliore aderenza.
Lo scudo usato per la maggiore è molto grande, a forma di goccia, lungo un metro e mezzo e largo circa sessanta centimetri, troviamo anche altre tipologie di scudi e dalle varie forme a seconda dell'uso, così esiste di tipo triangolare di circa un metro di lunghezza, fino ad arrivare al tipo circolare molto piccolo dal diametro di 50 centimetri. Gli scudi sono comunque tutti di legno con un'orlatura in lamina di ferro, alcune volte coperti anche da uno strato di cuoio sia per una questione pratica che estetica.
Le armi usate sono la spada, lo scudo, la lancia, una morning star ed un pugnale. Il vestiario comprende due camicie, due paia di pantaloni, una piccola cintura per stringere la camicia, un giustacuore, due lunghe vesti bianche (una dotata di pelliccia per l'uso invernale), una pesante cappa, una tunica a maniche corte da indossare sopra la camicia ed un cinturone di cuoio. Ad ogni cavaliere sono concessi tre cavalli ed uno scudiero, e a discrezione del Primo un cavallo ed uno scudiero aggiuntivi.
A differenza dei cavalieri, a cui spetta il privilegio delle clamidi bianche, i sergenti indossano una tunica nera con una croce rossa davanti e dietro, unitamente ad una clamide nera o bruna. L'armatura è meno elaborata e comprende un elmo di ferro, una cotta di maglia priva di maniche ed una calzamaglia senza il rivestimento per i piedi. Ciò riflette la loro funzione militare, che raramente riguarda le azioni di cavalleria. I sergenti dispongono di un cavallo ciascuno.
L'arma principale dei Cavalieri è ovviamente la lancia! Lunga fino a tre metri e mezzo e pesante quasi cinque chili, usata da un Cavaliere in carica è assolutamente letale, è quasi impossibile riuscire a reggere l'impatto, grazie anche al perfezionamento della sella e delle staffe che fanno del Cavaliere un tutt'uno con il cavallo aumentando di molto la potenza d'impatto. Una volta conclusa la carica però, inevitabilmente con la lancia rotta a causa dell'impatto, bisogna ritirarsi per preparare una nuova carica oppure passare alle armi da corpo a corpo.
Naturalmente l'arma da combattimento ravvicinato più usata dai Templari è la spada, che è forgiata in acciaio e pesa circa due chili, costruita sul modello delle tribù barbariche; viene usata di taglio e molto raramente di punta. In molti casi il pomo della spada contiene reliquie sacre, oppure simboli sacri, che i Cavalieri usano per infondersi coraggio nelle dure e sanguinose battaglie. Alcuni cavalieri preferiscono modificare di poco le dimensioni e l'aspetto della spada per ragioni pratiche, così possiamo trovare spade più o meno lunghe, bastarde a una o due mani, flamberghe, ecc.
Ma la spada non è l'unica arma, viene usata anche la scure nanesca, con il manico lungo circa un metro e forgiata in bronzo ed acciaio, che viene usata soprattutto dai Templari di origine nanesca, oppure l'ascia bipenne, utilizzata per lo più dai Templari provenienti dal nord. Altre armi sono la mazza stermina non-morti, il mazzafrusto e il martello da guerra, armi sicuramente devastanti, ma anche molto difficili da usare e poco “difensive”.

LA CARICA
Non sorprende che la natura pratica della regola si evidenzi particolarmente nelle metodiche atte ad insediare l'accampamento, organizzare i cavalieri in squadroni e controllare la carica della cavalleria. Nel campo ciascun cavaliere con gli scudieri, i cavalli e l'equipaggiamento forma un'unità, posizionando la sua tenda in relazione alla cappella, che funge da punto di ritrovo nel caso scatti il segnale di allarme. Non è consentito alcun allontanamento dal campo. Tutte le manovre militari, dalla preparazione fino alla carica vera e propria, sono rigidamente sottoposte agli ordini del Comandante. Una volta adunati, i cavalieri vengono suddivisi in due squadroni, dai quali nessun sacerdote può allontanarsi senza permesso, neanche se ferito. Quando si avvicina il momento di una carica di cavalleria, il Comandante innalza il Gonfalone, vitale per l'ordine di battaglia dei templari specie durante la mischia che solitamente segue. Lo stendardo è così importante che una speciale guardia composta da dieci cavalieri gli è posizionata attorno. In nessun caso questo può essere abbassato ed utilizzato come arma.
Nessun cavaliere templare può mai lasciare il campo di battaglia mentre lo stendardo bicolore è ancora visibile, disobbedire a questo importantissimo precetto significa essere espulsi a vita dalla santa casa. Se lo stendardo viene abbattuto, i templari sono obbligati a radunarsi presso un qualunque altro vessillo recante le effigie di Tirgh. Solo dopo che tutti sono scomparsi, solo allora possono lasciare il campo senza temere una punizione.

LA FORTEZZA
Città-stato fortificata dove risiede il Primo dell'ordine e dove esiste la più grande caserma-scuola per divenire cavaliere templare.
Conta in totale oltre 10.000 unità militari-religiose.
Non è propriamente una città normale, visto che nessuno al di fuori dei cavalieri templari può mettervi piede, salvo particolari eccezioni o delibere da parte delle autorità competenti.
A capo ovviamente vi è il Primo, Raimond du Puin, di razza umana età 43 anni.
L'ordine sociale è strutturato in classi di merito, di tipo gerarchico come descritto nel capitolo gerarchia.
Ovviamente il culto vigente è solamente quello di Tirgh, unico e giusto dio. Il Santo Esercito è composto da 4.000 unità suddivise in legioni di merito, unità di elite, e gruppi speciali. A capo vi è il grande Comandante Hugos Protigom, comandante elfico, capo assoluto dell'esercito. La Fortezza è sita sopra un rilievo montuoso di difficile raggiungimento, posizionato in un posto strategico, facilmente difendibile da eventuali attacchi. Qui esiste il più grande e maestoso tempio dedicato a Tirgh, a capo del quale vi è l'Unico, Talimos Mamas di razza mezzelfa. Al di sotto, nella valle, si estendono i territori sotto il suo dominio, vasti possedimenti terrieri dove dimora la gente timorata del dio Tirgh, dove troviamo vari monasteri-caserme, templi dedicati al culto, paesi, città, castelli ed altro ancora all'interno di un normale regno.

a cura di Max Polani

Torna all'indice generale - Torna al paragrafo 8 >>




Il Komics Club FANTASY GAME è ideato da Carmelo Massimo Tidona.

Homepage | Cos'è un Gioco di Narrazione | Come si gioca | Le Regole | Le Regole dell'Ambientazione
Creare un Personaggio | La Magia | Le Divinità | Il Mondo | KCFG sul web