Komics Club Fantasy Game Newsletter -=-=-=-=-=-=- OTTOBRE 2007 -=-=-=-=-=-=- INTRO Anche se sono stati superati i piccoli festeggiamenti per i nove anni del KCFG, e ci tengo a ricordarvi del raduno che vorremmo organizzare per il decimo anno (e, sì, continuerò a ricordarvelo ogni mese, non sperate di evitarlo! ^__^), non per questo la NewsLetter soffre di carenza di contenuti. Anche questo mese non si registrano assenze degne di nota nelle varie rubriche più o meno fisse, e c'è anzi da registrare un aggiornamento di una certa rilevanza nel sito, che aspettava da tempo di essere portato a termine (anche se è ancora soltanto nella prima fase). A parte questo, abbiamo un'intervista a giocatore veramente corposa, affiancata da una a personaggio più breve ma non per questo meno interessante, ed una nuova puntata de I Miti, che superano il giro di boa della Terza Era e si avviano verso la loro definitiva conclusione. È un po' scarno, ma comunque presente, l'Angolo del Bardo, ed a questo proposito vorrei invitare tutti quanti, soprattutto coloro che stanno gestendo o gestiranno una trama, a mandarmi di quando in quando dei "flash" degli eventi in modo da aiutare la mia memoria e darmi spunto per la compilazione di questa rubrica, notevolmente più utile ora che abbiamo di nuovo tre liste operanti e avere delle informazioni, anche se in forma bislacca, di quanto accade nelle liste in cui non si è presenti può essere interessante ed utile. Assente, infine, ma in senso lato, il Mai dire KCFG, che ad onore del vero compare ma solo per lanciare un'idea per la prossima NL, alla quale spero risponderete in molti. -=-=-=-=-=-=- Aggiornamenti Sito -=-=-=-=-=-=- - Aggiornamenti della sezione "Magia" http://www.kcfg.it/magia.html http://www.kcfg.it/maghi.html http://www.kcfg.it/searchspells.php Proseguendo il lavoro già iniziato negli scorsi mesi, sono stati inseriti nel database anche gli incantesimi dei Bardi e, soprattutto, quelli dei Maghi. Per questi ultimi non si tratta solamente di una nuova classificazione più ordinata, perché è stata anche modificata una piccola regola sulla loro magia, modifica che rientra nell'ambito degli effetti del ritorno della Magia Primordiale, e di cui trovate i dettagli nella pagina dedicata ai Maghi. In breve, comunque, sappiate che la maggioranza degli incantesimi che adoperavano PMX per potenziarsi, pur potendo in un certo qual modo continuare a farlo, ora sono più legati alla potenza del mago che li adopera, per cui un mago con più PM può ottenere risultati maggiori rispetto ad uno che ne ha meno. Per finire, viene inaugurata la Biblioteca della Magia, vale a dire un piccolo motore di ricerca interno che consente di cercare un incantesimo digitando una parte del nome o della descrizione. Ovviamente, per il momento funziona solamente per gli incantesimi che sono già stati inseriti nel database, quindi non può ancora trovare incantesimi da Strega (in lavorazione) e Sacerdote o poteri psionici. - Aggiornamento degli Archivi È stato aggiunto agli archivi della Lista 1 il giorno 317 -=-=-=-=-=-=- MAIL DEL MESE -=-=-=-=-=-=- [KCFG1] 336 Pelo/(minotauri) 120907/01 - Ibani Due imponenti figure sedevano su una roccia scrutando l'orizzonte. Una delle due stava intrecciando dei cordellini di cuoio alla base delle corna che aveva sulla testa. L'altra stava affilando la sua ascia bipenne masticando qualche foglia e sputandone il pastone di quando in quando. C'era un silenzio quasi innaturale attorno a loro, sottili linee di fumo fuoriuscivano da misteriose fessure sul terreno, aggiungendo una nota di mistero a quella tranquilla scena mattutina. Il primo minotauro smise di annodare i simboli della sua antica vittoria contro il principale clan rivale, prese la lancia e si alzò in piedi. Il volume dei suoi muscoli era notevole, più della media della sua razza, ma aveva un ventre prominente, gonfio e glabro, mentre le sue spalle avevano una peluria folta e uniforme. Ma rimaneva comunque più piccolo del suo compagno, ancora seduto a masticare. Quest'ultimo era uno dei più grossi e forti del clan e il suo pelo era di un marrone così scuro da sembrare nero. Il primo allungò la mano verso il secondo, il quale gli diede un ciuffo di foglie. "Non è possibile, non ci credo" rispose quello in piedi portando le foglie alla bocca "È così ti dico, i miei tauri lo possono confermare" "Nessun umano ne sarebbe capace" "Te lo dico, non era di razza umana. Era un demone, anche se non sembrava... Era un demone!" Ci fu un attimo di silenzio tra i due. "E questo demone ha davvero..." risprese il primo "Oh, te lo dico, mai avrei creduto, ma è stato.... prima mi ha... voglio dire ha proprio... oh, non posso descrivertelo e' stato... guarda non potrò mai dimenticarlo, è stato davvero incredibile e devo ammettere che anche se era un demone, era proprio bellissimo... si chiamava Diamanda, non dimenticherò mai il suo nome" "... e il suo culo immagino" "Oh soprattutto il suo culo, aveva un culone, mai vista una panara di tale calibro!" -=-=-=-=-=-=- L'Angolo del Bardo -=-=-=-=-=-=- *I Bardi sono soliti viaggiare di regno in regno portando storie e notizie raccolte qua e là. A volte informazioni utili, altre volte semplici storie, talvolta vere, talvolta false. Questo particolare bardo telematico vi porta le voci che arrivano dalle terre più distanti, ovvero quelle delle altre liste...* § Un elfo è stato fermato nel regno di Tejarak con l'accusa, poi ritirata, di essere un trafficante di schiavi. Secondo delle voci non confermate, sembra che si tratti di un reduce della guerra di Astares. § Non si hanno ancora notizie dei viaggiatori dispersi nella nebbia mentre attraversavano il regno di Milor. I bardi di tutte le zone circostanti stanno diffondendo degli appelli che avvertono dei pericoli relativi a questo strano evento atmosferico che si è manifestato già più volte. Nebbia: se la conosci, la eviti. § Uno strano arcobaleno nero è comparso nei cieli di Tejarak. Alcuni dicono che l'arco, ben visibile nel cielo, collegasse direttamente le campagne di Jandala alla città/regno di Oniver, già tristemente nota per la tragica fine di tutti i suoi abitanti che ora la infestano sotto forma di zombie e fantasmi. -=-=-=-=-=-=- INTERVISTA -=-=-=-=-=-=- Lista ... - Intervista a Federica A cura di Lorenzo 1) Presentati! Vogliamo sapere tutto: nome, cognome, residenza, numero di carta credito (e ovviamente la scadenza, sennò mi risulta discretamente inutile :D), segni particolari, ecc. ecc ^_-;; - per la carta di credito caschi proprio male: al momento ho solo la prepagata (quella elettronica) e senza un centesimo, mi dispiace ^__^. Per il resto... allora... mi chiamo Federica ho 27 anni, abito a Chieti e... e questa sembra tanto una presentazione per la prima seduta di una qualche terapia di gruppo -_- comunque per i segni particolari vale il terzo occhio sulla fronte? 2) Se volessimo ripercorrere un po' di storia dei giocatori che giocano attualmente al KCFG potremmo dire che tu, Federica, fai parte di una sorta di 'terza generazione', questo ti fa automaticamente una 'anziana' del mondo di Anthuar (e speriamo che la tua parte di personalità devota a Diamanda non mi senta!). Se dovessi dare dei consigli ad un 'newbie' del gioco, cosa ti sentiresti di dire? - "Anziana? Mois? Mais si je suis ancora un'enfant! Cafone!". Ok, messa a tacere Diamanda... wow che responsabilità... I primi consigli che mi vengono in mente sono due: non aver paura di far domande quando non hai capito qualcosa o hai qualche dubbio, tanto qui nessuno fa l'esame a nessuno, e soprattutto supera eventuali insicurezze, paure di sbagliare e cose così: insomma questo è un gioco se bisogna farsi venire l'ansia non ha senso farlo. 3) Domanda banale ma che mi sento obbligato a farti, come hai scoperto questo fantastico mondo di folli che passano il loro tempo libero a scrivere di un mondo fantastico? - beh, è stato ababstanza semplice: all'epoca collaboravo con il settore "Biblioteca" del sito "Il sentiero nascosto" che ha un link proprio per il kcfg. Casualmente sono incappata nel sito del kcfg e ho cominciato a dare un'occhiatina. Proprio in quel periodo cominciavo a cimentarmi con d&d, quello classico con dadi, le mappe del dungeon tracciate com le matite sui fogli a quadretti e tavolo zeppo di patatine fritte e così mi sono detta: "perché no?" 4) Parliamo ancora del passato, ricordi ancora il tuo ingresso in gioco? Se sì, cos'hai provato? Ti sei inserita subito bene o sei rimasta disorientata da qualcosa o intimorita da qualcuno? - sì che ricordo il mio ingresso in gico! ricordo anche il personaggio: una ranger, mezzelfa (mi pare) di nome Cora in lista 3. Ovviamente ero emozionata e anche un po' spaventata. Ma non ho avuto alcun problema: gli altri giocatori hanno cercato di rendermi subito la vita facile e l'ingresso in scena era già stato concordato con la guardiana Irene per cui è andato tutto bene. 5) Hai avuto l'onore (e l'onere ^_^) di fare la Guardiana durante quelli che potremmo definire i tempi d'oro delle sette liste. Cosa ti è piaciuto dell'esperienza del guardiano e cosa invece ti è risultato più pesante. - ah, bella domanda. In realtà per come la vedo io un guardiano è un giocatore come gli altri, se non per la responsabilità di controllare che non escano troppe castronerie e di ravvivare le trame quando sono in fase calante (più qualche altro compito burocratico tipo tenere il conto delle promo). Cosa mi è piaciuto di più? difficile dirlo, forse l'appoggio e la collaborazione degli altri guardiani della lista 'consiglio dei guardiani' dove ti rendevi conto che le difficoltà erano più o meno le stesse per tutti e ti sentivi meno sola. Ma anche essere costrtetta ad occuparmi delle trame era uno stimolo niente male. Essenzialmente sono diventata guardiana in lista 6 in un momento in cui eravamo rimasti in tre: qualcuno doveva inventarsi qualcosa e così ho buttato là una trama, alquanto improvvisata, ma abbastanza buona da giocare in tre... e poi a poco a poco sono arrivati altri giocatori. Cosa mi è piaciuto di meno? Mah, non saprei, forse alcuni miei atteggiamenti di cavolo. Avrei dovuto essere più paziente con alcuni giocatori anche quando andavano in aperta provocazione. Vabbè, son cose che si imparano con l'esperienza temo. 6) Uno dei pregi del KCFG è sicuramente la flessibilità dell'ambientazione. Il mondo di Anthuar è in gran parte ancora 'vergine' e inesplorato, va da sè che il momento di creazione dell'ambientazione (sia essa da contorno al proprio pg o requisito essenziale per una trama ideata) diventa essenziale nella carriera di un giocatore. Ovviamente anche tu, sia da guardiana che da giocatrice, non ti sei esimata da questo diritto/dovere. Sbaglierei se ti dicessi che, per l'appunto, il momento di creazione di un micro-cosmo inserito nel macro-cosmo di Anthuar sia forse uno dei più gratificanti all'interno delle dinamiche del KCFG? - mah guarda, sai che non è precisamente la cosa che amo di più fare? Dopotutto non è che io abbia inventato granché. Ho buttato giù qualcosa per il background di qualche personaggio, mi viene in mente Valle d'Ombra per esempio. Ma sono ambientazioni in cui non è mai arrivato il gioco, mi servivano solo come base per giustificare questo o quel comportamento bizzarro. Quei pochi posti che ho tirato fuori dal cilindro contestualmente alle azioni di gioco (per esempio il bosco della tribù del Gufo o Helinore in lista 6, o anche la più recente città di Margenta) li ho inventati per necessità: mi serviva un luogo da mettere sulla strada dei personagi per far accadere qualcosa. Insomma non ho inventato molto se non il minimo indispensabile. Idem per Sphectlamville: il quartiere orientale di Astares, ho preso un po' di Sphectlam e un po' della Chinatown di San Francisco che si vede nel film "Grosso Guaio a Chinatown", del resto era proprio a quel film che la piccola avventura era ispirata. Credo che il vero problema sia la mia pigrizia. Discorso diverso vale per Anbraxas che sta venendo fuori poco alla volta. Avevo voglia di una bella ambientazione drow (forse perché mi è ripresa la Bob Salvatore mania) e ho cominciato a rimuginare. Il caso ha voluto che anche Mari facesse lo stesso nel medesimo periodo e così è venuta fuori Anbraxas, anche se devo ammettere è una creatura più di Mari che mia. 7) Nella tua lunga carriera hai visto arrivare e andare decine e decine di giocatori. Voglio una risposta a bruciapelo: un giocatore che immediatamente richiameresti sul momento a giocare in una delle attuali 3 liste del KCFG e che attualmente, ahimè, è uscito dal gioco. - Uno? Uno solo? Mannaggia! Allora Lorena la creatrice di quel Sirius che è comparso qualche volta recentemente ad Iskandar. Riusciva a partorire personaggi assolutamente folli ma grandiosi. Poi ce ne sono tantissimi: Giorgia/Arya, Domenico/Cormac, Claudio/Epoc, Marco/Wongar, Denis/Metellus e di sicuro ne sto dimenticando una marea. 8) Altra risposta a bruciapelo: quali sono le trame che hai giocato nella tua lunga carriera che ti sono rimaste più nel cuore? Dato che non sono cattivo ti lascio la possibilità di sceglierne più di una ^_^;; - Mamma mia! E come faccio a scegliere? Beh, in cima alla lista vanno quelle della lista 7: il gruppo Elezar-Shana-Sirius mi resterà sempre nel cuore così come la trama in cui sono comparsi Idril e Jon per la prima volta a Roccanova per cercare di appianare il conflitto fra nani e giganti. E poi come non citare la profezia di Larrelia? Passando alle più recenti la mia preferita in assoluto è stata la ricerca di Anthon da parte di Caleb, Clio, Peshwàl e Rooster. Seguono di pochissimo la trama di Paul nei Nove Inferni e quella della piramide di Kee-Ra (scritto bene? spero di sì [No, ma l'ho corretto io ^__- NdCMT]) praticamente a pari merito. 9) Rimaniamo ancora un attimo ancorati al passato, porti ancora rancore verso chi fa morire i propri personaggi? (ogni riferimento ad intervistatori realmente esistenti è puramente casuale ^________^) - ahahahahahahah, manno, cioè... solo verso qualcuno di questi giocatori sadici! Mi viene in mente un nome in particolare... ^__- 10) Ed eccoti forse la parte più divertente, ma più dura, dell'intervista. Voglio una disamina approfondita di ogni tuo p(n)g! Cominciamo con Idril e Jon. A questo proposito mi piacerebbe sapere, oltre a considerazioni generali sui due, anche qualcosa di più sulla gestazione della trama che sta per partire a breve, cosa ti ha ispirato a rimettere in gioco questi due p(n)g per introdurre la cerca di Miza e la resa dei conti con il casato di Jon? Mh, domanda complicata! Andando con ordine: Idril era il mio primo personaggio del D&d un'elfa assolutamente candida, idealista, testarda asservita a una divinità della luce. In pratica doveva avere qualcosa dello stereotipo dell'elfa senza però la tipica spocchia, in altre parole doveva risultare mentalmente un po' chiusa e intransigente su determinate questioni (ciò che è giusto e ciò che non lo è per esempio) mentre su altre doveva essere più aperta rispetto al classico elfo. La spada parlante Ganimar doveva farle da guida spirituale. Questa era l'idea di partenza, poi giocando Idril prima nel d&d classico e poi nel kcfg son venute fuori le sue grosse insicurezze, le sue paure, la sua fragilità, il bisogno di appoggiarsi a qualcuno che lei vedrà sempre irrimediabilmente come una persona più forte/saggia/intelligente di lei... Jon, beh, Jon è nato da una felice ispirazione: dopo aver letto un volume di Hellblazer in cui la demonessa Ellie si innamorava di un angelo ho pensato che sarebbe stato carino fare qualcosa di simile per Idril, così è nato Jon. Ho pescato qua e là fra vari personaggi letterari che ho amato dandogli un po' di questo e un po' di quello (molto di Duncan Idaho di Dune all'inizio anche se ormai non gli somiglia più molto). Jon doveva essere l'opposto di Idril: cinico quanto lei è idealista, irritabile quanto lei è tollerante, vendicativo quanto lei è incline al perdono... è venuto così? Non ne sono sicura, resta comunque uno dei miei personaggi preferiti. Non sono certa che questo amore sia ricambiato: se Jon mi incontrasse cercherebbe di farmi fuori e non me la sentirei di dargli torto con tutto quello che gli ho combinato. La cosa buffa è che, differentemente da tutti gli altri miei personaggi, per quanto mi sforzi non riesco a dargli un volto, ma sono assolutamente certa della voce. Jon ha la voce del doppiatore Roberto Pedicini e più precisamente di quando interpretava Jack Folla nella trasmissione radiofonica Alcatraz. La trama che sta per partire a breve (e che ormai sarà partita spero) ha avuto una gestazione mooooooolto lenta, in realtà direi quasi casuale: volevo inserire di nuovo Jon nel Dar, ma cosa poteva spingere un drow, fedele di Tenebria ad avventurarsi in quella terra di pazzi xenofobi e integralisti religiosi? L'unica soluzione poteva essere la ricerca della figlia perduta. Del resto quando Idril era comparsa per la prima volta in lista 7 era già incinta così non ho dovuto inventare più di tanto. Messo in gioco Jon ho cominciato a sentire la mancanza di Idril e così è partita la "quest for Miza". La trama che sta iniziando adesso? beh, è la logica conseguenza di tutto ciò: dei cattivoni hanno rapito la bimba. Riusciranno i suoi genitori a riprenderla? No, in realtà è più complicato di così. La trama è un po' la scusa per ripescare un po' il mondo del sottosuolo, svelare un paio di cosette sul passato di Jon e io ne approfitterò per inserire il mio nuovo pg. Del resto, mi stuzzicava troppo l'idea di vedere i vari personaggi alle prese con un mondo che non è il loro. 11) Passiamo ad Elenthari, altro tuo pg storico. (Sì. sì e ovviamente vogliamo sapere anche di Pico, prima che ce lo faccia notare lui gracchiando qualcosa ^_^) - Beh per Pico non dovreste chiedere a me ma a Giorgia/Arya dato che l'ha creato lei in una serie di gag della lista 6 in cui la sua ranger litigava col pennuto ammaestrato. Io l'ho solo riperscato. Elenthari è nata tanto tempo fa quando sentivo il bisogno di crearmi un personaggio un po' più femminile nella selva di guerriere fecciose, ranger e cavoli vari che gestivo in quel momento. Mi piaceva l'idea di una creatura apparentemente indifesa, dolce e materna ma che all'occorrenza sa tirare fuori gli artigli. Non so se Elenthari sia venuta fuori proprio così. È uno strano personaggio con cui a volte sono in contrasto. Diciamo la verità un po' la invidio: non so cosa darei per riuscire ad essere così femminile e fascinosa. È una strega vera e propria, non nel senso classico della befana con bubbone sul naso, ma segue l'altro stereotipo, quello della donna fascinosa, legata ai cicli della natura, che lavora con le erbe e compie strani riti, ammalia la gente... insomma un po' è una mia creatura e un po' l'ho arricchita pescando dall'immaginario comune. 12) Passiamo ad uno dei tuoi più recenti pg, parlaci di Shen. Oh, la mia piccola, adorata Shen. Non sembra, forse perché la gioco poco, ma io amo questo personaggio, credo che al momento sia il mio preferito in assoluto (fra i miei ovviamente). Sono partita da una delle classiche ossessioni milleriane: la ragazza ninja (ha più di qualcosa di Miho di Sin City per capirci), per poi trasformarla grazie all'influsso malefico di Rangor che l'ha parecchio influenzata, in qualcosa di più. Alla fine ho privilegiato il suo lato selvatico e animale. In quanto neko Shen è molto "gatto", non un gatto di casa, ma uno di quei gatti randagi, polverosi, perennemente arruffati e un po' selvatici che possono farti le fusa o artigliarti una mano con la stessa facilità e senza nessun criterio apparente. Alla fine credo che sia un personaggio un po' indecifrabile, mosso da ragioni misteriose (spesso anche per me). Shen è il puro istinto, ha le priorità di un animale e spesso è proprio questo a renderla saggia, molto più spesso invece dà spunto a dialoghi surreali con Rangor. 13) Di Bilqis, cosa vuoi e puoi dirci? Bilqis è uno dei miei personaggi 'leggeri' non nel senso che fa la prostituta, sì beh, anche in quel senso, ma non solo. Bilqis doveva sostituire Moneta in quel gruppo di folli capitanati da Xym. Era un po' che mi frullava nella testa di riprendere un drago così ho cominciato a ragionare cercando di privilegiare gli aspetti ridicoli in modo da non squilibrare troppo le forze del gruppo: è venuta così fuori una dragonessa che non ha alcun interesse per i tesori, ma preferisce mescolarsi con gli umanoidi, con una sorta di complesso verso la sua vera forma che non fa che nascondere per paura di spaventare gli altri. Non volendo però tarpare completamente la sua essenza le ho dato alcuni dettagli che potessero suggerire la sua vera natura: il fatto che mangia qualunque cosa per esempio, dando adito a battute sul sapore della carne umana, oppure la sua perenne allergia che la porta a starnutire fuoco... particolari che hanno poi fatto da spunto per una serie di gag. Quanto alla suscettibilità o alla malizia quelle sono venute fuori a furia di litigate con Xym e di portare avanti discorsi a doppio senso col povero Pavel che ormai è a perenne rischio di collasso nervoso. 14) E ora Diamanda. Riuscirà mai ad ammettere che alla fine nel piano materiale lei si diverte e ci sta bene? Oh no, questo Diamanda non lo ammetterà mai! Già ammettere il suo amore per Lantis è stata un'impresa, non chiediamo troppo a questa povera succube. Diamanda... è uno dei personaggi che mi somigliano di meno (almeno spero): sfacciata, snob, presuntuosa, strasicura di sé, permalosa, isterica, egocentrica, esibizionista... eppure riesce ad essermi simpatica. Probabilmente perché io mi limito a scriverla, se la incontrassi nella vita reale non la reggerei per più di dieci minuti temo, il che è un peccato perché mi fermerei alla facciata senza andare a fondo e conoscere il suo lato B. Con lei condivido un certo cinico senso dell'ironia, solo che io mi controllo e valuto cosa è il caso di dire, lei no: dice tutto ciò che le passa per la testa. In realtà alla fine, dietro la facciata da stronza di Diamanda, c'è una personalità molto complessa. Essenzialmente è una persona molto sola che ha paura dei suoi stessi sentimenti, ha preso tante di quelle batoste dalla vita che ora ha paura di fidarsi davvero di qualcuno, insomma non è precisamente l'oca giuliva che a volte sembra: ha tanti lati nascosti la ragazza, un po' sono venuti fuori ultimamente quando, dopo il tradimento di Lantis, ha avuto quella crisi che l'ha portata a rivelarsi discretamente più umana. Fra tutti i personaggi è quello che risente maggiormente del mio umore del momento: lo rispecchia perfettamente in ogni sua mail. 15) Qualcosina su Marja, la sicaria. Ecco Marja... che dire di Marja? Marja mi è venuta più o meno come doveva essere: micidiale, cinica, professionale e priva di sentimenti forti. Si era affezionata ad Elenhith, così come a Riechard, ad Alexjei e a Omnis, ma ciò non toglie che se fosse stata incaricata di far fuori uno di loro di certo non si sarebbe tirata indietro. Insomma, è il personaggio più 'cattivo' che io sia riuscita a fare, anche se non è 'cattiva' nel senso classico del termine. Per capirci non è che le piaccia uccidere, è il suo lavoro, semplicemente questo. 16) Cambiamo genere di personaggio e passiamo alla religiosissima Jawara. Eccetto che per il religiosissima, per certi versi Jawara è come vorrei essere io: tranquilla, pacata, misurata, saggia, il tutto senza perdere ironia e istinto. È una persona fondamentalmente libera. Mi piaceva l'idea di mettermi alla prova interpretando un personaggio religioso ma avevo paura di rifugiarmni dietro gli stereotipi di fronte al primo problema, e invece è nata Jawara che è sì una monaca, ma essenzialmente un essere razionale che mette il ragionamento e la logica prima ancora dei precetti della sua dea. Questo la porta spesso a reinterpretare i precetti della sua dea e della sua comunità. Religiosissima? Alla fine non ne sono certa. L'idea iniziale era quella, ora sta sempre più prendendo la piega di una persona educata con precetti religiosi ma che, a poco a poco, grazie all'esperienza nel mondo esterno, se ne distacca. Staremo a vedere. Certo è che Jawara è pericolosamente affascinata dal mondo fuori di Valle d'Ombra. 17) Clio, la dolce ragazzina con un padre decisamente _particolare_. C'è qualcuno che dice che Clio è il personaggio che più mi somiglia, io non so se è vero, ma certo è che alcuni dettagli la ragazzina li condivide con la sottoscritta. In particolar modo il talento per storpiare la verità a proprio comodo facendo passare una cosa per un'altra. Intendiamoci, non è che io vado in giro a proclamare giuramenti fasulli, è solo che quando cresci con tanti cugini più grandi, più forti e più veloci di te devi imparare a giocare l'unica carta che hai a disposizione: l'astuzia. Per questo non trovo particolarmente difficile dare voce al lato furbetto di Clio. Per il resto Clio mi piace molto perché è un'adolescente: non è un mistero che mi affascina la crescita di un personaggio e quella particolare età offre molte possibilità in tal senso. Clio conserva alcuni tratti infantili mentre inizia ad affacciarsi al mondo degli adulti, un personaggio in crescita per così dire. Ne è perfettamente conscia ed ovviamente usa la situazione a proprio vantaggio. L'idea che volevo trasmettere con questo personaggio era quella dell'innocenza della ragazzina che, senza accorgersene, riesce ad essere crudele come sono i bambini sanno essere e nel frattempo volevo coltivare anche il suo lato demoniaco. Per quest'ultima cosa un grosso grazie devo dirlo a Giova e Silen che mi hanno dato davvero una mano fornendomi mille spunti e occasioni per costringere Clio a venire a patti con la parte di sé stessa meno umana. Del resto non è che la cosa le dispiaccia poi tanto: le crea mille problemi, ma la fa sentire unica, speciale e potente. 18) Anche se l'hai giocata poco, per quel poco Rijll è riuscita a far impazzire (ma alla fine pure ad intenerire) il mio scontroso Elveres. Che ne pensi di lei? Beh, che ne penso? Rijll è stata abbandonata perché somigliava un po' troppo a Bilqis. Ciò che aveva di diverso era una sorta di frustrazione che le derivava dal fatto di sentirsi legata a un destino che non voleva. Non so, da una parte mi divertiva, dall'altra non mi ha realmente soddisfatta come personaggio. Credo che sia uno di quei personaggi da mettere nel congelatore in attesa del momento buono per tirarli fuori. 19) Idem con patate per Christabel, giocata poco ma comunque fin da subito ben caratterizzata. Due parole sulla mezza fata più richiesta in tutto il Sacro Umano Impero. Christabel è un personaggio decisamente diverso al mio solito chliché: è la classica ragazza normale. Media borghesia cittadina, lavoro rispettabile, abita con la famiglia, è la classica brava ragazza su cui nessuno avrebbe mai nulla da ridire, salvo il fatto che sua madre è appunto una fata e che lei ne ha ereditato i poteri. Questa cosa la terrorizza ma la lusinga allo stesso tempo. Insomma da una parte ha la sua vita normale e tranquilla, dall'altra si rende vagamente conto del proprio potenziale e si sente attirata verso l'ignoto e l'avventura. Mi è dispiaciuto molto doverla lasciare, ma spero di avere più tempo a novembre e di poterla riprendere (anche perché l'ambientazione del SUI mi stava intrigando parecchio). 20) Qualcosa su Cordelia e più in generale su tutto il Marchesato che hai deciso di gestire. Beh, Cordelia è Lady Jessica di Dune. Copiata spudoratamente dalla sottoscritta, così come Caladan è appunto il nome del pianeta d'origine della famiglia del suo compagno il duca Leto. Cordelia è una fine politica addestrata fin da bambina per coadiuvare il marito e all'occorrenza sostituirlo. La sua unica debolezza è il suo cuore di mamma: Corwin e Aliciana sono l'unica cosa che possa distoglierla dal suo rigido e disciplinato senso del dovere. Quando ho pensato a Caladan l'ho immaginato da subito sul mare, poi, dopo aver visto dove Carmelo l'aveva sistemato sulla mappa ho valutato l'estensione del feudo e deciso che doveva essere un feudo pacifico, la cui economia doveva basarsi sull'agricoltura e sulla pesca. Una specie di luogo idilliaco insomma, che come ogni paradiso terrestre che si rispetti ha i suoi grossi problemi ben nascosti ai non addetti ai lavori. 21) La coppia che scoppia Siri & Kemlo, che ci dici di loro? Quando ho pensato a Siri avevo in mente qualcosa di completamente diverso da ciò che poi è diventata: volevo mettere su un personaggio ispirato al Clint Eastwood della trilogia western di Sergio Leone. In pratica una persona silenziosa, che tende a farsi i fatti suoi ma che si costringe ad intervenire quando è necessario. Persino la pipa doveva essere in sostituzione dell'onnipresente sigaro. Alla fine è stato il lato scorbutico e feccioso a prevalere e Siri è venuta su così com'è. Non mi dispiace, anche se il sogno di un personaggio alla Clint Eastwood rimane sempre valido. Kemlo doveva essere la sua spalla: il personaggio ciarliero che accompagna quello silenzioso, un classico. Alla fine è stato spesso lui il protagonista delle mail della strana coppia, se non altro per via della sua allucinante logorrea che spoesso alcuni giocatori si divertivano a stimolare. La cosa drammatica è che non mi sono mai dovuta impegnare per scrivere le tirate assurde di Kemlo, mi bastava andare a ruota libera senza freni e scrivere qualunque cosa mi venisse in mente. Suppongo che dovrei preoccuparmi per questo. 20) Ithil, la guerriera che ha solcato le lande dell'Annun ai tempi della trama di Elendil. Beh, Ithil è in un certo senso la mamma di Siri: nata per smorzare un po' la seriosità di un gruppo. Cresciuta in una caserma dal padre, giunonica guerriera dedita al turpiloquio... sarebbe dovuta diventare l'amica del cuore di Akka e invece è stato l'educato e pacato elfo Ildur e conquistarla per primo. Come dire: gli opposti si attraggono. 21) E, ovviamente, non poteva mancare quella che mi è sempre rimasta più a cuore, dal momento che l'ho praticamente vista e fatta crescere (a causa ovviamente di tutte le porcherie che ha dovuto subire da un creatore di trame sadico quale sono io ^_^), ossia la 'drelfa' per eccellenza: Liriel. Liriel è invece stata lo stampo per Clio anche lei molto giovane e bisognosa di guida e protezione, anche lei con un ruolo più grande di quello che sia disposta a sopportare. Solo che Clio era in qualche modo preparata a ciò che stava facendo, aveva una grossa fiducia in se stessa. Liriel no. Liriel si è trovata per la prima volta in un mondo che non conosceva e ha scoperto che non le piaceva: prima la comunità degli elfi che lei ha trovato xenofobi e mentalmente chiusi e poi il regno di Larrelia dove ha scoperto degli amici, ma ha detestato tutte le regole, il fanatismo, l'ipocrisia e soprattutto la politica. Alla fine ha scelto di tornarsene nel bosco a viveve sola con i suoi spiriti. Una disadattata? Fondamentalmente sì, ma sinceramente non la biasimo. Ma spero che Rebaf, Havoch, Nanà, Tralin e Sbong vadano a trovarla ogni tanto. 22) Infine due righe sui tuoi png minori (parlo di Chya, Moneta, Bob, il recente Rekhyt e qualsiasi altro che ho dimenticato) Chya è una piccola peste, apparsa già in lista 7 nei tempi d'oro. Essenzialmente è una bimba pestifera e psicopatica con la tendenza a raccontare le storie più incredibili, fandonie e le favole storpiate della nonna (c'è stata una mail fantastica all'epoca della lista 7 in cui Chya raccontava una fiaba strampalata alla Alessandro Bergonzoni che ho adorato scrivere). Anche lei è stata collaudata prima nel d&d classico per poi essere importata nel kcfg. È uno dei pochi personaggi che mi sono riusciti esattamente come li avevo progettati. Moneta è matta anche lei, una giovane ufficiale che non è poi così legata alla carriera quanto al cameratismo. Nei momenti di libera uscita Moneta è indisciplinata, ubriacona, rissaiola... ama la compagnia, è fondamentalmente un personaggio davvero allegro. Credo sia stata una buona spalla soprattutto per Xym e Balos. Chissà che prima o poi non ricompaia, mi ha divertito davvero molto gestirla. Bob... eh, nella trama del labirinto di Slatisbartsaf mi occorreva un qualcuno che facesse da guida ai personaggi nel labirinto, e che li aiutasse a superare alcuni passaggi difficili, per cui avevo già deciso che uno degli oggetti scelti avrebbe avuto il dono della parola. Bob si è poi arricchito di dettagli (e di un nome) dopo che ho finito di leggere Storm Front di Jim Butcher, romanzo in cui c'è un personaggio cui mi sono liberamente ispirata. Del resto è stato Giova a consiglarmi il romanzo, ergo è giusto che sia il suo Balos (e forse in futuro Inidil) a beccarsi le conseguenze più nefaste. Anche Rekhyt ha origini letterarie: è interamente copiato (con qualche accorgimento per le regole del kcfg) dal demone Bartimeus della omonima trilogia di Jonathan Stroud. Consideratelo un omaggio anche questo. 23) Dopo questa maratona di personalità e storie differenti, una domanda per rilassarci un po': usciresti mai a cena con un personaggio maschile del presente, passato o futuro di Anthuar? Sono accettate risposte multiple se ben motivate ^_- Bene, quanti ne posso scegliere? Ok, scherzi a parte: - Kigath! (che cosa vi aspettavate da una che da bambina stravedeva per Bud Spencer?). Decisamente Kigath, ho un debole per quel personaggio, da sempre. Solo che data la sua natura ci sarebbero non pochi problemi, a partire dalla cena. Cioè, ok, non lo porto al ristorante cinese, ma tanto lui non mangerebbe comunque, e un eventuale dopocena romantico con il buon Kig sarebbe, per ovvie ragioni, da escludere. Mi sa che dovremmo accontentarci di una passeggiata con annessa lunga chiacchierata. Considerando tutto ciò che ha da raccontare mi andrebbe bene lo stesso, dopotutto ^__^ - Anche una cena con Naléth non mi dispiacerebbe: ha il suo fascino da maledetto. Il brigante con il senso di giustizia che difende i deboli miete cuori dall'epoca di Robin Hood per non parlare di Zorro, Capitan Harlock... e chi sono io per essere immune? E poi diciamocelo: è dai tempi della lista 6 che Naléth in un modo o nell'altro si comporta da cavaliere con i miei personaggi, è chiaro che ne sono lusingata. - E poi Jester, la mia passione segreta. Hai idea di cosa potrebbe diventare una cena con Jester che se fa cadere la forchetta la sostituisce trasformando una mano in posata? Oppure che discorre in rime improbabili? Da morire dal ridere. - E infine un nome a sorpresa: Aladar. Sarà il fascino del misterioso ma quel personaggio mi intriga parecchio da quando è arrivato in scena. - E sono tentata anche da Thalan, ma devo leggerlo un altro po' prima di decidere. Ma se invece della cena si trattasse di una di quelle uscite con molti amici in cui ci si piazza da qualche parte (possibilmente in un bosco) con i boccioni di vino di pessima qualità al solo scopo di ubriacarsi fino allo sfinimento mi porterei dietro Xym e Akka. Sarebbe uno spasso. 24) E con quale personaggio femminile non tuo andresti invece a fare shopping? Anche qui accettate risposte multiple! Bene perché multiple saranno le risposte: Sabriel e Aliphia. Qualcosa mi dice che io e queste due signore abbiamo gli stessi gusti pratici e sobri nel vestire. E poi mi impedirebbero di comprare stupidate che finiscono irrimediabilmente a prender polvere sulle mensole della mia libreria. Sì, sarebbero perfette. Poi dipende. Insomma se lo shopping è finalizzato a trovare l'abbigliamento giusto per uscire con un uomo che mi piace, beh, allora mi affiderei ai consigli di Valentina. Mentre Saleria ed Elorié... beh, mi piacerebbe portarmele dietro ma quello non sarebbe shopping, sarebbe circo: le porterei in un centro commerciale e me ne starei buona buona a guardarle, magari sgranocchiando pop corn e organizzando scommesse. 25) Ripercorrendo gli anni del KCFG, c'è mai stato qualcosa che ti ha fatto arrabbiare? Un giocatore insopportabile, un guardiano sin troppo zelante o qualsiasi altra cosa che ti abbia fatto uscire dai gangheri? -Tante cose! Non so se si vede o meno, ma quando sono di luna storta mi arrabbio per qualsiasi cosa. Poi passano due o tre minuti, faccio un bel respiro e rileggo la/e mail incriminata/e e mi rendo conto che la gran parte delle volte sono solo io ad aver preso male ciò che c'è scritto. È la fregatura della comunicazione tramite mail: non si leggono i toni di voce ^__^ 26) Oltre a ottima narratrice ti sei anche rivelata ottima disegnatrice. Conservo gelosamente tutta la collezione completa dei disegni fatti per la trama della Profezia di Larrelia! Un bilancio della tua attività di disegnatrice di personaggi tuoi ed altrui. ^___^ prima di tutto lusingata (un po' per tutto quello che hai detto). Un bilancio della mia attività di disegnatrice? Difficile. Sicuramente mi ha influenzato molto nel gioco dato che molte delle idee per i miei personaggi sono partite da schizzi o disegni fatti a caso. Per ora comunque i miei preferiti sono il ritratto di Elenthari nel suo studio (in cui finalmente riesco a dare un'idea dell'elfa), quello di Lumyen e il ritratto di Maeve per il megadisegno collettivo della trama di Faerie. Purtroppo quest'ultimo non è online dato che Maeve non ha la bio cui affiancarlo. Negli altri ho inevitabilmente cominciato a trovare difetti poco dopo averli messi online. Ma alla fine, i disegni sono tutti un po' come dei figli, sono legata ad ognuno di loro. 27) Ora una domanda un po' stramba: dopo aver fatto una disamina, qualche domanda più in su, dei tuoi personaggi, voglio che ripensi a tutti con una rapida carrellata mentale e ci dici quale fra loro ci vedresti bene adattato al mondo odierno. Insomma chi trasporteresti sulla Terra? Ovviamente vogliamo sapere anche come lo vedresti, ossia chi sarebbe, cosa farebbe, dove vivrebbe, ecc ecc... Oh, Diamanda se la caverebbe benissimo: sarebbe una di quelle tipe bellissime, richissime e famosissime, quelle che tutti hanno sentito nominare ma nessuno sa bene che cosa facciano nella vita o perché sono famose. Quindi avrebbe una casa al massimo dell'ostentazione, una di quelle ville hollywoodiane con la piscina gigantesca a forma di cuore e l'arredamento improponibile progettato da qualche designer alla moda. 28) Se esiste l'ambientazione del 1500 lo dobbiamo anche a te che, d'altronde, sei anche citata nei ringraziamenti. Che apporto hai dato alla fase di creazione dell'apocalittica Anthuar del futuro? In realtà ho contribuito davvero poco, più che altro il mio merito è stato quello di rilanciare l'idea quando sembrava caduta nel dimenticatoio. Per il resto ho riflettuto con gli altri su alcuni dettagli in una serie di mega discussioni collettive e dato un mio piccolo contributo, ma il grosso del lavoro l'hanno fatto Giova e Carmelo. 29) Circa i tuoi p(n)g del 1500 cosa ci puoi brevemente dire? Su Clio ci sarebbe molto da dire. Mi piaceva molto l'idea di aver la possibilità di mostrare cone sarebbe potuta diventare la piccola dolce Clio in un futuro alternativo anche perché se per un'adolescente è difficile fare i conti con il proprio retaggio demoniaco, ancora di più dovrebbe esserlo per un'adulta che si trova di colpo a scoprire cosa è veramente e cosa ciò comporta. Clio è un personaggio tormentato, cupo, affamato di qualcosa ma non sa neppure lei di cosa. Cerca continuamente contatto con gli altri, ma allo stesso tempo fa del suo meglio per costruirsi intorno una barriera. Qualche volta qualche lato della piccola Clio traspare: la facilità a fare amicizia... ho anche fatto in modo di lasciarle alcuni vizi e abitudini del personaggio originale. Ovviamente con la sua crescita anche il rapporto con Caleb si è inevitabilmente complicato. Lei è innamorata, quasi ossessionata dal cavaliere decaduto, e si sente respinta da lui quasi continuasse a considerarla la bambina che era e si rifiutasse di accettare che ora lei è una donna. La povera Clio ha inoltre tutti i miei difetti amplificati all'ennesima potenza: è testarda, odia le responsabilità ma non può fare a meno di farsene carico e tende a tenersi per sé ogni suo problema. In sintesi è un personaggio molto solo. È come se fosse intrappolatra in una rete invisibile, se ne rendesse conto e cercasse di liberarsi aggrovigliandosi sempre di più. È terrorizzata da ciò che è e cerca di soffocare la propria parte demoniaca con loso risultato di farla esplodere in momenti di blackout in cui sfoga tutta la sua ferocia senza neppure rendersene conto, salvo poi riprendersi ed essere ancora più schifata da se stessa. Non so proprio come andrà a finire per la povera Clio, io spero con tutto il cuore nel più classico dei lieti fini, ma non posso giurarci: ci sono davvero troppe forze in gioco. Quanto a Lumyen... beh, questo è facile: Lumyen c'est moi. Non me ne ero neppure accorta, ma pescando un po' da Idril e un po' da Jon ho scelto ciò che io ho in comune con questi due personaggi finendo per creare la mia copia. Quasi tutto ciò che Lumyen dice o fa è ciò che avrei detto o fatto io al suo posto. 30) E infine l'ultima classica domanda: un bilancio del KCFG. Alla fine ti sei pentita di aver cliccato su 'invio' e di aver mandato quella fatidica mail a Carmelo in cui ti iscrivevi? Ovviamente no, non lo sono. ^__^ ------------- Lista 1 - Invervista a Carnival (PG di Silen) A cura di Lorenzo/Duerf Il luogo dove Carnival era stata convocata sembrava tutto tranne che quello adatto per un'intervista. Sembrava una sorta di biblioteca cupa e scura dove, a fatica, si intravedevano gli alti scaffali ricolmi di libri. Ad un tratto una soffusa luce si fece avanti timorosamente nell'oscurità, gli scaffali terminarono e un tavolo apparì. Seduto di spalle stava un ometto. "Arrivo subito, perdonatemi.." Quando si voltò si rivelò per essere un uomo dall'aspetto talmente comune e fragile che pareva strano aver chiamato quell'aliar squilibrata al suo cospetto. Tutto questo, ovviamente, dimenticando della natura divina di quel particolare intervistatore di avventurieri. Dal canto suo Carnival era entrata nella stanza indirizzando uno sguardo privo di curiosità allo strano ambiente dove si trovava né aveva mostrato particolare interesse allo sproloquio con cui l'ometto l'aveva accolta. "Le ricordo, signorina Carnival, che ogni nostra frase sarà registrata dai nostri scrivani e indelebilmente impressa nella memoria dei nostri migliori psionici. Il tutto andrà in onda domani verso l'ora di pranzo, alla trasmissione "Una vita al massimo" sulle frequenze di Radio Sette Regni condotta dal nostro mitico deejay Myx. L'ometto fece uno schiocco con le dita e improvvisamente apparvero ai suoi lati un uomo con carta e penna e un altro che con due dita puntate alle tempie sembrava in procinto di concentrarsi. "Cominciamo subito da una domanda scottante, la vostra trasformazione. Dalle informazioni che ho mi dicono una volta non eravate una pazza squilibrata assetata di sangue, cos'ha da dire in sua discolpa?" La vampira si voltò di scatto alla domanda sulle sue origini e un'espressione tormentata apparve sul suo volto pallido. "Non sono sempre stata così" disse Carnival sfiorando con una mano i capelli scarmigliati e rimanendo in silenzio per lungo tempo "Ero bella. Come Bilqis. Tutti mi volevano bene. Perduto, perduto per sempre. Nessuno mi vuole bene ora, nessuno vuole bene a Carnival. In una sola notte, tutto è cambiato... tutto..." Infine l'aliar si interruppe e portò una mano alla tempia e mormorò "Ricordare... fa male..." "Passando al presente, signorina Carnival, abbiamo un tipico nano, una dragonessa bambinesca, uno sciamano sciroccato, un burbero bastone parlante, un candido mago inesperto, uno psicopatico maestro d'ascia, un mago di cui voi probabilmente non conoscete il reale potere, un'edalie e una donna di Sphectlam, insomma non gente che un uomo per bene può dire di incontrare per strada ogni giorno. Cosa vi ha portato a seguirli? È stato solo per il sangue di quella candida edalie o c'è qualcosa sotto? Le ricordo la massima sincerità, qua nelle sfere alte non sopportiamo certi giochetti al ribasso!" La vampira fissò i suoi occhi folli in quelli dell'ometto "Sei antipatico quasi quanto lo sciamano" commentò spassionatamente "Quando li ho incontrati avevo sete, l'Edalie era gustosa, ho gustato il suo sangue volevo finire quello che ho iniziato." l'Aliar fece una pausa riflettendo poi proseguì "Ora non ha più importanza... Ora io seguo soltanto Bilqis. Il suo sangue scorre nelle mie vene, lei mi ha fatto il Dono di Sangue, si è presa cura di me ed ora io mi prenderò cura di lei." "Ho notato che è nella sua indole burlarsi di ogni cosa le possa capitare a tiro, specialmente se si tratta dei suoi compagni di viaggio dai quali, intendiamoci bene, non avete ricevuto grandi gratificazioni. Quel suo sorriso storto, è causa di una paresi facciale o vi divertite seriamente nel burlarvi di una compagnia che, ad onor del vero, farebbe specie anche senza le vostre battute?" La vampira inclinò la testa da un lato ed esibì il sorriso in questione "C'è chi si diverte annotando insulse risposte a domande prive di importanza" osservò. "Passiamo a qualcosa di personale, un po' di gossip non fa mai male. Cosa ci può dire di quella sua scatolina dei ricordi? In fondo lei non è così cattiva come vuole far credere? In quella sua anima da succhiatrice di sangue dannata è rimasto un barlume di umanità (o meglio sarebbe dire, di ailarità?). Carnival prese una manciata di oggetti dalla sacca e li lasciò scivolare tra le dita finchè non gliene rimase in mano uno soltanto, una piccola collana con appeso un ciondolo. L'ailar lo osservò da vicino facendolo dondolare davanti ai suoi occhi grigi, fissandolo come ipnotizzata. "Piccoli oggetti, così piccoli, così fragili. Piccole persone, così piccole, così fragili. Le cose preziose sono fragili e una volta perdute è come se non fossero mai esistite se nessuno si ricordasse di loro. _Io ricordo._" "E ora una domanda che potrebbe farvi inimicare per sempre, come se poi non lo fosse già abbastanza, i vostri compagni: escludendo Bilqis, di cui ci occuperemo più avanti, il vostro preferito e quello a cui molto volentieri stillereste anche l'ultima goccia di sangue. Carnival sorrise di nuovo, un sorrriso che però aveva qualcosa di sgradevole, come se la vampira stesse assaporando qualcosa che intendeva fare nel prossimo futuro, mentre le mani artigliate si contrassero in maniera sinistra. "Piccola stupida ragazza, piccolo stupido sciamano. Il loro sangue sazierà la mia sete. A tempo debito." Poi la vampira sembrò concentrarsi sulla seconda parte della domanda, quella che si rivolgeva al compagno preferito "Il nano è divertente" disse poi in tono pensoso. "Come promesso, questa vostra _bloodsister_, cosa vi lega? Negli ambienti del gossip di Anthuar si vocifera addiritura che ci sia qualcosa di più di una semplice sorellanza di sangue. Cos'ha da dire in sua discolpa?" "Discolpa?" disse l'aliar accigliandosi "Non devo discolparmi di nulla. Soprattutto di fronte a te ometto. Lei mi ha donato l'essenza della sua vita, lei è gentile con me. Nessuno di loro sa, nessuno di loro capisce. Lei però ci prova. Io mi prenderò cura di lei" ribadì Carnival. "Un'ultima retorica domanda: non crede che per farsi benvolere non dovrebbe cominciare un rapporto inter-personale attaccando il proprio interlocutore nel bel mezzo di uno sperduto monte ad est di una popolosa città mercantile?" "Quella volta non ero in cerca di un interlocutore ma di una buona cena" rispose la vampira con tono divertito. "Ah! Se vuole salutare qualcuno a casa, lo faccia ora o mai più. Grazie." disse quindi come se quell'ultima parte fosse sempre stata quella che gli pesava più. Carnival prese un'aria malinconica a quelle parole "Sei forse particolarmente stupido? Li ho perduti. Tutti loro. Perduti. Per sempre." disse stancamente l'aliar. Un altro schiocco di dita e le due figure ai lati dell'intervistatore scomparvero, un altro ancora e tutto l'ambiente scomparve ad eccezione della scrivania dell'ometto. "Molto bene, signorina... abbiamo finito, ovviamente considero la liberatoria per la messa in onda già firmata.. ora potete andare.." concluse quindi l'ometto sghignazzando allegramente mentre sia la scrivania che l'ometto scomparivano con il secondo schiocco lasciando nel bel mezzo del nulla l'ailar a rimuginare su quello strano accadimento. Carnival sbuffò sonoramente a quelle ultime parole. "Finalmente" commentò. -=-=-=-=-=-=- MAI DIRE KCFG -=-=-=-=-=-=- Tempo di sondaggi! Ebbene sì, è un po' che non facciamo un sondaggio semiserio, e dunque eccomi qui a porvi una domanda, che in realtà sono due. Chi è, a vostro parere, il personaggio meglio vestito/presentabile e, per contro, quello peggio vestito/più impresentabile di Anthuar? Avete a disposizione per ogni categoria ben due risposte, ovvero potete indicarmi per ognuna un personaggio maschile ed uno femminile, spaziando come volete tra PG e PnG e motivando il più possibile la vostra risposta. Mandate le risposte a kccmt@kcfg.it e il mese prossimo vedremo cosa ne viene fuori... -=-=-=-=-=-=- Miti e Leggende di Anthuar -=-=-=-=-=-=- La Disfida delle Chiese La firma del Trattato delle Tre Stirpi precedette di poco la definitiva sconfitta degli Oscuri e la liberazione del mondo dal loro giogo. Questi eventi diedero inizio ad una nuova situazione politica, riportando da un lato la pace in territori che da sempre erano stati segnati da ogni genere di conflitto, dapprima intestino e successivamente con l’esterno, e dall’altro restituendo la libertà ad un vasto territorio che l’aveva perduta da tempo sotto il dominio della potente setta di negromanti. I primi a comprendere l’importanza di questo nuovo status quo, furono i principali ordini religiosi. Già da tempo, fin da quando la magia primordiale era stata bandita, i seguaci degli dei, ora più distanti e meno coinvolti nelle faccende dei mortali di quanto fossero stati in precedenza, avevano iniziato a darsi una nuova organizzazione, fondando delle vere e proprie chiese, sebbene ognuna di esse rispondesse a criteri propri e non universali. Le chiese delle divinità legali erano caratterizzate da una precisa e puntuale organizzazione e da una struttura gerarchica ben precisa, di tipo piramidale. Alla sommità di ogni ordine vi erano i sommi sacerdoti, il più importante dei quali era detto Sommo Pontefice e veniva eletto a vita dal concilio dei sommi sacerdoti. Il Sommo Pontefice di Luxiana, primo fra tutti, era a capo dell’intera chiesa, ed a lui tutti dovevano rispetto ed obbedienza. Sotto di lui vi erano gli altri sommi pontefici, i sommi sacerdoti, ed infine una lunga scala discendente di vescovi, sacerdoti, iniziati e novizi, affiancati da priori e monaci. La gerarchia degli ordini era simile in gran parte alla gerarchia divina. Così come la chiesa di Luxiana era superiore alle altre, così quelle dei primogeniti erano inferiori solo ad essa, quella di Tirgh era immediatamente inferiore a queste e rappresentava la forza della chiesa legale in senso quasi fisico, e quelle degli dei minori erano inferiori a tutte le altre. Le chiese delle divinità caotiche erano invece ben lontane da una simile organizzazione, che sarebbe stata contraria alla loro stessa natura. In esse vi erano i novizi, sacerdoti non ancora ordinati che stavano ancora apprendendo i precetti della divinità che desideravano servire, i sacerdoti veri e propri ed i sommi sacerdoti, una carica che qualunque sacerdote poteva raggiungere semplicemente dando prova del proprio potere, cosa che in genere avveniva con l’eliminazione fisica del sommo sacerdote precedente. Ogni sommo sacerdote presiedeva ad un singolo tempio o ad una piccola regione, non vi era alcun concilio dei sommi sacerdoti e nessuno che fosse più importante tra essi, sebbene ognuno di loro si ritenesse automaticamente tale. Rispetto ed obbedienza erano dovuti ai sommi sacerdoti di Tetranor, ma essi stessi a malapena si conoscevano gli uni con gli altri, e se mai si incontravano era più spesso per tentare di sopprimersi a vicenda che non per discutere dell’andamento della chiesa del caos. Ancora diversa era la struttura delle chiese legate alle divinità neutrali, nelle quali anzianità e saggezza erano i criteri più importanti per determinare il rango di un sacerdote. I Sommi Sacerdoti, o Sacerdoti Anziani, erano coloro che più a lungo e più onoratamente avevano servito la chiesa e la divinità, ed il loro compito principale era quello di aiutare gli altri a raggiungere il loro stesso livello di saggezza, senza con questo arrogarsi una maggiore importanza. Ad essi era tributato rispetto in base ai loro meriti e non al loro rango. Nessuna delle chiese neutrali si riteneva superiore alle altre, piuttosto esse si vedevano come singole componenti di un insieme organico, ognuna destinata a portare avanti uno specifico compito ed essere parte di un grande disegno. I sacerdoti anziani si riunivano e collaboravano tra loro perché questo disegno venisse portato avanti con la massima costanza e nel migliore dei modi possibili, ed operavano per quanto possibile come un gruppo, senza che alcuno di essi fosse in una posizione privilegiata rispetto agli altri. Gli ordini monastici erano di supporto ai ranghi sacerdotali e davano il loro aiuto dove era necessario. La coesistenza delle tre forme di chiesa era sempre stata difficile. Non vi erano mai stati scontri veri e propri tra di esse, ma ciò era dovuto principalmente al modo in cui le varie popolazioni tendevano a riunirsi in base ai loro culti. Molti insediamenti erano addirittura sorti attorno ai templi di alcune divinità, ed erano perciò costituiti quasi integralmente dai fedeli di queste ultime, altri si erano lentamente uniformati ad un determinato culto, costringendo i rappresentanti di altre religioni ad allontanarsi, non perché scacciati ma perché abbandonati ed incapaci di ottenere proseliti in quel luogo, che dunque diveniva inutile ai loro fini. Nessuna chiesa poteva avere alcuna utilità nel costringere i fedeli ad adorare la divinità a cui apparteneva, perciò sarebbe stato inutile, oltre che dannoso, usare la forza contro le altre chiese per allontanarle da popoli che comunque avevano già deciso da quale parte stare. Così, nella maggioranza degli insediamenti civilizzati, esistevano in genere uno o più templi dedicati ad una ben precisa divinità, spesso affiancati da alcuni templi sparsi di divinità diverse ma dello stesso orientamento. Talvolta templi di divinità neutrali coesistevano con quelli di altre divinità, condividendo più o meno equamente i fedeli di una città o un villaggio. Al contrario, la convivenza di culti legali e caotici nello stesso luogo era pressoché inesistente, salvo i casi di piccole sacche di culti caotici che operavano di nascosto in aree di fede prevalentemente legale, o viceversa. Ma la nuova situazione aveva creato immense aree vergini. I territori un tempo dominati dagli Oscuri erano pressoché privi di qualunque forma di culto, con ben poche eccezioni, e le terre ora riunite di umani, elfi e nani, nonché dei popoli che a loro si erano riuniti nella guerra e nella successiva pace, stavano ora sperimentando la convivenza di genti diverse i cui culti erano diversi e ben poco amalgamati, e dove l’azione dei sacerdoti avrebbe potuto rivelarsi determinante. Fu così che tra i vari ordini iniziò una sorta di gara per la supremazia. Non soltanto legali e caotici tentarono di essere i primi ad insediarsi nei nuovi territori, con lo scopo di radunare o convertire il maggior numero possibile di fedeli e, di conseguenza, togliere ai loro avversari la possibilità di fare altrettanto, ma perfino nell’ambito delle chiese di simile natura si vennero a formare delle rivalità non dissimili. Molti legali, così come molti caotici, volevano superare i loro confratelli di fede differente, nella speranza di poter fare acquisire alla loro chiesa una maggiore importanza gerarchica o, nel caso dei caotici, un maggiore potere. I neutrali, come era loro costume, non presero parte a questa competizione, limitandosi a tentare di agevolare un’equa distribuzione dei culti nelle terre che ne erano prive, perché nessuna delle parti potesse prevalere, e proponendosi come alternativa per chi non desiderava schierarsi da nessuno dei due lati. Questa sfida non giunse mai a diventare uno scontro fisico tra le chiese, tutte ben consce del fatto che una simile eventualità non avrebbe portato beneficio a nessuno, ma in alcune zone, ed in particolare in quelle che erano state liberate dagli Oscuri, raggiunse delle vette quasi paradossali, con chiese che si contendevano i fedeli quasi come dei mercanti avrebbero potuto cercare di attrarre i clienti a spese della concorrenza. Alcuni sommi sacerdoti finirono per perdere di vista il loro vero obiettivo, concentrandosi solo sull’acquisizione dei fedeli, e questo finì per portare al risultato opposto, spingendo numerosi individui ad allontanarsi dalla religione o a rivolgersi altrove in cerca di risposte.