Komics Club Fantasy Game Newsletter -=-=-=-=-=-=- GENNAIO 2007 -=-=-=-=-=-=- INTRO Celebriamo un anno della nuova incarnazione della nostra newsletter, proprio in corrispondenza della nascita ufficiale della nuova ambientazione del 1500, che presto inizierà ad essere attivamente giocata (e se per un qualunque caso non sapete di che cosa io stia parlando, andate a vedere voi stessi: http://www.kcfg.it/1500/ In realtà non stiamo a perderci in festeggiamenti, quello che state per leggere è un numero classico della NL, con tanto di mail del mese (per la quale per questo mese ho accettato una "raccomandazione", unico motivo per cui trovate una mail mia, dato che solitamente le scarto a priori), personals ed un po' di extra. Tra le varie cose, scoprirete infine nei Miti perché nella Quarta Era non vi fossero gli angeli, e cosa ne fosse stato della Magia Primordiale che ora scorre di nuovo libera e leggerete una nuova razione di vecchie "papere" estratte dagli archivi nel Mai dire KCFG -=-=-=-=-=-=- Aggiornamenti Sito -=-=-=-=-=-=- - Creata la nuova Ambientazione del 1500 http://www.kcfg.it/1500/ -=-=-=-=-=-=- MAIL DEL MESE -=-=-=-=-=-=- 318 CMT/(PERCOL) 141206/01 - Dekan: palazzo reale Quando Percol fu fuori dal palazzo reale, una voce familiare gli risuonò nella mente. **Vostra contità!** Senza soffermarsi a rimarcare, per la centesima volta, che il titolo usato - uno dei tanti - oltre ad essere sbagliato non esisteva e non faceva neppure parte di alcun linguaggio a lui noto, neanche con altri significati, il Marchese di Peridan rispose allo stesso modo. **Era ora! Dove ti eri cacciato?** *Ma, vostra contezza! Non potevo contattarvi finché eravate nel palazzo, gli incantesimi...** **di protezione, sì, lo so, dimmi qualcosa di nuovo.** **La gatta ha partorito tre micini, uno grigio...** **E a chi diavolo vuoi che importi della tua stupida gatta???!!!** **Ma, vostra contaggine...! Mi avete chiesto voi...** **Non intendevo quello!** **...** Percol sospirò, sventuratamente non aveva modo di farlo mentalmente, perciò la cosa non si trasmise all'altro capo della conversazione. **Allora, vostra contabilità, siete diventato re?** Percol inorridì per un attimo al pensiero di quali nuovi ignobili titoli avrebbero potuto essere coniati per lui se gli avesse risposto di sì. Tutto sommato, però, avrebbe preferito poterlo fare. **No** **Davvero? Non capisco come...** **Su questo non avevo dubbi. Stammi a sentire, eravamo solamente in due a poter salire al trono, io e il Duca Orridan del Cessel...** **Vuole dire Onimar del Castle vostra contitudine.** *Ah! Questo lo sa cos'è e come si chiama, complimenti!* **Ero ironico, idiota. Comunque, eravamo solo io e lui...** **E chi hanno scelto, vostra contità?** Percol sospirò nuovamente. Se non altro, sembrava che avesse esaurito i titoli assurdi visto che questo gli sembrava di averglielo già sentito usare prima. **Me.** **Ah... ma pensavo mi avesse detto che non era diventato re...** **Appunto, cretino! Hanno scelto il duca! Però se gli succedesse qualcosa...** **Oh poverino, speriamo di no, che gli dei lo assistano.** **MA SEI COMPLETAMENTE RIMBAMBITO??? Noi VOGLIAMO che gli succeda qualcosa!!!" **... sì...?** **Certamente, BEOTA!** **Ma, vostra contizia...!** Ecco, speranza delusa, questo era nuovo. **Se gli succede qualcosa secondo te chi salirà al trono?** **Suo figlio?** **Se gli succede qualcosa PRIMA di essere stato incoronato!!!** **...** **IO! IO, IMBECILLE! IO!** **Non fate così vostra conturbia...** *Conturbia????* **... non siete imbecille.** *!!!* **NO CHE NON SONO IMBECILLE! TU SEI IMBECILLE, IMBECILLE!!! Adesso stammi bene a sentire, devi andare alla gilda dell'ombra...** **Ma... vostra contizia... quelli della gilda dell'ombra sono assassini!** **È ESATTAMENTRE PER QUELLO CHE CI DEVI ANDARE CEREBROLESO!!!** **AH! Ho capito!!!** **Bravo, era ora!** **Voi volete... volete che io... volete che vada... No, non ho capito... che ci devo andare a fare alla gilda?** *!!!* **DEVI ASSOLDARE UN ASSASSINO PERCHÈ FACCIA LA PELLE AL CONTE DEL CASTLE, E SUBITO! LO AMMAZZI, CAPITO???** aggiunse la precisazione finale per evitare di ricevere qualche assurdo commento sul fatto che il duca ce l'avesse già, una pelle, ma non fu sufficiente **Ma vostra contudine, non credo di essere in grado di ammazzare un assassino.** **SCEMO! CRETINO! IDIOTA! IMBECILLE! E più imbecille ancora io che ti tengo a servizio.** *E se non fossi il telepate più potente della marca te l'avrei già staccata quella testa vuota!* **Ora. Tu. Ascolti. Quello. Che. Ti. Devo. Dire, Senza. Interrompermi. E. Poi. Fai. Esattamente. Quello. Che. Ti. Avrò. Detto. Di. Fare. Capito?** **Certo, vostra contundenza.** Percol sospirò per la terza volta. **Bene. Allora ascolta...** -=-=-=-=-=-=- Anthuar Personals -=-=-=-=-=-=- Vi siete mai chiesti come fanno gli abitanti di Anthuar a cercare lavoro? Come trovano acquirenti per eventuali compravendite? Semplice: scrivono un annuncio Cercasi nuovo marchese per Isbourg fedele e titolato per gli interessati rivolgersi al capitano François Informatori Corwin volete sapere che cosa accade nelle stanze del vecchio marchese di Caladan? morite dalla voglia di scoprire che ordini prota con sé il messaggero venuto da Dekan? Informazioni Corwin agisce in ogni angolo di Castel Caladan La Shen & Rangor scambi culturali organizza un tour gastronomico fra le pietanze di Sphectlam e la classica cucina minotaurica. Sono previsti corsi di uso delle bacchette a cura di Shen e seminari di galateo minotaurico a cura di Rangor AAA Gigantessa Rana cerca compagno umanoide forte, giovane e di bell'aspetto per condividere splendida caverna con vista su stagno astenersi persone affette da reumatismi Vuoi seminare zizzania in un gruppo di viaggiatori? non sai come neutralizzare quel pericoloso drago degli abissi? vuoi recuperare il bracciale trafugato da una piramide maledetta? Uphir provocatore utilizzando i suoi potenti mezzi di persuasione Uphir riuscirà a ingannare gli avventurieri e a scatenarli uno contro l'altro. Uphir agisce in tutto il deserto del Dur e non risponde di eventuali accuse di cinrconvenzione di incapaci Un famiglio è un amico e un consigliere Un famiglio aiuta e tiene compagnia chi mangia un famiglio è una bestia! Pubblicità progresso a cura del ministero della magia e della società di protezione dei famigli I famigli vi amano, non mangiateli! Cercasi babysitter che si occupi di neonata così che suo padre possa avere il tempo di fare le sue ricerche rivolgersi a Tibo Youka maestro di magia nera Balza del drago Finnell Sei stato trasformato in cavallo e vuoi tornare ad essere un normale centauro? Nyx filtri per tutte le occasioni e tornerai quello di un tempo AAA negromante cerca aiutanti per piccolo affare altamente remunerativo e poco pericoloso. Garantito nessuno spargimento di sangue. Per gli interessati rivolgersi a Balos Ravenwing c/o taverna La Viverna e La Pernice Dekan La casa di Madame de l'Amour cerca muratori, carpentieri e operai vari per riparazione di un'ala del palazzo bruciata in un incendio. -=-=-=-=-=-=- L'Angolo del Bardo -=-=-=-=-=-=- *I Bardi sono soliti viaggiare di regno in regno portando storie e notizie raccolte qua e là. A volte informazioni utili, altre volte semplici storie, talvolta vere, talvolta false. Questo particolare bardo telematico vi porta le voci che arrivano dalle terre più distanti, ovvero quelle delle altre liste...* § Onimar del Castle, già conte di Tyr, è stato eletto al trono di Milor, e verrà presto incoronato re. ... se sopravvive. § Pare che una carrozza trainata da orsi bianchi sia stata avvistata in quel di Finnell. § I Mastini di Pitbull stanno marciando attraverso Caladan, probabilmente diretti alla capitale. I testimoni parlano di un'avanzata pacifica, ma si è mai visto un esercito che marcia con intenzioni pacifiche? § Un antica piramide nel deserto del Dur è stata letteralmente scoperchiata ed ha subito numerosi altri danni strutturali. le autorità locali danno la colpa ai "soliti vandali" che "non rispettano il valore dei reperti storici". -=-=-=-=-=-=- Non solo KCFG -=-=-=-=-=-=- by Giova Trilogia delle Cronache di Corus Autore: L.E. Modesitt Jr Editore: US/Canada - Del Rei, Italia - Armenia Volumi: I) Legacies - (Il Talento di Alucius) II) Darkness - (Tenebre) III) Scepters - (Scettri) Ancora una volta sono qui a parlarvi di un autore semi-sconosciuto, anzi no, dai, diciamolo, sconosciuto al pubblico nostrano fatta eccezione per una ristretta cerchia di cultori del genere e addetti ai lavori. Modesitt Jr è comunque autore di un numero ragguardevole di opere fantasy/Sci-Fantasy, soprattutto noto al pubblico anglosassone per i cicli di Spellsong e di Recluce. In Corus, l'autore ci presenta un setting molto low-magic ma con una novità che potrebbe far storcere il naso ai cultori del fantasy tolkeniano ortodosso: non solo ci sono armi da fuoco, ma sono armi addirittura evolute, nel senso che i fucili assomigliano a dei winchester e le pistole a dei revolver. Preciso questo dettaglio che nel complesso di una trilogia potrebbe sembrare abbastanza marginale, perchè, in realtà, non è che un esempio di come l'autore, appare abbastanza evidente al lettore fantasy scafato, giochi fin da subito con gli stereotipi del genere, mescolandoli, invertendoli o adottandoli in maniera imprevedibile. Nel fantasy non ci sono quasi mai armi da fuoco perchè una spada magica è una figata, una pistola magica invece no. Modesitt non sembra dello stesso avviso... Il racconto inizia con il nostro eroe, Alucius, ancora lattante. Già nel primo capitolo apprendiamo che Alucius è nato da una famiglia di pastori, è orfano di padre, ha uno strano colore di capelli e una strana creatura assiste compiaciuta al suo allattamento. A questo punto chi ha già letto di Belgarion o di FitzChavalier, si dice: "Vabbe', dai, questo sfigato pastore puzzone, crescerà tra mille sfighe finchè qualcuno non noterà che 'EGLI HA IL SEGNO', si troverà a vivere mille avventure, diventerà un mago mitico e/o un guerriero come suo padre e salverà il mondo dal Signore del Male di turno". Se a questo si aggiunge che dopo poche righe troviamo il caparbio bambino all'età di cinque anni intento ad allattare con un biberon un agnellino che i familiari avevano dato per spacciato, abbiamo anche l'animale fedelissimo/superintelligente compagno delle future avventure. "No, è troppo. Ho tollerato Occhi-di-Notte che almeno era un lupo e Gwenwywar che almeno era una pantera, non credo di farcela con Agnello l'agnello" Segue interruzione della lettura, gesto di stizza, libro malamente riposto sullo scaffale e imprecazioni relative alla propria idiozia e/o soldi buttati via. Io ho resistito alla tentazione e sono andato avanti a leggere, e NON me ne sono pentito. La trilogia è bella, godibile, snella e dotata di ritmo. Come detto i vari stereotipi vengono spesso sovvertiti in maniera imprevista (si perché, altrimenti, un topos al contrario, pur sempre topos resta). Di come questo avvenga non posso dire, per non rovinare il piacere della lettura, ma ci sono davvero tutti: dalla separazione dalla donna amata, i difensori 4 gatti assediati dall'orda barbarica, il superiore geloso, la prigione, le battaglie, ecc. Limitandomi ad un esempio abbastanza innocuo diciamo che si scopre continuando a leggere che su Corus essere un pastore non pone ai piani bassi della società ma anzi fa parecchio ganzo: innanzi tutto non pascolano pecore ma Nightsheep[*], sono tra i pochi ad avere accesso al Talento, ed è tra di loro che la Milizia generalmente arruola i migliori scout e ufficiali. Alucius è un eroe non per tutti i palati, questo diciamolo. Chi ama l'"eroe verosimile", quello che arriva al successo a prezzo di epocali fallimenti, quello che prima di vincere passa attraverso ogni genere di sfiga, insomma chi tra Topolino e Paperino, sceglie il secondo sempre e comunque, non arriverà mai ad amare questo pastore-soldato delle Valli di Ferro. Alucius è colto, educato, spara come un demone, combatte e cavalca in maniera superiore, è rivestito da una sorta di giubbotto antiproiettile, è bello, simpatico e dotato di più Talento di chiunque altro in circolazione. Concludendo non consiglierei questa saga a chi si è avvicinato al fantasy da poco o lo fa per la prima volta, ma di certo può costituire un bel diversivo tra una trilogia di quelle canoniche e l'altra. Giova [*] Se qualcuno ha letto o leggerà la saga in Italiano sarei morbosamente curioso di sapere come è stato tradotto Nightsheep (cosa non esattamente facile se si tenta di rendere il significato che l'autore ha voluto dare senza contemporaneamente tirare fuori il titolo di un film porno e/o fare pubblicità ad un noto locale sulle Ramblas a Barcellona) -=-=-=-=-=-=- Mai dire KCFG -=-=-=-=-=-=- IPSE DIXIT Alle volte un tasto sbagliato (o un attimo di confusione pura e semplice) riesce a trasformare una frase epica in un'altrettanto epica assurdità. E alle volte archiviando le mail la cosa viene fuori senza possibilità di scampo... ^__- Eccovi perciò di seguito una nuova serie di strafalcioni. 141 Steu/Asmodeus 150102/02 Il paladino decise di varcare l'ultima foglia da solo. 15 CMT/(DELOS) 030299/01 "Nel frattempo noi stavamo per innalzare una preghiera per queste povere vittime della trama." [Lapsus freudiano? In teoria le vittime erano della "frana"] 151 Chiara/Blade 180202/04 La mattina del giorno 158 Blade mandò Aguila al Quartiere degli Artisti, perché si avvertisse la misteriosa Cris che la cena era spostata, causa impegni inderogabili e con suo immenso dispiacere, alla serata del giorno 151. [Molto tempestivo come avviso!] 231 Claudio/VALINOR 211003 /01 Valinor si affacciò alla finestra e fece un fischio, dopodiché Sydney [la sua aquila, NdR] volò davanti a lui e strigliò in segno di saluto. [Un'aquila stalliera?] 295 Claudio/Morgan 040804/02 Il guerriero si svegliò di buon'ora, come era solito fare. Dopo essersi stirato tutti i muscoli, rimase ancora un po' sdraiato a letto [in effetti chiunque dopo essersi stirato tutti i muscoli dovrebbe restare un po' a letto... un BEL po'...] 299 Claudio/Morgan 050904/01 bis Il guerriero rispose al sorriso dell'amica e le disse: "Che vinca il migliore... [...] Comuque vada, sarà un bellissimo incontro!!" Morgan schiacciò l'occhio all'elfa e continuò: "vado a preparare il mio cavallo... con permesso!!" [Schiacciare l'occhio a qualcuno non è il massimo della sportività però...] 301 Claudio/Morgan 210904/03 "Sei... meravigliosa... veramente...!!!" queste furono le prime parole che Morgan riuscì a dire con difficoltà per la bella visone che aveva davanti. [va bene i rapporti interraziali, ma uomini e visoni no!] 306 Giuseppe/Scudo Fedele 260805/01 -Foreste "A Kagart uomini e donne hanno pari diritti e pari doveri. [...] Secondo le nostre leggi una geisha che si avvicina a un uomo senza che questo gli abbia chiesto niente e continua a importunarlo può essere torturata a lungo e diventare schiava dell'importunato." [se queste sono le pari opportunità... evviva il sessismo!] 306 Beppe/Rasputin 270805/01 - Radura Il goblin posò sulla succube i suoi occhietti scintillanti nell'oscurità e, ormai cosa abituale, si radicchiò. [insalata di Goblin?] 85 Claudio/EPOC 101000/02 [...] l'elfo stinse forte i pugni sino a sbiancare le nocche [Giustamente: se li stinse, si sbiancarono] 87 Marco/Mark Dever 291000/01 [...] non appena finì di parlare, due soldati si gettarono in direzione dei due. Uno aveva un arco, l'altro una balestra [quando avevano spiegato l'uso di archi e balestre alla scuola militare, quei due dovevano essere assenti...] 88 Claudio/EPOC 031100/01 Leldarmin urlando disperatamente giaceva a terra dilaniato dai non morti che gli stappavano le carni [Elfo in bottiglia?] 88 Marco/Mark Dever 031100/01 Con un urlo inumano, il fantasma iniziò a decomporsi [Ma l'avevano avvertito che era già un fantasma? Avrebbe dovuto averla superata da un po' quella fase...] 309 Alessio/Edward 241105/01 - Verso Caer Dar Edward strinse la mano di Elenthari [...] e la seguì con la stessa cieca convinzione con cui un bove segue l’aratro. [Ma i buoi non dovrebbero tirarlo l'aratro?] 310 Zero/(Caleb) 020106/01 - nei pressi del tempio [...] si faceva largo con fendenti, calici e gomitate [Se non puoi colpirli, offrigli da bere] -=-=-=-=-=-=- Miti e Leggende di Anthuar -=-=-=-=-=-=- L’Esilio dei Demoni La guerra dei draghi continuava ad imperversare sul mondo quando gli dei decisero che era necessario trovare un modo per porle fine. Essi comprendevano che mai i draghi avrebbero ascoltato le loro parole fintantoché i Dai-Mon avessero continuato ad aizzarli gli uni contro gli altri. E ugualmente comprendevano che non era loro possibile fermare i draghi con la forza, poiché era ormai troppo debole la fede che alimentava il loro potere sul mondo, e non vi era nulla che potessero fare per farla tornare. Come un serpente che si mordesse la coda, meno essi tentavano di fermare la guerra, meno i loro fedeli nutrivano il loro potere, e meno il loro potere veniva nutrito meno possibilità avevano di fermare la guerra. Vi era però qualcosa che nella loro brama di distruzione i Dai-Mon non avevano considerato. I limiti che gli dei avevano imposto a loro stessi perché il mondo neonato non venisse plasmato a sua immagine da alcuno di loro, non includevano i Dai-Mon in tale restrizione. Essi non erano parte della materia, e non rientravano in ciò che gli dei avevano giurato di non cambiare, sigillando col loro stesso potere quel giuramento perché non fosse possibile infrangerlo in alcun modo. Fu così che gli dei decisero ciò che andava fatto. Ciò che avrebbero dovuto fare fin dall’inizio. Unendo le loro forze, essi scagliarono i Dai-Mon lontani dal mondo neonato, imprigionandoli in un luogo distante che nessun mortale avrebbe potuto facilmente raggiungere, e da cui loro non avrebbero potuto raggiungere facilmente nessun mortale. Perché tale luogo divenisse la loro prigione, e non fosse loro possibile tornare semplicemente indietro, gli dei mandarono i loro angeli a chiudere ogni passaggio, ogni accesso ed ogni via d’uscita. Gli angeli dell’ordine raggiunsero la prigione e la circondarono mutandosi in un guscio impenetrabile, che nessun prigioniero avrebbe potuto attraversare con le sue sole forze. E gli angeli dell’equilibrio si unirono in una solida barriera che circondò la prima, e che avrebbe arrestato qualunque tentativo di infrangerla dall’esterno o superarla. E gli angeli del caos mutarono a loro volta in una vorticante barriera che avvolse la seconda, e che avrebbe respinto ogni forza che le venisse scagliata contro, ed ogni viaggiatore che avesse cercato di penetrarla. Le barriere angeliche presero forma, ed ogni contatto con i mortali fu così negato ai Dai-Mon, costretti ad un eterno esilio. Ma esisteva ancora qualcosa che avrebbe potuto riportarli indietro, la forza stessa che li animava e che scaturiva dal cuore del mondo, e quella forza, come loro, avrebbe dovuto essere bandita per impedirne definitivamente il ritorno. Così per la seconda volta gli dei unirono i loro poteri ed eradicarono tale forza dal mondo stesso, imprigionandola in un luogo inaccessibile dove né mortali né demoni avrebbero potuto ritrovarla. Così, il mondo perse la Magia. Anche se frammenti di essa ricaddero lungo la strada e con il tempo sarebbero stati riscoperti ed utilizzati dai mortali, il potere non sarebbe mai tornato ad essere quello di un tempo, almeno fintantoché gli dei fossero rimasti in grado di impedirlo. Senza l’opposizione dei loro sempiterni avversari, gli dei poterono nuovamente sperare. Tuttavia un prezzo molto alto era stato pagato per poter liberare il mondo dai Dai-Mon: gli angeli erano scomparsi per sempre, e nessun dio avrebbe potuto ricrearli senza rinunciare ad una parte fondamentale del proprio potere, a causa dei limiti che gli dei stessi si erano imposti. E senza gli angeli non vi era modo di alimentare nuovamente la fede dei mortali, poiché ben pochi erano coloro che ancora tentavano di predicare le vie degli dei, ed anche quei pochi iniziavano a vacillare nella loro fede, temendo di essere stati abbandonati. Tra tutti gli dei, Leha avanzò una proposta, e disse che ognuno degli dei avrebbe potuto assumere spoglie mortali ed in tal modo camminare tra i mortali stessi e diffondere nuovamente la fede. Ma ciò che egli propose non poteva essere attuato, poiché il potere necessario a plasmare un corpo mortale era oltre ciò che la limitata fede del mondo concedeva loro. Fashia disse allora che se creare un corpo mortale era impossibile, avrebbero dovuto usare quelli che già esistevano. All’inizio gli dei non accettarono una simile affermazione, ma poi compresero che qualcosa poteva essere fatto. Essi avrebbero instillato una scintilla della loro essenza divina in coloro che erano più meritevoli e vicini a loro, e costoro avrebbero usato il potere che veniva loro concesso per agire nel mondo in loro vece, privi dei limiti che impedivano il loro intervento, ed avrebbero riportato la fede ai mortali, ed il potere agli dei. Ogni dio avrebbe perciò scelto tra i suoi fedeli colui o colei che sarebbe divenuto suo Avatar. Celaban però non fu d’accordo con quanto stava per essere fatto. Egli temeva che gli Avatar avrebbero potuto disfare tutto ciò che era stato fatto, permettendo nuovamente agli dei di cercare di modificare il mondo dei mortali, anche se il loro potere sarebbe stato limitato. Luxiana propose allora che venissero poste delle regole. Che ogni dio potesse creare un solo Avatar, che una volta che l’avesse scelto avrebbe dovuto mantenerlo tale fino alla sua morte, e che da quel momento in poi gli dei accettassero di agire nel mondo solo attraverso i loro Avatar ed i loro sacerdoti, e mai più in modo diretto. Tetranor però intervenne e dichiarò che se una regola avesse dovuto esserci, allora avrebbe dovuto esserci anche il caos. E disse che se ogni dio poteva avere un solo Avatar, allora una volta morto il suo Avatar la scintilla divina sarebbe migrata ad un nuovo Avatar ancora nel grembo materno, e niente avrebbe potuto guidare la scelta se non la fede. Celaban ascoltò ciò che gli altri proponevano e fu d’accordo. Aggiunse, però, che nessun dio avrebbe mai potuto uccidere volutamente l’Avatar di un altro, e rinunciò al proprio diritto di avere un Avatar, ma in cambio volle per sé la possibilità di incarnarsi in spoglie mortali, mantenendo il proprio potere, se mai questo fosse stato necessario per salvare il mondo neonato. E disse inoltre che gli dei avrebbero sì accettato di non agire più nel mondo, ma che nessun vero limite sarebbe stato posto questa volta, perché nessuno potesse poi volgere la loro scelta contro di loro. Ma chi tra loro avesse infranto il giuramento sarebbe stato punito, e se necessario sarebbe stato privato della sua divinità. Così il secondo patto tra gli dei venne siglato ed ogni dio scelse il proprio Avatar tra i mortali, perché la fiamma della fede potesse nuovamente essere accesa nei cuori degli uomini. Gli Avatar si sparsero per il mondo predicando la buona novella del ritorno degli dei, sebbene essi si non fossero mai veramente allontanati, e ben presto la voce giunse fino alle orecchie dei draghi in guerra, che tuttavia non vollero interrompere il conflitto. Solo alcuni di loro decisero che era giunto il tempo di ristabilire la pace, e un clan di dorati, stabilitosi in un’isola deserta la consacrò a Midia e promise solennemente che per ogni vita spezzata prima del tempo nell’atroce guerra che aveva colpito il mondo, una vita sarebbe stata salvata per consentire al mondo stesso di rifiorire. Con l’aiuto dei draghi di Midia, il verbo degli dei venne nuovamente diffuso, e ben presto la fede restituì loro il potere sul mondo, il potere non già di cambiare ciò che era ma di fermare ciò che non avrebbe dovuto essere. Liberati dalle menzogne e dagli inganni dei Dai-Mon, e vedendo gli dei tornati nuovamente ciò che erano un tempo, i draghi accettarono infine la necessità di porre termine alla loro lotta. Gli scontri divennero sempre meno frequenti, e sempre più clan si astennero dalla lotta. I più potenti tra i draghi rossi si recarono presso una catena montuosa che era stata teatro di uno degli scontri più cruenti, e qui fondarono un consiglio di pace per porre fine alle ostilità. Quel luogo divenne noto come Montagne delle Ceneri, poiché dalle ceneri del vecchio mondo ne nasceva ora uno nuovo sotto l’insegna della pace tra le razze. Ben presto la grande guerra ebbe fine, e il mondo si avviò verso una nuova era che, nonostante i tristi presagi, sarebbe forse stata meno cupa della fine di quella che l’aveva preceduta.