Komics Club Fantasy Game Newsletter -=-=-=-=-=-=- GENNAIO 2006 -=-=-=-=-=-=- INTRO Dopo 2 anni e 6 mesi di assenza, ritorna, speriamo per restare, la newsletter del KCFG. Dato che per molti questa potrebbe essere la prima Newsletter, sembra opportuno spendere qualche riga per illustrare le varie parti quasi fisse che compariranno nelle newsletter presenti e future, fermo restando che ci limitiamo qui alle più frequentemente usate. - Aggiornamenti Sito In questa sezione potrete trovare informazioni sui più recenti aggiornamenti del Sito Web del KCFG - Mail del Mese Questa sezione riporta integralmente una mail scritta nel mese precedente ed eletta ad insindacabile giudizio del Consiglio dei Guardiani (al momento formato da un unico losco figuro) quale Mail del Mese. Ogni mese una sola mail tra tutte quelle inviate in tutte le liste, salvo pari merito, può fregiarsi di questo titolo. - Interviste Qui troverete interviste fatte dai Guardiani ai giocatori, o perfino dalla bizzarra divinità nota come Duerf ai personaggi, possibilmente senza che loro lo sappiano! - L'Angolo del Bardo Essenzialmente questa particolare sezione della Newsletter contiene informazioni su quanto sta accadendo nelle varie liste e trame, in forma di brevi "dicerie" scambiate dai bardi e cantastorie. Sebbene sia un modo per tenersi informati su quanto accade nel resto di Anthuar, ciò non significa necessariamente che tutte le informazioni siano precise ed accurate. I bardi, si sa, tendono ad abbellire la verità alle volte... - Miti e Leggende di Anthuar Quando disponibile, questa sezione raccoglie le "puntate" delle Origini di Anthuar, successivamente raccolte e rese disponibili nel sito web. - Non solo KCFG Novità di questa nuova incarnazione della Newsletter, questa rubrica si propone di esplorare territori esterni al gioco, seppur inerenti al suo argomento. Vi troverete quindi recensioni di libri, film ed altri prodotti legati al genere fantasy. -=-=-=-=-=-=- Aggiornamenti Sito -=-=-=-=-=-=- - Aggiornamenti della sezione "Il Mondo" http://www.kcfg.it/mondo.html Aggiornata la descrizione dei Sette Regni. Online la BIO di Phobos Thunderbolt (PnG lista 1). -=-=-=-=-=-=- MAIL DEL MESE -=-=-=-=-=-=- 311 Giova/Tibo 311205/01 - Tejarak (Scuola di Unders) Tibo era entrato nell'altra stanza che conteneva, non troppo inaspettatamente, dei libri ordinatamente riposti su degli scaffali. Ancora una volta una semplice occhiata ai titoli dei codici bastò al mago per capire dove si trovava. I titoli contenuti in questa sezione della biblioteca - anche se sezione poteva sembrare un termine pretenzioso per una stanzetta di pochi metri quadri - conteneva alcuni grimori e tomi depositari di una sapienza troppo pericolosa per essere alla portata di chi non fosse stato esplicitamente autorizzato a servirsene. Tuttavia la porta che aveva appena attraversato era semplicemente aperta, nemmeno una prosaica serratura meccanica la proteggeva. Era aperta, come del resto, a ben pensarci, la porta principale della Scuola, quella della biblioteca e, anche se Tibo al momento non poteva saperlo, quella dello studio del Vecchio. *Strano* pensò il mago *Possibile che la sola parola del Vecchio bastasse a tenere a freno la curiosità degli studenti dall'intelletto più vivace? No, sono certo di no. Davvero strano, anche perchè, in quel caso, perchè mai prendersi la briga di mettere i tomi in una stanza separata? Uhmmm* Poi l'occhio cadde su di uno scaffale chiuso da due ante mobili. Tibo gettò un rapido sguardo. Non sembravano esserci iscrizioni, non che questo significasse in automatico che non c'erano rune di protezione, ma... La curiosità ebbe la meglio sulla prudenza. Tibo aprì le ante, ancora una volta alcun segno di protezioni o serrature chiuse. Vide due libri e un piccolissimo cofanetto. *'Della salatura e marinatura della rapa del Mydwaymm'... e quest'altro? 'Vita e Opere di Turmad Rewano, autore di drammi e sonetti in lingua orchesca.' Bah.* Tibo era perplesso. Si gettò un'occhiata alle spalle con fare quasi losco. Alla sua destra vide il gatto, a sinistra vide Rangor che entrava in quel momento nella stanza. "Rangor, trovato niente?" -=-=-=-=-=-=- L'Angolo del Bardo -=-=-=-=-=-=- *I Bardi sono soliti viaggiare di regno in regno portando storie e notizie raccolte qua e là. A volte informazioni utili, altre volte semplici storie, talvolta vere, talvolta false. Questo particolare bardo telematico vi porta le voci che arrivano dalle terre più distanti, ovvero quelle delle altre liste...* § Tra i vagabondi dei Murazzi di Finnel gira voce che un incauto borsaiolo sia stato colto sul fatto e sia sfuggito per un soffio al linciaggio. § Si moltiplicano le voci a proposito di una mostruosa creatura che assale improvvisamente gli ignari cittadini di Finnel, perfino nelle loro stanze alla Taverna Ventosa, senza però far loro alcun danno e limitandosi a spaventarli. Fino adesso però non ci sono due vittime che l'abbiano descritta allo stesso modo...! § La sorella del Granlord Caiwan di Caer Dar sembra essere scomparsa nel nulla. C'è chi pensa ad un rapimento, ma le malelingue dicono che abbia tagliato la corda per evitare un matrimonio combinato. § Sembra incredibile ma dopo lungo tempo i vampiri di Tejarak sono stati sconfitti... o qualcosa del genere. In effetti molti di essi si sono bloccati nel bel mezzo di uno... spuntino... con l'aria di chi non sa dov'è né come ci sia arrivato, per poi lasciar andare la loro vittima e perdersi nella notte. § Un grosso drago fantasma è stato avvistato a detta di alcuni sopra le rovine del villaggio di Blyshtarr. Incredibile che alle soglie del 1459 ci sia ancora gente che crede ai draghi fantasma, non trovate? § Sembra che un'inedita combriccola di non morti e mostri vari si aggiri per i Sette Regni, e c'è chi giura di averli addirittura visti scomparire in un cerchio di luce. Vi diremmo di chiudervi a chiave di notte... ma chi capisce più quando è notte ormai? -=-=-=-=-=-=- Miti e Leggende di Anthuar -=-=-=-=-=-=- Il Prigioniero Eterno Gli angeli rimasti fedeli, per forza o per amore, a coloro che li avevano creati, iniziarono da quel momento a portare la parola degli dei nel mondo, e con il loro aiuto e consiglio ebbe inizio un’era di pace e di prosperità. I popoli lavorarono uniti per riportare la vita e l’armonia nel mondo, e gli dei li osservarono dall’alto, guidandoli quando necessario secondo quelle che ritenevano le cose più giuste da farsi. Ma tutto questo era un’oscenità per i Dai-Mon, che avrebbero voluto riportare la distruzione, la guerra e l’ira che avevano concluso la precedente era. E così, invisibili agli occhi dei mortali, sempre maggiori si facevano gli scontri tra gli angeli e i Dai-Mon, nei quali ora gli uni ora gli altri venivano feriti o uccisi. Quando erano i primi a vincere, i Dai-Mon erano costretti a ritirarsi ed aspettare di riprendere le forze. Quando i primi venivano sconfitti, i Dai-Mon ne approfittavano per cercare di spargere nuovamente il seme dell’odio e della discordia tra i popoli del mondo. Ma mai vi fu guerra aperta tra le due fazioni, e solo piccoli gruppi degli uni e degli altri venivano di volta in volta coinvolti in queste battaglie. Vi fu tuttavia chi cambiò le sorti dello scontro come della natura stessa. Dopo una battaglia che aveva visto vincitori gli angeli, un angelo di Celaban trovò sulla sua strada un Dai-Mon ferito a morte e, mosso a pietà, lo nascose dai suoi simili e curò le sue ferite. Quando il Dai-Mon si riebbe, dapprima allontanò l’angelo, ma quindi si rese conto di ciò che questo aveva fatto per lui. Esso venne quindi pervaso da un sentimento che era alieno alla sua stessa natura, quello della riconoscenza, e dalla sua riconoscenza e dalla pietà dell’angelo nacque qualcosa che nessuno dei due aveva mai sperimentato, né avrebbe mai più sperimentato nell’eternità a venire. Essi si innamorarono l’uno dell’altro, e da questa unione, empia sia per gli Dei che per i Dai-Mon stessi, venne alla luce una nuova vita, uno spirito che non era né angelo né Dai-Mon, un essere unico la cui stessa esistenza era un affronto a tutti i poteri che governavano il mondo neonato. Al nuovo nato non venne dato alcun nome, perché nessuno potesse aver potere su di lui, ed egli venne nascosto dai suoi genitori, che sapevano che sarebbe stato odiato dagli Dei e dai Dai-Mon, e che sia gli uni che gli altri avrebbero voluto distruggerlo. Ma venne il giorno in cui l’esistenza del nuovo nato venne rivelata. Molti anni erano trascorsi dal momento in cui egli aveva visto il mondo per la prima volta, quando la sua attenzione venne attratta da qualcosa che egli sapeva in qualche modo essere unica così come lo era lui. Non sapeva cosa fosse, o dove si trovasse, eppure si mise a cercarla scendendo nelle profondità della terra, e non smise di cercare fino a quando non riuscì a raggiungerla. Ciò che l’aveva attirato era un uovo grande e perfetto, all’apparenza simile ad una gemma pura e trasparente. Era un uovo di drago di cristallo, nascosto durante l’ultima terribile notte della guerra dei draghi perché potesse salvarsi dalla distruzione. Il nuovo nato rimase affascinato dall’uovo e si perse nella sua contemplazione fino a quando i suoi genitori, accortisi della sua scomparsa, iniziarono a cercarlo. Lo trovarono solo quando fu troppo tardi. Inoltrandosi nel sottosuolo in cerca dell’uovo che tanto lo attirava, egli era entrato nel regno di Lorathh, che lo vide e subito ne comprese la natura. L’angelo e il Dai-Mon lo trovarono imprigionato negli infiniti tentacoli della Dea Ragno, che era pronta a porre termine a ciò che lei considerava un abominio che non avrebbe mai dovuto esistere. Mosso dalla paura, l’angelo corse a fare appello agli altri dei, cercando di spiegare ciò che era accaduto, ma essi non vollero sentire ragioni e decretarono che era giusto che la creatura venisse distrutta, poiché la sua esistenza era un affronto agli dei stessi, e l’angelo venne allontanato. Mosso dalla rabbia, il Dai-Mon andò a chiedere l’aiuto dei suoi simili, ma essi non vollero aiutarlo e dissero che era necessario che l’essere venisse ucciso, poiché la sua stessa nascita era una minaccia per i Dai-Mon, e il loro simile venne scacciato. Riunitisi, i due andarono allora ad implorare gli spiriti della natura e questi, mossi a compassione, accettarono di aiutarli e per questo fecero sì che loro figlio non potesse morire, cosicché neppure Lorathh avrebbe potuto porre fine alla sua vita. I Dai-Mon reagirono con furia a quanto gli spiriti avevano fatto, ma non volendo rischiare di mettersi contro di loro, temendo che essi potessero schierarsi al fianco degli dei per distruggerli, decisero che poiché era destino che l’essere vivesse in eterno, lo avrebbe fatto in una prigione di carne che non avrebbe più potuto abbandonare se non quando questa fosse morta o fosse stata distrutta. In quel momento il suo spirito sarebbe entrato nel corpo di chi aveva causato la distruzione di quello precedente, e lì avrebbe dimorato fino alla nuova morte, e così ancora ed ancora per l’eternità. E se fosse stata la vecchiaia a distruggere la sua prigione, o qualsiasi cosa priva di un corpo che potesse divenire nuovo ricettacolo del suo spirito, allora questo avrebbe viaggiato fino ad un corpo pronto a nascere ed in esso sarebbe stato imprigionato, continuando così il suo triste ed ineluttabile destino. A loro volta, gli dei inorridirono per le azioni degli spiriti, ma neppure essi vollero contrastarli apertamente, memori di ciò che la guerra dei draghi aveva fatto al mondo, e timorosi che essi potessero unirsi ai Dai-Mon e muovere guerra contro di loro. Essi decisero perciò che poiché la creatura non poteva appartenere al loro mondo, ne avrebbe avuto uno suo dal quale non avrebbe potuto allontanarsi. E se anche vi fosse in qualche maniera riuscito, non avrebbe mai potuto far ritorno nel mondo neonato, se non per il tempo necessario a trovare un nuovo corpo, rispettando la maledizione impostagli dai Dai-Mon. Essi crearono così un piccolo mondo separato del quale egli sarebbe stato il signore e l’unico abitante, e che sarebbe divenuto il suo regno e la sua dannazione eterna. L’angelo ed il Dai-Mon che avevano generato quell’orrore furono entrambi condannati alla distruzione. Ma un attimo prima di cessare la loro esistenza, assieme essi benedissero il frutto del loro amore. L’amore stesso diede grande potere alla loro benedizione, consentendole di superare in parte le maledizioni che gli dei e i Dai-Mon avevano gettato su di lui. Per la loro intercessione, ogni volta che il nuovo nato avesse dovuto incarnarsi in un corpo pronto a nascere, egli avrebbe dimenticato tutto ciò che era e ciò che era stato per quattro volte quattro anni, e senza memoria e conoscenza, quale individuo nuovo e distaccato, avrebbe potuto restare nel mondo neonato fino allo scadere di quel tempo, vivendo la vita normale che gli era stata negata. Solo una volta che il tempo designato fosse trascorso, egli avrebbe ricordato chi era, e in quel momento sarebbe dovuto tornare alla prigione che gli dei avevano creato per lui. Prima ancora di poter sapere se la loro benedizione avrebbe avuto effetto, i due esseri, rei di aver avuto qualcosa che i loro simili non potevano possedere né sognare, terminarono la loro vita, mentre il frutto della loro unione veniva esiliato in un mondo infinitamente vicino ed infinitamente lontano al tempo stesso, riuscendo a portare con sé solo l’uovo di drago che aveva causato la fine della sua infanzia e l’inizio della sua infinita punizione. -=-=-=-=-=-=- What if...? -=-=-=-=-=-=- di Giova con una piccola aggiunta clandestina di CMT E se anzichè essere noi a scrivere le mail del KCFG ma qualche altro, cosa succederebbe? Ecco il KCFG secondo: D.Gemmel I PG si ritroverebbero periodicamente assediati dentro Finnel da un esercito che li supera in rapporto di almeno 50 a 1. Ogni personaggio di un seppur minimo spessore sarà più o meno lontanamente imparentato con il Conte di Bronzo. La battaglia finale non si consumerà mai fino alla fine ma, per una ragione o per l'altra, finirà sempre tutto a birra e salsicce. G.R.R.Martin In nove mail su dieci non succede un accidente di niente. Poi nella decima uno dei personaggi principali crepa. Per il resto, quando i personaggi non sono troppo impegnati a pugnalarsi alle spalle e a commettere idiozie degne di un bambino cerebroleso, trombano come assatanati. Come finisce non si sa, ma puzza che a riportare gli dei su Anthuar sarà una sciacquetta mezzo albina e mezzo nuda. Star Wars "Avverto una vibrazione nella Forza, Giovane Irae" "No, Maestro Derek. È una vibrazione delle Mura. C'è un drago di ottanta metri che cerca di radere al suolo Finnel" "Giovane Irae. Quel drago è tuo padre" "Ho una brutta sensazione" R.A.Salvatore Castalia Culocheondeggia guardò fisso negli occhi Kigath PugnodiPietra e gli disse: "Oggi è una bella giornata per andare all'avventura. Guarda là! Una sacerdotessa di Ombra del 14° Livello Neutrale Buona si avvicina" "Salute a te Sacerdotessa di Ombra del 14° Livello Neutrale Buona. Come ti chiami?" "Ciao. Io sono Jawara MezzaPantera" "Ah no! Sulle pantere, qui, ha l'esclusiva un tizio con gli occhi viola e due scimitarre......" Star Trek "Rapporto, Signor Tibo" "Danni strutturali alle mura, Capitano Demian" "Cosa sappiamo di questa creatura, Signor Nyx?" "È un... drago.... e sembra ostile, Capitano Demian" "Pare che dovremo combattere. Signor Rangor, abbiamo qualche arma seria a parte queste scatolette tipo lucine di natale?" "Negativo, Capitano Demian" J.Marco Nessuno riesce a leggere una mail fino alla fine crollando addormentato molto prima. #IRC #KCFG Irae, c 6 ? #KCFG y #KCFG c è un demon #KCFG ? #KCFG Visita il mio sito http://www.lacitadele.ant #KCFG \warning no spam pliz #KCFG MUAWAWAHAHA!! #KCFG \banning Guardiano Primo Cancello R.Jordan Come Martin, ma la minestra è molto più allungata (e molto meno piccante ;-)) RAI Tesla: "Kain, sei vivo! E Castalia è..." -- Interruzione: compare un'elegante signorina in nero -- "Vi ricordiamo che per poter continuare ad usufruire della vita su Anthuar, dovete pagare il tributo annuale al Dio Oscuro prima della data di congelamento. Da oggi potete farlo semplicemente utilizzando uno dei nuovi simboli sacri, senza dover fare la fila allo sportello." -=-=-=-=-=-=- Non Solo KCFG -=-=-=-=-=-=- FURIES of CALDERON Codex Alera Book One di Jim Butcher Ace Publishing HardCover Ottobre 2004 Paperback Giugno 2005 a cura di Giova Le legioni imperiali di Alera si ergono a baluardo dell'esistenza dell'Impero respingendo gli attacchi dei popoli barbari che premono sui confini. Il potere dell'Impero, la suo alto grado di civilizzazione nonchè la sua stessa esistenza si basano sulla capacità di dei suoi abitanti di controllare le Furie. La facoltà di legarsi a degli spiriti elementali, le Furie, ed acquisire così dei poteri che vanno ben oltre le normali possibilità umane, scorre innata nel sangue di tutti gli aleriani. O quasi. Tavi, apprendista pastore nella Valle di Calderon, infatti, pur avendo ormai raggiunto i quindici anni di età è sprovvisto completamente del potere del Furycrafting. Ed un giorno, mentre in compagnia di suo zio Bernard, si reca a recuperare alcune pecore... Questo romanzo (il primo della saga dell'Impero Aleriano ma comunque pressochè autoconclusivo) si lascia leggere in maniera molto placida e senza intoppi. Se il proposito dell'opera si limita a quello di voler piacere e non pretende di farsi amare alla follia, allora tale proposito può ben dirsi centrato. Il fantasy di Furies of Calderon non è innovativo ma i vari stereotipi, che si ritrovano numerosi a partire dal giovane orfano immerso suo malgrado in problemi più grandi di lui, vengono rivisitati non senza una certa eleganza. Come ogni romanzo o film, poi, basato sostanzialmente su una unica trovata - il legame con le Furie in questo caso - il rischio di diventare ripetitivo e prevedibile - un esempio per tutti la saga dei Runelords di Farland - è costantemente in agguato ma, almeno in questo primo capitolo, Butcher riesce a cavarsela abbastanza bene. E senza trasformare gli scontri tra furycrafters in battaglie tra addestratori di Pokemon, onore al merito. Le vicende si trascinano con un buonissimo ritmo - questa è la parte del romanzo che mi è piaciuta di più - ma senza rinunciare a creare suspance ed anticipazione quando davvero servono. Infine una nota conclusiva; chi scrive ha avuto il piacere (unitamente alla possibilità) di leggere l'opera in lingua originale. Dato che l'Impero Aleriano si ispira abbastanza dichiaratamente all'Impero Romano, qua e là nella prosa di Butcher ricorrono termini ed appellativi vagamente latineggianti. Laddove questa terminologia rievoca nel lettore anglosassone sensazioni di antichità e di esotismo, conferendo spessore e colore all'ambientazione, temo fortemente che - a meno di un lavoro sopra la media dei traduttori - nell'edizione italiana (se mai se ne farà una) la cosa possa finire per risultare inutilmente pesante e a tratti stucchevole. Della stessa Saga: ACADEM'S FURY Codex Alera Book Two di Jim Butcher Ace Publishing HardCover Ottobre 2005 Paperback Dicembre 2006 CURSOR'S FURY Codex Alera Book Three di Jim Butcher Ace Publishing HardCover Dicembre 2006 Note sull'autore: L'Opera di Jim Butcher è pressochè sconosciuta in Italia se non ad ristrettissimo pubblico di addetti ai lavori ed appassionati. Negli US Butcher è già un autore di culto grazie alla serie 'The Dresden Files'. La fortunata serie (che ha già raggiunto il settimo capitolo con 'Proven Guilty') narra le vicende di Harry Dresden, l'unico mago sulle Pagine Gialle di Chicago. Per dare una dimensione del successo ottenuto da questi libri, se già non bastassero il merchandising e un'ambientazione per il D20 system, si pensi che nel 2006 le avventure di Dresden diverranno uno sceneggiato televisivo trasmesso da SCI-FI Channel e prodotto niente meno che da Nicholas Cage. http://www.jim-butcher.com