Komics Club Fantasy Game Newsletter -=-=-=-=-=-=- DICEMBRE 2002 -=-=-=-=-=-=- INTRO È d'obbligo approfittare della Newsletter di questo mese, anche se oggi è soltanto l'Immacolata, per fare gli auguri per le prossime feste a tutti i giocatori vecchi e nuovi, attivi o meno del KCFG. Evitando le frasi retoriche per le quali c'è sempre tempo più avanti, noi "festeggiamo" il periodo natalizio con i classici spunti della nostra NL mensile che dopo questo numero si rivedrà... beh, l'anno prossimo ovviamente! Con l'occasione volevo ricordare a tutti quelli che si apprestano ad un periodo vacanziero più o meno lungo di informare i Guardiani delle relative liste in modo che possano organizzarsi per la prosecuzione/diluizione/interruzione del gioco a seconda dei casi. -=-=-=-=-=-=- Aggiornamenti Sito -=-=-=-=-=-=- Pausa festiva ^__^ -=-=-=-=-=-=- MAIL DEL MESE -=-=-=-=-=-=- [KCFG] 186 Davide/(Aureithel) 031102/01 [Yavajin] Da quando il dolore aveva segnato profondamente la sua esistenza, Yavajin si trovava sempre un poco a disagio al cospetto di un'Elfa. Una sensazione amplificata ora che davanti a lui si trovava Aureithel Tatharsul; la Veggente. Si era sempre domandato se lei avesse potuto previsto quel giorno in cui il mondo gli era caduto addosso... Se si fosse rifiutata di dirglielo nella puerile intenzione di preservarlo dall'angoscia... I suoi occhi si socchiusero mentre stringeva un pugno, costringendosi a tornare al contegno impostogli dalla missione. Il colloquio tra Gwyddyon e l'Elfa aveva sfiorato appena la sua consapevolezza. Ma non importava. Ogni volta lo stesso sguardo, lo stesso pensiero. Non aveva bisogno di alcun potere per conoscere l'animo dell'elfo. Gli sorrise dolcemente, mentre i suoi occhi seguivano la corsa di una foglia sul cristallo del ruscello, attenti a quello soltanto, come se non avessero notato alcunchè. Gli sorrise, triste, nella propria mente soltanto, come aveva fatto ogni volta. [Yavajin] Con un lungo passo si fece più vicino alla Veggente per poi inchinarsi cerimoniosamente nell'aggraziata maniera della gente di re Elvithrandel. "Aliel, signora dagli occhi profondi. Sono lieto di rivederti benché l'occasione m'impedisca di sorriderne apertamente." Il tono dell'arciere suonava formale ed assolutamente distaccato. " Non dubito che i venti di guerra che spirano veementi in questo tempo siano giunti sino alle tue orecchie. Re Elvithrandel desidera ricevere consiglio dalla tua saggezza poiché il suo animo è giusto e nobile indugia nell'impegnare il suo popolo in una guerra che ogni giorno si fa più inevitabile. Sono sicuro che comprenderai l'incidenza del tuo responso sul fato di noi tutti. Il re ed io, suo emissario, possiamo contare sul tuo aiuto, signora?" Detto questo incrociò le braccia, fissando lo sguardo in un punto lontano dietro le spalle della Veggente. "Il nostro re è saggio, molto più di me. Ho ricevuto un dono dalla natura, un dono che porgo alla mia gente e al mio signore.", spostò quei suoi occhi d'argento sugli altri che erano giunti da lei, salutando con il capo le guardie elfiche e soffermandosi sull'umano e sull'orco. "Arkbel, di Alvean.", sbottò subito il cacciatore. Al seguito di Yavajin si era esibito in una sorta di goffo inchino (il secondo o terzo della sua vita, tutti concentrati in quei giorni passati nelle terre degli elfi). Aveva creduto di doversi presentare, ma il discorso di Yavajin non gliene aveva lasciato lo spazio e così, aggrottate ancor più le sopracciglia (maledicendo le usanze degli elfi, Yavajin, ed anche Gwyddyon che non gli faceva almeno un qualche segno), era rimasto lì, incerto, ancora mezzo piegato, fino a quel momento. Non per questo dimenticò l'occhiataccia a Yor, affinchè facesse lo stesso. Quindi incontrò gli occhi di Aureithel. Nell'elfa aveva visto la bellezza, ma una bellezza estranea al suo mondo, al mondo che lui conosceva, una bellezza che in qualche modo lo metteva a disagio. Aveva spostato lo sguardo qua e là, osservando ancora i magnifici alberi, fin quando non aveva sentito lo sguardo di lei su di sè. I suoi occhi neri incontrarono quelli della veggente, e in quegli specchi d'argento Arkbel vide riflesse le sue paure e preoccupazioni. Non avrebbe saputo raccontare quel momento, anche se mai avesse voluto, ma per un istante la sua espressione si distese. Lasciando affiorare i suoi sentimenti. "Si sono fatti possenti i venti di cui parli.", riprese Aureithel spostando di nuovo lo sguardo sul capitano degli elfi,"Così possenti che oggi hanno portato voi fino a qui.", la tristezza era nelle parole e ancor più negli occhi della veggente. Serrò le palpebre come per chiuderla dentro di sè. "Ho visto un campo, ho visto i bambini giocare.", riaperti gli occhi sollevò lentamente la testa, nessun sorriso accompagnava le sue parole,"Ho visto gli orchi schierati, marciare come gli umani, tribù accanto a tribù. Ho visto un umano prepararsi alla guerra. Ho visto sette sguardi, mi circondavano. Ho visto un orco tentare di raggiungere un pugnale, inutilmente... e trovarsi nell'altra mano una spada. Ho visto un elfo osservare lontano dalla cima della quercia più alta. Ho visto un orco tagliare la testa ad un altro, ho visto quell'orco guidare i suoi simili. Ho visto presenze tra gli orchi, tanti che pure orchi non erano. Ho visto cadere l'artiglio di un drago, il suo colore mutevole e cangiante. Ho visto un orco con un'armatura che deviava ogni colpo e spezzava ogni freccia. Ho visto una luce nera, l'ho vista nei cuori, nelle menti. Ho visto sguardi sicuri, incapaci di vederla. Ho visto la sua silenziosa risata. Ho visto innumerevoli anime risucchiate verso l'alto. Ho visto un occhio, un occhio da solo. Ho visto i bambini cadere senza una parola, senza un ultimo sguardo. Ho visto i loro corpi per terra, dimenticati." La strega le aveva fatto raccontare cose che veramente aveva visto nei suoi sogni, sebbene facendole omettere particolari importanti. Ora invece si apprestava a metterci molto di suo. "Ho visto gli elfi stringersi tremanti tra loro. Ho visto un elfo far crescere i rovi come difesa, ne ho visto uno sbarrare le finestre all'aria stessa del mattino. Ho guardato gli umani cadere. Ho visto la quercia abbattuta, le sbarre divelte, la foresta bruciare. Ho visto uno sciame di corpi scuri, ho visto il massacro della mia gente. Ho visto un elfo incoccare una freccia dall'alto della quercia. Ho visto gli umani e gli elfi combattere, ho visto gli orchi cadere trafitti. Ho visto l'occhio chiudersi sanguinando. Ho visto partire dai nostri archi innumerevoli dardi di luce. Li ho visti scacciare la tenebra." -=-=-=-=-=-=- INTERVISTA -=-=-=-=-=-=- Proseguiamo con le interviste globali inaugurate lo scorso mese. Questa volta il "microfono virtuale" passa ad Alessandro per la lista 2 *************** *Un invito ad un'anteprima... Che strano, perché proprio a me...* fu la prima cosa che pensai quando, a casa, aprii la posta che avevo appena preso dalla cassetta. La proiezione sarebbe stata la stessa sera. *Perché no..* Ero stanco, e pensai che svagarmi con un bel film mi avrebbe fatto bene. Mi incamminai, anche se non sapevo dove fosse il cinema. Sull'invito era indicato "Echo's Hill". Ad un tratto le strade non erano più quelle che conoscevo, intorno a me altre persone con lo stesso sguardo perplesso. Anche a loro era successa la stessa cosa. Camminavamo. Una luna dai riflessi azzurrini emanava una stranissima luce. Tutti ci trovavamo a guardare un cartello di cristallo posto al centro di un incrocio. Recava la scritta: "Metropolis - Echo's Hill". *Sono arrivato* - pensai poi guardandomi intorno *Devono aver ricevuto anche loro l'invito*. Il senso di tutto ciò che accadeva mi sfuggiva ancora, come in sogno. Ero lì, ma mi sentivo estraneo al mondo in cui ero. Come se ne fossi in qualche modo distaccato. Uno specchio sotto il cartello rifletteva un cinema alle nostre spalle. Ci dirigemmo tutti lì, come guidati da una volontà comune. Prendemmo posto. C'era una sola poltroncina vuota... il buio scese nella sala, il fascio di luce della macchina da proiezione colpi lo schermo, ma sembrava che non avessero messo la pellicola. Ad un tratto, intorno a noi non c'era più il cinema, ma un mondo coloratissimo. Ad un tratto si avvicinò al gruppo incredulo un vecchietto magro e dal lungo pizzetto ingiallito che sfregandosi le mani disse: "Ah, bene, vedo che siete tutti.. Ah no... Era prevedibile, manca uno... Bene, bene.." ci guardò tutti ad uno ad uno, sorridendo "Forse vi chiedete dove siete, eheheheh. Bene, qui non siete, perché questo luogo non esiste. No, non fate quelle facce, ora vi spiego con calma. Dovete sapere che qui, o meglio lì, cioè dove sto io, non si vede un soldo da un mare di tempo. Sono passati i bei tempi in cui facevi tanti di quei soldi con la magia... Ormai i bimbi credono che la magia sia nei pupazzetti di harry potter - detto minuscolo appositamente - le donne credono che le magie siano i 'prendi 15 paghi 14, 9 periodico' degli ipermercati, gli uomini credono le magie consistano nel tirare un calcio ad un pallone. Per non parlare di chi si spaccia per mago, ma è solo un illusionista bravo a proclamare l'esistenza di monete inesistenti e ad intascarne di esistenti... Si, si OK.., il problema è questo. Per risanare i conti si era pensato ad una bella produzione cinematografica. Se il titanic ha fatto tutti quei soldi, perché non noi? Solo che i costi di produzione sono proibitivi. Allora abbiamo pensato di ovviare al problema... Prendere la vostra storia e farla interpretare a voi durante i vostri sogni. Geniale no? Non c'è problema se avete più personaggi, qui potete essere anche più persone contemporaneamente. Ah, una cosa.. Non vi offendete, ma con i vostri volti non ci guadagneremmo molto, quindi se per favore ci indicate le fattezze di un attore/attrice famoso/a che può andare bene per i vostri personaggi, vi trasformeremo in lui/lei" il vecchio ci fece un sorrisone ed attese le risposte' - Per primo prese la parola Giovanni: "Selezione difficile in quanto Balos è molto caratterizzato dal punto di vista fisico pur non ispirandosi ad una persona reale. Dalla descrizione il primo nome che salta in mente potrebbe essere Banderas, ma Antonio è decisamente un tipo troppo bello e piacente in senso canonico per essere Balos. Patrick Swayze versione 'Duro del Roadhouse' oppure Steven Seagal in versione cuoco di 'Trappola in alto mare' sono altri candidati validi, specie il secondo per il fisico sfoggiato, assai al di sotto degli standard del genere 'film d'azione' in cui di solito si cimenta. Alla fine, perdendo parecchio nella somiglianza fisica, ma guadagnando un casino nell'idea che Balos dovrebbe dare, specie a prima vista, affido la parte a quel fortunato bastardo di Vincent Cassel." Il vecchio osservò con attenzione. Infine commentò: "Ah si è deciso. E sia. Avanti il prossimo" - Poi parlò Federica: "Liriel: per Liriel ho pensato a una delle mie attrici preferite: Natalie Portman ovviamente adeguatamente truccata. E' abbastanza giovane e dall'aspetto innocente e un po' da bambina sperduta, il che è l'ideale per la mia piccola drelfa. Ithilien: nessun dubbio: Ithil è Angelina Jolie, non ci avevo pensato nel momento in cui l'ho creata, ma ha preso ad assomigliare molto a questa attrice: atletica, dall'aspetto deciso e allo stesso tempo sensuale, ironica e soprattutto abbastanza "fecciosa" per impersonare Ithil. Lalaith/Haldir: credo Huma Thurman, possibilmente molto ringiovanita (in fondo Haldir è un'adolescente) perché il suo aspetto trascende un po' dai canoni della bellezza classica. Keral: adesso vi faccio ridere: Audrey Hepburn (ovviamente ai tempi di "Sabrina"), con un trucco adeguato potrebbe impersonare bene Keral in forma umana." Il vecchio guardò molto molto perplesso. "Ah beh... eccoti quadruplicata...." - Poi fu il turno di Jody: "Sky [...] a dire la verità mi viene in mente Julia Roberts! E' ammesso il cambio di colore dei capelli? ^^;" "Per Derian... oddio... non penso ci sia nessun attore che si possa trasformare in drago e sputi fuoco a destra e a manca... cmq sia lui potrebbe essere rimpiazzato con un bellissimo Brad Pitt con tanto di lenti a contatto rosse..." Il vecchiettò tossicchiò: "Mai dire mai..." "Sdoppiata" - Max, che sentiva la mancanza del suo "equino rombante", rispose: "TOMAS MILIAN nell'incredibile personaggio del commissario Nico Girardi, protagonista dei suoi più bei film." - Quindi Pierpa: "Akka... Bob Hopskins. Come caratteristiche fisiche direi che siamo messi bene, non certo un adone, ed anche il doppiatore italiano (del quale comunque ignoro il nome) ha il giusto timbro di voce profondo ed un filino rauco che ho immaginato avesse Akka" - Il venerato (ex)Guardiano disse: "se proprio devo espormi... direi un incrocio tra Nicolas Cage e Raul Bova... Ma ammetto di aver sostanzialmente detto due nomi a caso..." ^_____- Il vecchietto scosse la testa. "Mah, facciamo anche questa.." - Poi i due successori, per primo Lorenzo (NdG: non vi dico quanto c'è voluto ad estorcergli questi nomi) "Il defunto Bélen: Keanu Reeves" "Arks: Christopher Lambert" "Rebaf: Paul Walker (The fast and the furiuos), dopo aver escluso Christian Slater". Il vecchiò si limitò a calare la testa. - Quindi l'attuale Guardiano: "Beh, per Anàrion... Non ricordo il nome dell'attore, magari lo dico alla fine... Per il vecchio Iseler non ho dubbi: Christopher Lee, truccato esattamente come ne "Il Signore degli Anelli". Skirtill... bah, un folletto vale l'altro, però se assomigliasse a Will Smith non sarebbe male... Poi? Ah Ligeia.. Liv Tyler o forse Cate Blanchett... No, va bene la prima. Ser Lianc Tolot: ovviamente Richard Gere. Démon? Uno dei Gargoyle della cattedrale di Notre Dame, magari proprio quello che si chiama Démon, oppure Chimere... Ser Toleg Eaot: Kris Kristofferson (Blade II). Infine Anàrion, mi sono ricordato il nome dell'attore a cui avevo pensato: Craig Parker, anche lui come in ISDA (Haldir di Lorien)." Il vecchio, mezzo rincretinito, si fece ripetere più volte i vari attori. Quindi sospirò e dopo aver sistemato Alessandro nei suoi personaggi e dopo averlo ringraziato per non aver elencato anche le comparse, borbottò: "Manca Davide, sempre i suoi orari incredibili..." Nemmeno a farlo appositamente, Davide spuntò, evidentemente reduce da una lunga corsa... "E' che stavo scrivendo ad un gioco postale, un gioco di ruolo. Se volete vi do l'indirizzo..." "Va bene, va bene, sbrigati... Non ti faccio il riassunto di tutto quello che ho spiegato a loro, limitati a dirmi degli attori che potrebbero interpretare i tuoi Personaggi. Ah, a proposito, loro sono le persone con cui giochi a quel gioco di ruolo Pi Bi E Emme" "Ehm ^_^; Si..Per Aureithel ci vedrei bene Gwynet Paltrow Per Edhel non mi sovviene nessuna attrice adatta. Per Gai Koro ci va, debitamente truccato, qualcuno grande, grosso e muscoloso. Avrei indicato Schwarzenegger (comunque si scriva anche lui), non tanto per l'aspetto quanto perchè credo sia l'unico che possa eguagliare in espressività il mio orcozzo... Arkbel, il cacciatore, ha due tratti salienti: è burbero & barbuto. Escluso Brontolo che è troppo basso (e fa già gli straordinari in miniera) direi che potrebbe essere, ehm non lo so, ma vedrai che ora mi impegno... Acc', non so perchè ma per Am non mi sovviene nessuno che abbia 'le fisique du role'... (comunque si scriva e pronunci...) Però è colpa sua, io gli ho fatto vedere un po' di foto, ma scuote sempre testa e coda insoddisfatto. Artigli corti, zanne smussate, non ha le ali... Non gliene va bene una..." Il vecchio scosse ancora la testa. "Muovetevi... Scena 1..." E il sogno continuava. -=-=-=-=-=-=- L'Angolo del Bardo -=-=-=-=-=-=- *I Bardi sono soliti viaggiare di regno in regno portando storie e notizie raccolte qua e là. A volte informazioni utili, altre volte semplici storie, talvolta vere, talvolta false. Questo particolare bardo telematico vi porta le voci che arrivano dalle terre più distanti, ovvero quelle delle altre liste...* § Si vocifera in giro che un intero branco di lupi stia seminando il panico per le campagne, distruggendo raccolti e uccidendo capi di bestiame di sventurati contadini, ma chi afferma di averli visti all'opera, gigantesche creature assetate di sangue, viene deriso ed etichettato come visionario. § Un'armata di guerrieri drow guidati da una misteriosa elfa scura alata sono stati visti marciare verso la città elfica di Vallenil, con chiare intenzioni belliche. Cosa sia sucesso agli abitanti di Vallenil resta un mistero che soltanto un piccolo gruppo di avventurieri sembra intenzionato a scoprire. § Misteriosi eventi sembrano essersi verificati presso le rovine della città di Irem. Alcuni senzatetto che avevano trovato rifugio negli edifici diroccati, sono fuggiti in preda al panico giurando di aver visto la città ricostruita ed i draghi neri e porpora riprendere la battaglia che l'aveva distrutta. C'è chi parla di fantasmi e chi grida che la città è maledetta. § Un gruppo di draghi metallici è stato visto aggirarsi nelle paludi che ospitano uno dei clan di draghi neri più coinvolti nella guerra dei draghi. Alcune voci parlano di una possibile alleanza tra metallici e neri contro i rossi. § A Bejharad dei ladri si sono introdotti nottetempo nella villa del mercante Alexander Geffat, uccidendo due guardie che li avevano scoperti. Apparentemente non è stato portato via nulla di valore dalla villa, ma le guardie cittadine sono in allarme. § Alla Rocca del Cielo di Iskandar, Kletus figlio di Klavius, ambasciatore di Dar, ha promesso a re Fleyus l'aiuto delle Lance di Dar nella lotta contro la perfida dragonessa Nekra. Nel contempo, Brela Stonehand, ambasciatrice di Roccanova, ha chiesto aiuto alle forze del Pentacolo per contrastare e sconfiggere una volta per tutte il folto assembramento di giganti delle colline che da tempo guerreggia con gli stessi nani. § Sheeban, il figlio dell'Incendio Ruggente Fernos, è ritornato a calcare i passi su Anthuar. Pare sia stato liberato dalla sua magica prigione nel quale era stato segregato. Il mondo, ora, è un posto meno tranquillo... § Mai far arrabbiare un drago, direbbero decine di saggi, soprattutto se il drago in questione è femmina e protegge i suoi piccoli. E' proprio questo ciò che è accaduto al gruppo di cercatori guidati da Icaro di Arios...e se non fosse stato per l'intervento provvidenziale di un kraken, il gruppo ora sarebbe cibo per draghi marini! § La Taverna dei Miracoli di Iskandar negli ultimi giorni pare essere meta di sconosciuti dalle misteriose abilità. Un vecchio rincoglionito e combinaguai (che perde sempre il suo cappello) ed un giovane dall'aria burbera e scontrosa (riconoscibile per un diadema incastonato nella fronte) sembrano essere interessati ad una bambina vispa e allegra di nome Chya...o forse a coloro che accompagnano la bambina stessa, ma che non si vedono in giro da giorni e giorni? -=-=-=-=-=-=- Miti e Leggende del KCFG -=-=-=-=-=-=- Il Risveglio dei Demoni La vita dei Primi Popoli scorreva tranquilla sotto lo sguardo degli Dei. Gli Eldarim vivevano nella gioia e nell'adorazione delle divinità, contemplando il mondo che li circondava. Essi non avevano rapporti con gli Inoi, che consideravano troppo rozzi e legati alla materia, e non ricordavano neppure l'esistenza del Morak, che avevano visto una sola volta e da cui erano rimasti troppo inorriditi per volerlo rammentare. Gli Inoi vivevano a contatto con la natura ed avevano imparato ad accudirla ed a comunicare con essa per tramite degli spiriti che la animavano. Essi non riuscivano a comunicare con gli Eldarim, che si tenevano troppo distanti da loro. Ricordavano il loro incontro con il Morak e la paura che avevano provato, ma in seguito il contatto con la natura aveva insegnato loro che non sempre ciò che è brutto è anche malvagio, così essi lo avevano cercato per capire se la loro paura era giustificata, ma non erano mai riusciti a trovarlo. I Morak, che ormai erano numerosi, vivevano nell'oscurità come avevano sempre fatto, e non tentavano più di avvicinare gli altri popoli che li avevano respinti. Essi però li osservavano stando nascosti, e fu così che uno di essi si invaghì di un Eldarim. Il Morak continuava ad osservarlo da lontano, sotto lo sguardo alternato di Asteros e Luan, ma sapeva di non poterlo avvicinare poiché ne sarebbe stato scacciato. Così esso pregò Luxiana ed il suo seguito perché gli concedessero un nuovo aspetto che gli permettesse di avvicinare l'oggetto del suo desiderio, ma Luxiana non ascoltò la sua preghiera poiché non desiderava che gli Eldarim tanto cari agli dei venissero ingannati dai Morak che al contrario non li avevano mai riveriti. Allora il Morak pregò Celaban ed i suoi compagni, ma Celaban si rifiutò di accogliere la sua preghiera poiché egli riteneva che ogni cosa dovesse essere preservata nel suo stato naturale e che neppure gli dei dovessero modificare il modo in cui il mondo neonato stava nascendo e crescendo. Infine il Morak rivolse la sua preghiera a Tetranor ed ai suoi sudditi, ma Tetranor non volle neppure ascoltare. Perfino Lorathh si rifiutò di concedere il suo aiuto, poiché temeva che se i Morak fossero diventati simili agli Eldarim, essi avrebbero abbandonato il sottosuolo in cui lei regnava ed avrebbero smesso di adorarla. Disperato ed infuriato, il Morak urlò agli dei tutto il suo disprezzo e decise che avrebbe ottenuto ciò che desiderava con o senza il loro aiuto. Fu tale la forza del suo odio e del suo amore, della sua disperazione e del suo desiderio, che essa risvegliò qualcosa che era sempre stata nel cuore del mondo neonato fin dalla sua creazione, una forza che nasceva dal cuore del mondo e dal potere di Lynooran che lo aveva permeato, dal potere che gli dei avevano riversato su di esso e dall'energia che lo aveva investito quando Seftos aveva cessato di esistere. Questa nuova forza, che in seguito sarebbe stata chiamata magia, prese corpo e forma dando origine a creature quali il mondo neonato non aveva mai visto prima, ed esse vennero chiamate Dai-Mon, che nella rozza lingua dei Morak significava "Nemici degli dei", poiché essi concessero al Morak ciò che gli dei gli avevano negato. Nascondendo la loro esistenza agli stessi dei, i Dai-Mon insegnarono al Morak come attingere al potere della magia e plasmarlo per dare forma ai suoi desideri. Essi però non dissero che la magia avrebbe avuto un prezzo. Così il Morak usò la magia per alterare il suo aspetto e rendersi tale da poter avvicinare l'Eldarim ed affascinarlo come ne era stato affascinato esso stesso. Esso si unì all'Eldarim e quando fu noto che da questa unione sarebbe nata una nuova vita esso fu accolto tra gli Eldarim, che nulla sospettavano della sua vera natura, e trattato come uno di loro. E dall'atto di amore, desiderio ed inganno del Morak, una delle essenze divine prive di forma trasse ispirazione per divenire Fashia. Così il tempo passò e giunse il momento della nascita, ma proprio mentre il Morak dava alla luce il frutto del proprio amore, la magia che lo aveva reso simile agli Eldarim decadde, mostrando a tutti il suo vero aspetto. Infuriati ed inorriditi, gli Eldarim uccisero il Morak e la creatura che aveva generato. Solo il padre del bambino non partecipò alla loro rabbia, rendendosi conto solo allora che per lui l'aspetto e la natura dell'essere che aveva amato non avevano importanza. L'Eldarim pregò allora gli dei perché concedessero ai suoi amati di vivere. E Liviar ascoltò la sua preghiera e gli concesse il potere di riportare i morti in vita, a condizione però che lo usasse su uno soltanto dei due, poiché la Morte non avrebbe accettato di non ricevere il suo tributo. Costretto a scegliere, l'Eldarim decise di riportare in vita il neonato, che era del tutto innocente e rappresentava una speranza, sapendo che anche il Morak avrebbe fatto la stessa scelta. Impressionati dall'intervento divino, gli altri Eldarim si placarono e non osarono fare del male al bambino o al padre, eppure essi non riuscirono mai ad accettare il nuovo nato e lentamente allontanarono entrambi dalla loro vita. Quanto più il bambino cresceva tanto più agli occhi degli Eldarim egli mostrava la corruzione del Morak che lo aveva generato. Egli era infatti più piccolo di un Eldarim, i suoi capelli erano color della terra, come pure i suoi occhi, e scendevano sulle sue spalle in boccoli anziché riversarsi come le onde di un fiume. La sua carnagione era leggermente bronzea, e la sua costituzione più rigida e più solida. E tutti questi segni che tra gli Inoi lo avrebbero reso uno tra i tanti, tra gli Eldarim lo resero unico e solitario. Tale fu lo sconforto nel cuore di suo padre che, quando il bambino era ancora troppo piccolo per iniziare a capire, egli fuggì dagli Eldarim e trovò rifugio tra gli Inoi, che accolsero lui e suo figlio come se avessero sempre fatto parte del loro popolo. Egli raccontò agli Inoi la sua storia, disse loro della magnificenza degli dei e di ciò che Liviar gli aveva concesso, ed egli divenne il primo sacerdote del mondo neonato. Ma gli Eldarim non accettarono la fuga del loro compagno. Incapaci di comprendere di averlo allontanato, essi diedero la colpa dell'accaduto alla corruzione che i Morak avevano portato tra di loro. Così, per impedire che ciò che era accaduto una volta potesse accadere di nuovo, essi si misero in cerca dei Morak per usare i poteri che gli dei avevano concesso loro per sterminarli. Ebbe così inizio la prima guerra del mondo neonato. E i Dai-Mon ne gioirono.