PnG: TS'AI PAO YEH CHIEN ----------------------------------- Razza: Neko femmina Classe: Ladra Età: 19 Allineamento: Neutrale Forza: Medio Agilità: Molto alta Intelligenza: Alta Magia: 2 PM Abilità: 4 PA Combattimento: armi da corpo a corpo nullo, a mani nude graffia, morde ed è brava fare a pugni, armi a distanza ottimo con pugnale da lancio. Ad ogni modo preferisce nascondersi o fuggire piuttosto che attaccare... Cavalcare: mai provato Nuotare: ha paura dell'acqua... Lingue: la lingua del clan di appartenenza, comune, elfico. Descrizione: Ts'ai Pao Yeh Chien è una neko molto bella ed aggraziata dalla pelle molto chiara. Di corporatura esile, possiede comunque una muscolatura abbastanza pronunciata, addolcita da curve ben proporzionate. Il suo viso è molto dolce a tratti sbarazzino, ma quando si arrabbia assume un'espressione che non ispira certo bontà... Ha degli occhi da gatta di colore rosso acceso e capelli bianchissimi tagliati abbastanza corti e pettinati, o meglio _spettinati_, con spudorato stile punk, dai quali spuntano un paio di bizzarre orecchie da gatto, grigie. Il fatto di tenere i capelli così corti nasce dal fatto che in questo modo la neko è molto più libera nei movimenti e quindi non possono intralciarla mentre scappa dalle proprie 'vittime'. Oltre alle orecchie da gatto possiede anche una lunga coda nera con la punta bianca. Calza degli stivali, lunghi fino a metà coscia, molto resistenti ma altrettanto comodi. Posti sotto ai lunghi stivali, si trovano dei pantaloni attillati, creati in modo tale da permettere la fuoriuscita della sua coda. Ha una maglia senza maniche scollata, ricca di tasche (sia esterne che interne) e porta un paio di guanti, ben aderenti, lunghi fino al gomito, che però lasciano scoperte le dita sottili della neko, ma dotate di unghie (o meglio artigli retrattili) micidiali. È solita portare una specie di scialle, avvolto attorno al collo, che, specialmente di notte, usa per coprire il volto e i capelli chiari, per permetterle una migliore mimetizzazione con l'oscurità. Indossa abiti rigorosamente di pelle nera, questo perché l'aiuta a nascondersi meglio nell'ombra e nel buio della notte. Dotazione: Una sacca a tracolla nera all'interno della quale si può trovare di tutto: pietre focaie, una corda, sacchettini con all'interno il bottino racimolato con i suoi furti, un mantello nero (utilizzato solo in caso di pioggia), una pallina di stoffa, con la quale si mette a giocare quando si sente giù di corda, nastrini colorati, pettine, ... Insomma, di tutto e di più... Possiede inoltre un pugnale da lancio, arma magica di basso livello. Al collo porta un preziosissimo ciondolo di tanzanite dal colore blu con leggeri riflessi viola. La pietra è elegantemente lavorata ed abbellita con luccicanti fili d'argento che si attorcigliano in modo sparso attorno ad essa migliorandone di gran lunga lo straordinario effetto visivo blu-argento. Oltre all'indiscutibile preziosa fattura, il ciondolo è un oggetto magico che permette a Ts'ai Pao Yen Chien di diventare invisibile a suo piacimento. Inutile dire che l'abbia rubato da una donna molto ricca e potente, ovviamente... Personalità: Può essere definita esuberante (ma non cattiva), a volte anche troppo bambina in certi punti di vista. Nonostante questo è molto intelligente quindi sa quando deve fermarsi o calmare i bollenti spiriti. Se presa per il verso giusto può essere molto loquace e gentile con coloro che le portano il rispetto che merita. Sa essere una grande giocherellona, quando è di umore giusto, ed ama molto farsi coccolare ed essere considerata positivamente dagli altri. Sono in questi momenti che Ts'ai Pao Yen Chien è molto propensa all'ascolto dei dubbi/incertezze altrui. Fa di tutto per attirare l'attenzione di chi vuole bene: in cambio sa essere molto gentile cercando sempre di trovare le soluzioni ai problemi degli altri. Nonostante ciò è abbastanza permalosa: in questi casi piomba in un silenzio inquietante e non è molto facile farla ritornare pimpante ed attiva come prima. Crede molto nell'amicizia, se in qualche modo viene tradita da qualcuno... forse... meglio che a nessuno passi per la mente di farle una cosa del genere. Forse la sua esuberanza e voglia di mettersi in mostra sono dei meccanismi di difesa, una maschera che la neko utilizza per celare la sua profonda insicurezza interiore e paura nell'affrontare la realtà. Storia: Nacque in una ristretta comunità di neko (circa quaranta componenti) conservatrice ed amante delle vecchie tradizioni. Per essere precisi... nel suo clan vige una specie di 'gerarchia', anche se non così tanto rigida, dove, per garantire la sopravvivenza ed un certo ordine, è presente un individuo che ha il ruolo di capo-clan. La decisione di instaurare un elemento che detenesse il controllo della piccola comunità venne presa all'unisono. Infatti, esso fu dato ad un neko di 35 anni, ritenuto il più adatto per lo scopo: saggio, autorevole, ma paziente e comprensivo... Insomma la persona ideale per garantire il florido sviluppo del luogo in completa armonia. O almeno così sembrava! Sotto le spoglie della bontà si nascondeva una personalità avida ed amante del potere e della malvagità. Una notte (mentre lei aveva 17 anni) il capo clan rapì la povera neko. La portò in mezzo ad un bosco, fuori dalla portata degli altri abitanti, dove cercò di stuprarla. La giovane neko lottava con tutte le sue forze per potersi liberare, ma lui era troppo forte. Fortunatamente, però, a forza di divincolarsi, tra morsi e graffi, riuscì a scaraventarlo via per alcuni secondi: ma quel tempo fu comunque sufficiente per consentire alla neko di estrarre il suo pugnale dal fodero a scagliarlo contro di lui. Si conficcò nella giugulare... Nonostante la morte certa del capo-clan, ella si scaraventò contro quel corpo, ormai morto, martoriandolo con altre 24 pugnalate. Avrebbe continuato ancora se non fosse stato per un altro neko che, passeggiando tra il bosco, la vide compiere quell'atto disumano. Non si sa come mai, ma dopo quella vicenda, quando Ts'ai Pao Yen Chien piange dai suoi occhi non escono normali lacrime, ma bensì vero e proprio sangue. Venne condannata dalla sua comunità per l'uccisione del "giusto" capo da loro eletto. Nessuno credette al suo racconto: nessuno (o meglio così pensava). La sentenza: condanna a morte. Il giorno prima della 'fissata morte' le marchiarono a fuoco, sul braccio sinistro, l'immagine di un teschio (simbolo utilizzato dal clan per indicare un assassino). Fortunatamente quella notte, grazie all'aiuto di un ragazzo, che non credeva minimamente a quelle accuse, riuscì a fuggire nel cuore della notte. Prima di svignarsela, però, bruciò il corpo del capo-clan (che doveva essere seppellito in concomitanza con la sua morte). Fuggì nell'oscurità. Ora vaga da città in città, senza però mai stanziarsi definitivamente in nessun luogo, vivendo grazie a quanto riesce a rubare ai nobilotti che incontra nel suo cammino... Abilità: --- Guerriero --- Pugnale da lancio --- Ladro --- Borseggiare (3) [+1] Stimare (1) [0] Incantesimi: --- 1PM --- Parlare con gli animali (abilità razziale) Note: È molto religiosa, in particolar modo per Silvana, la dea della natura e dei boschi. Molto spesso la si vede pregare, ed è proprio in quei casi che non vuole essere disturbata! La cicatrice del teschio la tiene sempre in bella vista, non vergognandosi di portare un simile marchio: in effetti si sente orgogliosa di ciò che ha fatto! Il suo nome significa Tesoro Notturno GIOCATORE * Paola Frison * Anno di nascita: 24/08/1987 * Città: Grantorto (PD) * E-mail: piolaf@gmail.com