PG 732: EDWARD DUKE --------------------------- Razza: Umano Maschio Classe: Ladro Allineamento: Caotico Età: 21 Forza: Scarsa, per alzare una sedia deve usare 2 mani Agilità: Eccezionale, abituato sin da piccolo a movimenti rapidi e acrobatici Intelligenza: Nella media, mai sviluppata non avendo mai studiato Magia: 5 PM Abilità: 16 PA Combattimento: Non è mai andato a lezione, quello che sa lo ha appreso da autodidatta o da esperienze personali. Non capace di maneggiare armi troppo pesanti (a 2 mani o a 1 mano da impatto) si trova abbastanza a suo agio nella scherma grazie alla sua agilità. A distanza potrebbe essere temibile se solo imparasse i fondamentali dell'arco, ma per ora dà buona prova di sè con i coltelli. Se disarmato è più noioso che pericoloso, riuscendo abbastanza facilmente a schivare i goffi colpi avversari senza però poter portare con forza i suoi affondi. Cavalcare: Stabile e sicuro a cavallo come con i piedi attaccati per terra Nuotare: Sa stare tranquillamente a galla e, in acque non troppo agitate, anche nuotare per brevi distanze Lingue: Comune Descrizione: Un ragazzo sui venti anni longilineo dai corti capelli castani scuri che a malapena nascondono la punta delle orecchie. Due curiosi occhi di un chiaro verde acqua sono sempre intenti a osservare tutto quanto lo circonda. Il volto ben rasato e le mani in buone condizioni lo fanno apparire più giovane di quanto non dimostri il suo sguardo. Viaggia con abiti comodi e ampi che impediscono di delinearne la corporatura e badando più alle necessità che alle mode. Le stesse scarpe sono più simili a morbidi mocassini che a resistenti stivali da guerra. Dotazione: Oltre agli abiti marrone scuro già menzionati nella descrizione, quando è fuori città indossa un mantello a doppia faccia (esternamente marrone scuro e internamente nero) e un capiente zaino. tra varie cianfrusaglie e alcuni coltelli dal suo interno a volte ha tirato fuori un corpetto di cuoio rinforzato sempre utile per avventurarsi nelle regioni meno sicure, una coperta pesante, un sacchetto con le poche monete attuali, un sacco ripiegato, una robusta ma leggera corda, un narcisistico piccolo specchio di metallo e una lanterna a lente a luce orientabile. In vita gli pende un lungo e affilato stocco non certo in ottime condizioni. Personalità: Ladro di classe ma non per piacere, va contro la legge solo quando ci sia un motivo veramente valido. Gli piace viaggiare e vedere posti, parlare e conoscere persone nuove. In una animata conversazione sarà sempre l'ultimo a venire alle mani, ma non disdegna la violenza se giustificata. Quando si prefigge un obiettivo difficilmente desiste, "tutte le città assediate prima o poi cadono", è solito dire, e per raggiungerlo si attiene al più gretto machiavellismo. Dalle conoscenze e dalle scoperte non cerca di ricavarci un tornaconto personale, ma se quelle potessero essere utili strumenti per il suo fine non esiterà ad usarle. Non sacrificherà mai volentieri amici e compagni di viaggio, potrebbero sempre essere utili in futuro... per la vita che ha fatto sinora non ha mai avuto amici, veri o falsi che fossero. Storia: Per quanto si ricordi la sua unica famiglia è stata il circo. Il padrone del circo lo ha cresciuto insegnandogli il mestiere non certo con l'amore e le cure di cui un bambino necessiterebbe: non appena in grado di gattonare lo mandava in giro per il tendone a racimolare i denari di impietositi spettatori. Raggiunta la postura eretta passava più tempo in aria che in terra: veniva usato di continuo per il suo scarso peso per essere lanciato da un trapezista all'altro e tra una caduta e l'altra apprese le prime rudimentali evoluzioni. Una volta ragazzetto fu la figlia del padrone a fargli imboccare la via del mestiere insegnandogli oltre alle acrobazie a terra e a cavallo anche la difficile coordinazione occhio-mano nell'arte del borseggio. Ormai troppo grande per intrufolarsi inosservato nelle tasche della folla degli spettatori, la sua notevole predisposizione fisica lo rese un'attrazione nel combattimento acrobatico con il fioretto e nel lancio dei coltelli... quante volte avrebbe voluto 'sbagliare' mira e colpire la sorridente figlia del padrone invece della sagoma di legno per ringraziarla della sua infanzia! 'fortunatamente' il vile attacco a tradimento portato dall'esercito di Astares fece piombare Tejarak nella confusione quel tanto che bastò per permettergli di sgattaiolare via dall'odioso circo e cercare di costruirsi una vita con quanto appreso fino ad allora. Ha iniziato a girare per la città (più tranquillamente solo dopo la partenza della carovana) e cercare di racimolare denari rubandoli solo quando non riusciva proprio a procurarseli diversamente, "che senso ha prendere i soldi a chi ne ha per farlo diventare come me? sarebbe un altro discorso se fosse un ricco e avido mercante..." Adesso vuole viaggiare e essere libero come non ha potuto esserlo finora e inoltre cova la sua vendetta: sta cercando un modo per farla pagare a quei maledetti circensi e trovare così la sua vera famiglia. Incantesimi: Nessuno Abilità: Arte della fuga (2) [+1] Borseggiare (1) [+0] Equilibrio (3) [+1] Muoversi Silenziosamente (2) [+1] Nascondersi (2) [+1] Osservazione (1) [+0] Passare inosservato (1) [+0] Scalare (2) [+1] Sentire Rumori (1) [+0] Stimare (1) [+0] Note: Nessuna GIOCATORE * Alessio * Età: 25 * Città: Firenze * E-mail: Dertgard@hotmail.com