PG: LADON --------------------- Razza: Drago d'Ametista maschio Classe: P.C. (Studioso e Compositore) Allineamento: Neutrale Età: 1510 (Anziano) Forza: elevatissima Agilità: normale Intelligenza: molto alta Magia: 7 PM Abilità: 6 PA Combattimento: con armi da mischia: basso, anche se diventa temibile quando comincia a dare bastonate e ad elargire elaborati insulti "Screanzato escremento di una scrofa sifilitica!" con armi a distanza: basso a mani nude: nella sua forma naturale è devastante, quando è in un'altra forma preferisce utilizzare altri metodi d'offesa Cavalcare: Buono (solo in forma umanoide) Nuotare: ottimo Lingue: Comune, Draghesco, Lingua dei draghi d'ametista e zaffiro, gnomesco, elfico, lingua dei satiri, lingua dei centauri e le basi di molte altre lingue tra rare e meno rare Descrizione: Ladon, nella sua forma naturale, è un gigantesco e splendido drago di circa cinquanta metri di lunghezza. Le sue scaglie sembrano uno scintillante campo di lavanda cristallizzata (anche perché ha un po' le dimensioni di un campo! ^^). Presenta anche sfumature più scure, purpuree, e verde scuro, che sembrano del colore della pietra lavica su cui in natura è frequente vedere i cristalli di ametista. Per il resto non è molto diverso da altri esemplari della sua specie. Nonostante sia un drago anziano, ha un aspetto vigoroso e giovanile; solo le dimensioni possono far intuire la sua età. Da quando è adulto ha avuto circa un millennio per sperimentare varie forme, e le sue preferite sono sempre state la lucertola e l'aquila. (Nemmeno lui sa spiegare perché trovi gradevole trasformarsi in questi due animali.) Per i mammiferi ha avuto sempre le idee poco chiare, ha sempre amato i felini, ha avuto una passione per le iene, per i cavalli e addirittura per i bradipi, finché, quasi casualmente, si è messo a sperimentare tutta la famiglia delle scimmie antropomorfe, compreso l'uomo, e ha trovato interessante usare la forma umana per utilizzare le biblioteche, le sale da concerto, e gli strumenti musicali. Comunque, per quanto riguarda la forma umana appunto, da quasi mezzo secolo trova conveniente assumere l'aspetto di un distinto uomo di circa sessant'anni, con alcune rughe, corti capelli bianchi e corta barba candida. In questa forma indossa sempre abiti eleganti, ma mai appariscenti o sfarzosi; giacche e pantaloni scuri, cappello bianco, bassi stivali e un mantello da viaggio. Quando è in questa forma viaggia con un resistente bastone da passeggio di ottone e legno, e alla cintura ha legati un flauto e un violino, quest'ultimo dietro la schiena. Non è impossibile, però, che in qualche occasione decida di assumere un aspetto umano più giovane, perché non sempre le persone anziane vengono rispettate, e quando capita trova la cosa alquanto detestabile. Dotazione: Non possiede molto, ma quei pochi oggetti sono abbastanza particolari. Ha un flauto magico (non quello di Mozart!) e un violino, anch'esso magico. Sono un dono di alcuni satiri bardi aiutati da lui circa un secolo fa. Questi strumenti hanno la particolarità di scomparire quando si trasforma in qualsiasi creatura non in grado di poterli suonare e di riapparire in caso contrario. Il bastone invece è un dono di un drago di mercurio strega (con la quale ha avuto anche una breve relazione amorosa, ai suoi tempi era un baldo rubacuori) ed ha la particolarità di apparire quando viene evocato, e di sparire con un semplice ordine. La parola magica per entrambe le cose è "Porca miseria!" (Ehm... sì, purtroppo quando durante il rito la strega doveva scegliere la parola si è morsa la lingua.) Ciò crea sempre un po' di imbarazzo a Ladon, ma lo diverte anche. Questo bastone, oltre a fare un male cane se dato sulla testa, ha la particolarità di funzionare un po' come un taccuino; agitandolo in aria, a mo' di matita gigante su un foglio invisibile, può appuntare e registrare delle cose, che in seguito possono essere "rilette" impugnandolo semplicemente. Lui lo usa per raccogliere le sue osservazioni naturalistiche e le sue composizioni musicali. Personalità: Ladon è un drago anziano con la mente ancora vivace e curiosa. Fin da quando era giovane ha sempre avuto un interesse per la botanica, la zoologia, la geologia e le altre discipline derivanti dall'interazione di queste tre. Il suo è un interesse scientifico, ma anche da esploratore. Sia per il modo di indagare, che anche per il suo atteggiamento da vecchio saggio (ora che ha un millennio e mezzo) lo si potrebbe descrivere come una specie di "Charles Darwin draghesco di un mondo fantasy medievale". Con questa curiosità da naturalista inglese ottocentesco, Ladon ha viaggiato molto, e ha accumulato molte nozioni scientifiche, non sempre approfondite e specifiche, ma ampie e variegate. Da quando ha sviluppato la capacità di trasformarsi, ha approfondito l'etologia, altra sua passione, viaggiando in lungo e in largo per il mondo, da un ecosistema all'altro. Infine, quando ha iniziato a sperimentare la forma umana, ha trovato molto interessanti le varie espressioni artistiche degli umanoidi, come la pittura, la letteratura, l'architettura e la scultura. Ma la musica è sempre stata la sua preferita. Già prima di potersi trasformare, difatti, aveva avuto il piacere di passare del tempo con draghi canterini o con draghi d'acciaio o d'argento bardi. Di conseguenza, saltuariamente ama definirsi un "bardo mancato". Nonostante la sua possanza, la sua veneranda età, e la sua non misera cultura, Ladon è stranamente timido ed insicuro. È sempre molto gentile, disponibile, e spesso anche giocoso. Ama divertirsi, sempre con parsimonia ed eleganza, anche se a volte riesce a raggiungere alti livelli di cinismo mascherati da una impeccabile compostezza. Comunque, la sua insicurezza e timidezza a volte emergono in modo molto evidente, portandolo a parlare in maniera veloce e incomprensibile. Questo deriva dai molti anni della sua adolescenza passati in compagnia dei draghi di mercurio (dei quali ha provato a imparare la lingua.) Forse le sue giovanili avventure/disavventure d'amore con alcune esemplari di quella specie lo hanno segnato in profondità. Probabilmente una delle sue forme animali preferite, quella di una piccola lucertola, è un modo per passare inosservato, quando ne sente il bisogno, un modo per trovarsi un suo piccolo angolo di quiete e solitudine. Tuttavia, tra tutte, la sua forma preferita resta sempre quella naturale. Non ha sviluppato nei lunghi anni di vita, come accade ad altri draghi, la preferenza per la forma umana; ama tornare alle sue sembianze orginali, e cerca di farlo il più possibile, ma, da buon scienziato, sa quando è necessario e indispensabile mutare le proprie sembianze. Spesso diventa un po' tedioso quando si è in sua compagnia durante il passaggio in una foresta, o in un ambiente naturale in generale. Potrebbe improvvisamente fermarsi per ammirare un fiore, una particolare pianta, la sagoma di un raro uccello tra i rami, gli escrementi di un particolare topo, o le conchiglie fossilizzate in un sedimento portato alla luce. Oppure a volte diventa imbarazzante quando fa strani paragoni con le caratteristiche o i comportamenti di animali esotici che solo lui ha visto o sentito nominare. Il misterioso "Paragnaus maculato dalle orecchie flosce" è un suo chiodo fisso. Comunque, in generale, come già detto, Ladon è un amabile signore, cortese e sincero. Ma guai a farlo arrabbiare, il suo sangue di drago e il suo vigore mai scomparso di giovane giramondo possono farlo diventare molto pericoloso e violento; e un drago furibondo lungo cinquanta metri non è consigliabile come avversario. Di solito a farlo infuriare sono le ingiustizie palesi, i suoi amici in pericolo, e la devastazione della natura e dell'arte. Accetta con una certa tranquillità le critiche, se qualcuno osa denigrare una sua composizione si limita ad alzare le spalle... o a spiaccicarlo, ma sempre con tranquillità. "E così non ti piace la mia ultima sinfonia? Davvero?" sorrise il drago cordialmente. Poi alzò una zampa, e sempre sorridente l'abbassò. SPLAT!! "De gustibus." ^__^ Storia: Parte del suo passato è già stato accennato precedentemente, perché legato al suo comportamento e ad altri aspetti, ed è quasi impossibile elencare le varie esperienze fatte in un millennio e mezzo di vita. È nato sulle rive di un bellissimo lago montano, a nord del Sacro Umano Impero, fuori dai suoi confini ovviamente. Ha vissuto con la madre, e altri simili della zona, fino all'età di novant'anni. Sua madre era molto amorevole, e lo ha incoraggiato ad amare la natura e la bellezza. Però, la sua curiosità lo ha presto spinto fuori dal nido, e ha cominciato a viaggiare. Come già accennato, passò parte della sua adolescenza tra un gruppo di streghe naturali, erano draghi di mercurio. Provò a imparare la loro lingua, con esigui risultati, sperimentò l'amore, ma soprattutto apprese vari aspetti del mondo naturale. Dopodiché viaggiò ancora, e trascorse alcuni anni tra i draghi di ottone, ascoltando le loro storie, e le loro canzoni. (Non tutti erano piacevolmente intonati.) Passarono gli anni, e si spostò ancora, stavolta in una foresta, dove strinse amicizia con elfi, centauri e satiri. Queste popolazioni gli furono molto riconoscenti quando, grazie alla sua forza, le aiutò a respingere un'invasione di orchi e troll. Partì nuovamente, e per molti anni, secoli anzi, visitò i posti che più lo incuriosivano: i deserti, le giungle, le savane, le lontane terre orientali, il freddo nord. Strinse amicizia con molti popoli e imparò le nozioni basilari delle loro lingue, ma il suo interesse primario rimanevano le piante, gli animali e il territorio. Quando divenne adulto, si fermò per alcuni anni, anche perché aveva girato il mondo per quattro secoli. Si fermò anche per analizzare con interesse scientifico la sua nuova abilità di metamorfosi. Visse lunghi periodi tra le aquile delle montagne, tra i coccodrilli dei fiumi, tra i cervi, le linci, e perfino tra gli animali delle fattorie. Durante una lunga sosta in alcune zone del sud, compì un viaggio interiore, ed esteriore, graduale e molto particolare. Aveva iniziato a studiare il comportamento e la fisionomia di alcuni primati, e il suo interesse era cresciuto quando, per mangiare dei minerali in realtà, aveva trovato nelle rocce dei resti molto interessanti. Ragionando, non trovò difficile rendersi conto che gli uomini, in fondo, erano solo mammiferi, scimmie evolute. Così, un giorno, decise di trasformarsi in umano, e di studiare quella specie diffusa ovunque più da vicino. Era ancora nel fiore degli anni, e oltre a essere sedotto dall'arte e dalla musica, gli accadde anche di avere delle relazioni con bellissime donne. Passarono altri anni, e si trasferì in una grande città dei Sette Regni, piena di vita e di cultura. Iniziò, in forma umana, una vera e propria carriera da musicista, studiando con i migliori maestri. Divenne compositore, si esibì in concerti, partecipò anche a dibattiti di scienze naturali in rinomate accademie. Questa esperienza di vita tipicamente umana lo arricchì molto, ma anche in questo caso, dopo un po' di anni, decise di cambiare aria. Tornò a viaggiare, tornando anche da vecchi amici, come le Streghe draghi di mercurio, ma stavolta le sue tappe si fecero più ravvicinate, e perciò se prima volava da un continente all'altro, ora preferiva visitare provincia dopo provincia. Continuò a studiare le variazioni dell'ambiente, ma non solo, anche delle melodie e armonie delle varie regioni, e a comporre ispirato dalla natura. Passarono decenni, e secoli, e prima di diventare anziano, ottenne grandi gratificazioni, sia in campo musicale, che scientifico. Ladon trascorse tutta la sua lunga vita ignorando quasi del tutto le guerre umane, che in molti secoli si susseguirono numerose. Un episodio particolare accadde negli ultimi tempi (aveva già 1509 anni). Attratto da un'antica città che stava risorgendo dopo un lungo medioevo, fece una piccola deviazione dal suo percorso diretto verso Astares, e si recò a Lean'dar. Rimase deluso, aveva pensato di trovare una città dalla ricca vita culturale, ma invece il nuovo governo stava promuovendo solo politiche commerciali, anche di dubbia moralità. Poco prima di andarsene, una sera, fu circondato da tre cavalieri coperti da pesanti armature, anche i loro cavalli erano corazzati. Lui era in forma umana, e non si era mai mostrato col suo vero aspetto. Ma questi tre, che si facevano chiamare Karkenar, si rivolsero a lui chiamandolo "la rarità d'ametista". Lo minacciarono, dicendo che il loro signore desiderava il suo sangue, o meglio ancora il suo cuore. Prima che quegli strani mercenari potessero lanciare su di lui una potente magia, che gli avrebbe impedito di trasformarsi in drago, assunse immediatamente la sua forma di lucertola, e fuggì via. Evidentemente questa fu una mossa inaspettata e provvidenziale, che colse di sorpresa i Karkenar, e permise a Ladon di dileguarsi. Questo episodio misterioso e spiacevole lo fece riflettere. Si sentiva giovane, ma per la prima volta si rese conto di essere diventato vecchio, e una certa nostalgia delle terre natie si impossessò di lui. Perciò partì verso oriente, per tornare ai monti che l'avevano visto nascere, ma decise di passare per il Sacro Umano Impero, terra in cui, nonostante la vicinanza, non aveva mai viaggiato prima di sviluppare la metamorfosi, per ovvi motivi, ma che poi per secoli si era dimenticato di visitare. Disciplina: Psicocinetica Incantesimi: --- 0 PM --- Alterazione Psicocinetica --- 1 PM --- Psicocinesi Intermittenza --- 2 PM --- Proiezione della Forza --- 3 PM --- Controllo del Suono --- 4 PM --- Disintegrazione --- 5 PM --- Teletrasporto degli Oggetti --- 6 PM --- Soppressione della Magia Note: Non è un tipo religioso, non ha fede, ma prova una certa "simpatia" per la figura della dea Physis. GIOCATORE * Mattia Ferrari * Data di Nascita: 30/09/82 * Città: Roma * E-mail: schryb@katamail.com