PG 606: MESSER MESARIO ------------------------------ Razza: Umano maschio Classe: Bardo Allineamento: Legale Età: 23 Forza: Molto buona Agilità: Buona Intelligenza: Normale Magia: 2 PM Combattimento: Abilita' molto buona con la spada a due mani, a cavallo può usare una lancia da cavalliere, non sa usare nessuna altra arma. Non sa usare nessuna arma da lancio. Buono nel corpo a corpo Cavalcare: Buono Nuotare: Normale Lingue: Comune Descrizione: Mesario è un ragazzo alto dal fisico atletico. A vederlo non è il solito bardo dal fisico asciutto e leggiadro. E' alto 1m e 90 e pesa 90 kg, ed è molto muscoloso. I capelli sono castani come i suoi occhi. I capelli sono corti e non sono dunque in alcun modo acconciabili, nel limite del possibile (visto che è sempre in viaggio) si taglia la barba. Si muove con eleganza, stando attendo a non incurvare mai la possente schiena e tenendo il capo sempre alto. Ha una voce suadente quando parla (sempre rispettando il più possibile l'etichetta) mentre quando canta riesce a raggiungere tutte le note di un tenore. Altro particolare sono le sue mani, sono mani molto curate, non hanno una forma affusolata e anzi sono piuttosto robuste con dei palmi molto larghi, Mesario le tiene sempre in considerazione perchè non vuole che vi si formino dei calli. Dotazione: Ha una spada a due mani, un sacco in cui tiene i viveri e una coperta; il mandolino che tiene in una custodia di cuoio, un piccolo coltello a serramanico. Indossa un vestito blu da bardo, è formato da stivali (blu) di pelle, da una calzamaglia (blu), una casacca (blu) foderata con un corpetto di cuoio che fa da protezione. Il tutto è completato da un berretto a punta (blu) con una piuma sottile e molto lunga (gialla). Personalità: Mesario ha un carattere difficile. Quando lavora è una persona affabile che scherza con i "clienti", accetta poco le loro battute, ma è un buon incassatore (se mai si vendica cantando una storia poco adatta o rincarando i prezzi, rubando quando si distraggono). Fondamentalmente è un ragazzo spiritoso e pronto allo scherzo e amante della compagnia, ma è anche permaloso. E' un legale che però è fortemente attirato dal tradimento ai suoi principi per adottare logiche più utilitaristiche e di tornaconto personale. Ha un rapporto particolare con il gentil sesso da cui si sente attirato, ma di cui non si fida. In sostanza gradisce la loro compagnia ma non vorrebbe condividere con loro un progetto, impegnativo o semplice che sia. Storia: La storia di Mesario ne ha influenzato fortemente il carattere. Fino a quando aveva 20 anni viveva presso Oniver con colui che pensava essere suo padre Azabor, un nobile cavaliere che volendo far diventare il suo unico figlio un paladino lo ha istruito secondo le regole degli dei legali e lo ha addestrato all'uso della spada a due mani (unica arma dei paladini secondo il padre) e all'uso della lancia da cavaliere (arma giocattolo per i tornei). Inoltre lo ha educato secondo i dettami dell'etichetta dei nobili del suo paese, tra cui la conoscenza della musica a cui risulta particolarmente portato: la poesia, la storia, la letteratura, ma anche l'arte militare e del comando. Quando però ormai stava per raggiungere il traguardo dell'investitura a cavaliere si innamora di una giovane donna (leggermente più vecchia di lui). I due hanno una intensa e breve storia. Dopo pochi giorni infatti viene presentata a tutta la corte la promessa sposa del vecchio padre rimasto vedovo da molto tempo e che in vista della futura investitura del figlio non si occuperà di vicende lontane in quanto spetterebbe a Mesario. La promessa sposa è proprio Erina la ragazza di cui è innamorato, il matrimonio (combinato dalle famiglie) si celebrerà la mattina del giorno dell'investitura, che sarebbe avvenuta nella notte seguente. Mesario fa di tutto per evitare i promessi sposi. Ma non può evitare il matrimonio: quando il padre si apparta con la sposa, alla fine della cerimonia, fuori di sé cerca di uccidere Mesario: Erina infatti, non era illibata, e per giustificarsi accusò Mesario di averle usato violenza quando stava per giungere al castello. Mesario che è ormai un guerriero resiste all'attacco del padre furibondo e scopre che non è suo figlio naturale, ma un trovatello. Ormai non può più essere un cavaliere perchè anche se provasse di non essere colpevole di alcuna violenza su Erina la sua discendenza incerta lo escluderebbe dalla nobiltà del suo paese, condizione necessaria per essere paladini. Il suo progetto di vita finisce in catastrofe, scappa del castello del padre con la sua spada, ricercato per un delitto e rifiutato dalla sua famiglia. Fugge da tutto il suo passato e sposa il culto di Belia, la dea della bellezza e della danza. Da quel momento ha cambiato il suo nome in Mesario, ed è diventato un bardo incontrando un vecchio bardo (Ferino) che in cambio dell'istruzione necessaria gli ha chiesto di assisterlo nei suoi ultimi viaggi. Adesso (tre anni dopo l'incontro con Ferino) il vecchio bardo è morto e Fako vaga lontano dai territori di casa in cui è stato condannato alla morte per impiccagione, senza meta e senza alcun obiettivo tranne la voglia di conoscere nuove storie che abbiano un lieto fine. Incantesimi: --- 1 PM --- Ammaliare Note: Essendo un bardo sa suonare e cantare, suona il mandolino. Inoltre ha le abilità dei ladri di scalare pareti e ascoltare rumori. GIOCATORE * Andrea Facoetti * Età: 23 * Città: Ponte San Pietro (BG) * E-mail: fakoland@supereva.it