PNG: ZENOR --------------------- Razza: Vampiro Vivente Classe: Negromante Allineamento: Caotico Età: 35 Forza: Media Agilità: Media Intelligenza: Alta Magia: 5 PM Combattimento: Con armi da mischia: scarso. Ma usa il proprio pugnale. discretamente, soprattutto cogliendo il nemico alle spalle. Con armi da lancio: buono (coi pugnali) Senza armi: utilizza il morso. Cavalcare: Scarso. I cavalli ne sono terrorizzati Nuotare: Scarso, ma non teme l'acqua come un normale vampiro. Lingue: Comune Descrizione: È alto e magro. Sempre avvolto in un mantello nero. Il viso è spigoloso e pallido, anche se è quasi sempre celato dal cappuccio che gli lascia bene in vista solo un naso aquilino eccezionalmente grande e un mento aguzzo. Ha labbra sottili e rosse, che spiccano sulla sua faccia smunta e cinerea. Porta, ben nascosto dal mantello, un lungo coltello d'oro con inciso sul manico il simbolo nefasto della morte alata (Uno scheletro con ali da pipistrello e artigli serrati sul corpo di una giovane donna). Porta con sé un piccolo sacco appeso alla cintura, nel quale tiene alcune erbe che usa nei suoi riti negromantici. È spesso accompagnato dal suo necrofamiliare Dij e dal ghoul Gosha Dotazione: Possiede un medaglione che lo scherma dalla lettura della mente e gli permette di comunicare telepaticamente con altri esseri. Personalità: È un essere ambiguo. Ha della razza umana l'irascibilità, il desiderio di potere, la capacità di vivere allla luce del sole (anche se in ambienti il più possibile all'ombra), persino la passionalità, che esplica nella sua ricerca del potere e nel desiderio di giovani fanciulle alle quali talvolta succhiare il sangue. Del vampiro ha ereditato la sete di sangue (anche se non si ciba di quello. Lo fa solo per impulso), alcune capacità dei vampiri minori, e una forza maggiore di quella che il suo corpo dovrebbe avere ma non paragonabile a quella di un vampiro vero. Non teme la morte. Sa che se gli sarà data in maniera convenzionale, diverrà un vampiro a tutti gli effetti e sarà ancor più potente. È un essere abbietto e agisce sempre nell'ombra, cercando di non esporsi in prima persona. È un essere potente e spesso circondato, oltre che dal Ghoul e dal necrofamiliare, da non-morti animati da lui stesso. Uccide senza pietà chi lo ostacola, quasi mai in un combattimento leale. Storia: Figlio di un vampiro e di una donna umana rapita e utilizzata per la sua riproduzione, è stato allevato dalla madre, sfuggita in seguito alla distruzione del vampiro da parte di un sacerdote di Liviar (Krim Xenpo, il padre spirituale di Sadarar), in un villaggio umano. Ben presto si è reso conto della sua natura ibrida (dopo aver succhiato il sangue di una fanciulla, spinto da un desiderio irrefrenabile) e ha estorto la verità alla madre, arrivando a torturarla per saperla. La sua mente, già pericolosamente instabile, ha ceduto. Dopo aver ucciso la madre, ed essere fuggito dal villaggio dove gli abitanti, che si erano resi conto di avere un vampiro tra loro, stavano per lapidarlo, si è rifugiato in una palude, dove l'incontro con un negromante lo ha introdotto agli studi dell'arte della magia della morte. Quando è giunto alla conclusione di poter continuare il suo cammino da solo, ha ucciso anche il suo maestro. Ha scoperto solo a 35 anni di avere un gemello eterozigota. Ha trascorso le ultime fasi della sua vita complottando per impadronirsi dell'antica magia primordiale, tramite un portale nel quale degli antichi maghi avevano sigillato degli esseri che erano riusciti già una volta ad attingere a tale potere, tramutandosi in dei simil-demoni. Per raggiungere il suo scopo ha ordito un complesso piano riuscendo ad ingannare i discendenti di tali maghi (tre sacerdoti: Sadarar di Liviar, Cirdan di Silvana e Kysin Denoren di Moriana) perché usassero la loro eredità per recuperare un libro che spiegava come aprire il portale e non ha esitato a rapire e segregare suo fratello ed a compiere ogni sorta di nefandezza. È morto nel giorno 360 proprio per essere riuscito ad ottenere ciò che tanto desiderava, dato che il potere che ha liberato, complice anche la sparizione degli dei che lo limitavano, si è rivelato eccessivo per lui e lo ha ucciso, non prima però che sacrificasse il suo gemello, Melkor, per completare il rituale di apertura del portale.