PG: SERFARAN ------------------------ Razza: Elfo maschio Classe: Mistico Allineamento: Caotico Età: 489 Forza: Ottima Agilità: Ottima Intelligenza: Ottima Magia: 3 PM Abilità: 6 PA Combattimento: A mani nude: Ottimo, Con armi corpo a corpo: Buono Con armi a distanza: Buono Cavalcare: Alto Nuotare: Alto Lingue: Elfico, Nanesco, Comune Descrizione: Serfaran è più alto della media degli elfi, infatti è alto 1,85 metri, ha dei capelli biondi e molto lunghi che tenuti sciolti gli arrivano vicino al fondoschiena, anche se lui li tiene sempre legati con una coda molto alta, i suoi occhi sono azzurri, la sua pelle è quasi bianca Dotazione: Pugnale, tunica nera con raffigurata una spada bianca Personalità: Serfaran è un elfo fondamentalmente buono, che preferisce risolvere le dispute a parole sfruttando anche la sua innata intelligenza, ma se si arrabbia perde il controllo e diventa una furia incontrollabile Storia: La storia di Serfaran è molto triste: nasce in un posto sperduto che lui chiama "La mia terra", non ha mai saputo niente dei suoi genitori tranne che erano troppo poveri per mantenerlo, che sono stati uccisi e che lui non li ha mai visti perché un'ora dopo che era nato fu abbandonato al santuario dell'ordine mistico denominato "Whitesword". Lì, insieme a vari allievi, fu addestrato dal capo dell'ordine, che viene chiamato Lord perchè il suo vero nome è un mistero per tutti. L'addestramento consisteva in questo: ogni giorno dall'eta di 10 anni passava 12 ore al giorno in un dungeon pieno di animali feroci, all'inizio poteva usare un pugnale per difendersi, ma dopo appena 3 anni doveva cavarsela senza armi. All'età di 300 anni fu pronto per l'esame per diventare un novizio dell'ordine, così fu lasciato per una settimana all'interno di quel dungeon, e visto che riuscì a sopravvivere fu insignito del titolo di novizio. Tutto questo poteva sembrare crudele e in effetti lo era, ma tutti gli allievi potevano rinunciare quando volevano per diventare poi dei servi dell'ordine che venivano trattati appunto come dei servi, ma almeno rimanevano vivi, e proprio grazie a questo allenamento ora ha la forza e l'agilità di cui dispone. Cinque mesi dopo l'esame decise di abbandonare il santuario per cercare chi ha ucciso i suoi genitori, unico indizio: un pugnale con inciso sopra la lama un serpente, quella fu l'arma del delitto che lui ora porta sempre con sé. Ancora dopo quasi 200 anni lui continua a cercare il colpevole, certo sempre che ce ne sia solo uno. Abilità: --- Guerriero --- Combattimento a mani nude --- Mistico --- --- Permanenti --- Armatura I Consapevolezza del corpo Ki I --- 0PM --- Conoscenza anatomica I Salto prodigioso --- 2PM --- Stordimento Incantesimi: Nessuno Note: Il pugnale che porta con sé gli serve solo come indizio che porta a chi ha ucciso i suoi genitori e rarissimamente lo usa come arma GIOCATORE * Chicco * Anno di nascita: 1985 * Città: Firenze * E-mail: mangafan@gmali.com