PG 211:         GUGLIELMO L'INQUISITORE
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Razza:          Umano maschio
Classe:         Sacerdote di Celaban
Età:            40
Allineamento:   Neutrale 
Forza:          Alta
Agilità:        Bassa 
Intelligenza:   Molto Alta 
Magia:          4 PM
Combattimento:  Abilità media con armi da mischia, vergognosamente scarsa
                con armi da lancio e medio forte a mani nude.
Cavalcare:      Assolutamente incapace, al massimo un mulo...
Nuotare:        Neanche per idea 
Lingue:         Comune, nanesco, lingue morte
Descrizione:    Molto alto (1,90) barba folta e nera, ma ben curata. Naso
                aquilino, capelli corti e arruffati, nerissimi ma con i
                primi segni grigi all'altezza delle tempie, folte
                sopracciglia, fisico possente (per costituzione più che per
                allenamento) e pelle abbastanza scura.
                Indossa sempre un abito da monaco, e al collo porta una
                collana con un simbolo a forma di bilancia, che lo
                identifica come seguace di Celaban. 
Dotazione:      Martello da guerra di grosse dimensioni, che deve impugnare
                a due mani per utilizzare. Un coltello e qualche moneta
                d'oro in un sacchetto di pelle stretto in vita...
                abbastanza per sopravvivere.
Personalità:    austero e taciturno, non ha mai avuto in simpatia le
                persone troppo loquaci.
                Ama dialogare di cose dotte, e può perdere anche giornate
                intere a discutere di dottrina (dove peraltro eccelle
                grazie ad una vita passata sui libri). Siè  guadagnato il
                suo soprannome per la grande severità con cui giudica e
                perseguita coloro che minacciano l'equilibrio tra bene e
                male.
                Non è comunque una persona che si faccia prendere dall'ira,
                e chi lo conosce bene dice che sappia anche essere ironico.
Storia:         Guglielmo non ha mai visto i suoi genitori. Lo trovarono
                abbandonato davanti all'abbazia di Dros Delnoch i monaci
                devoti a Celaban, che lo hanno preso e istruito al culto
                del loro dio. È sempre stato uno dei migliori del suo
                corso, quanto a impegno e studio, guadagnandosi la fiducia
                dei superiori e facendo carriera all'interno dell'abbazia.
                Non trovando più stimoli tra le mura amiche, ha deciso di
                viaggiare per il mondo intervenendo per restaurare il sacro
                equilibrio tra bene e male.
Incantesimi:    tutti quelli dei sacerdoti di Celaban
Note:           Nessuna

GIOCATORE

* Federico Rebeschini
* Età: 20
* Città: Monza
* E-mail: grebes@tin.it