PNG: JAWARA LA ------------------------- Razza: Pantera mannara (licantropo naturale) Classe: Monaca di Ombra Allineamento: Neutrale Età: 63 anni Forza: Media Agilità: Alta Intelligenza: Alta Magia: 5 PM Combattimento: Con armi da lancio: scarso in forma umana o ibrida, nullo in forma animale Con armi da mischia: eccellente con il bastone, scarso con le altre armi in forma umana, nulla in forma animale A mani nude: buono in forma umana o ibrida, eccellente in forma animale Cavalcare: totalmente incapace Nuotare: buono Lingue: Dialetto della sua tribù, comune. Descrizione: Sono passati 40 anni da quando Jawara viaggiava con Kigath e la pantera mannara è indubbiamente cambiata nell'aspetto. Tuttavia, probabilmente per effetto dell'acqua della fonte della vita, o forse per predisposizione fisica, Jawara nel complesso si è conservata abbastanza bene. Porta ancora i capelli lunghi fino a metà schiena, ma il lucido nero corvino di una volta è ormai solcato da alcune ciocche argentate e il suo saio non nasconde la curva dei fianchi leggermente appesantiti. Quando sorride delle piccole rughe si increspano agli angoli della bocca e intorno ai suoi occhi. A parte questi dettagli Jawara è rimasta la stessa: ha conservato il suo portamento felino e la voce bassa e roca che ricorda le fusa di un enorme gatto. Così come la sua muscolatura è rimasta quella poco pronunciata, sinuosa e scattante che aveva in gioventù. Nel complesso più che di una sessantenne dà l'idea di una donna di una quarantina d'anni che si mantiene in forma. In forma ibrida la sua pelle acquista una leggera peluria nera, le spuntano coda e orecchie da pantera e le estremità delle sue mani e dei suoi piedi si trasformano in zampe da felino. In forma animale è una comune pantera dal pelo nero un po' opaco e ingrigito con una chiazza circolare spelacchiata sulla fronte. Dotazione: Oltre ai suoi vesiti (incantati in modo da scomparire e ricomparire a seconda della forma scelta da Jawara) porta con sé appesi al collo un pendaglio identico a quello che ha donato a Kigath quando si sono separati e la borraccia in cui conservava l'acqua della fonte della vita. Nella borraccia è rimasto in realtà un ultimo sorso del liquido, ma questo Jawara tende a tacerlo. Personalità: Jawara è una persona assolutamente tranquilla e pacata, estremamente sicura delle sue idee e anche delle proprie forze, conosce bene i suoi limiti e sa misurarsi in ogni sua azione. Molto riflessiva, conserva tuttavia l'istintività dei felini. È dotata di un forte intuito. Può apparire bizzarra nei modi, ma questo dipende dall'educazione che ha ricevuto nella sua tribù. È portata a comportarsi naturalmente in ogni situazione e spesso le sfuggono le sfumature della vita in società, non ha senso del pudore, ha gradissime difficoltà a comprendere l'uso della moneta e non concepisce i legami di parentela. Ha la curiosità e l'animo della studiosa per cui non si stanca mai di osservare la realtà che la circonda prendendo appunti o provando a fare esperimenti. Conserva insomma l'attitudine all'osservazione e allo studio che il suo popolo ha sviluppato nei secoli. Tuttavia la sua esperienza fuori Valle d'Ombra l'ha in qualche modo resa diversa dalla sua gente. Jawara ha fatto tesoro di ciò che ha imparato all'esterno e questo l'ha resa più critica verso quelle che prima accettava come regole inoppugnabili o verità supreme. Storia: Jawara è nata in una valle nascosta tra le montagne a nordovest del regno di Astares, accessibile solo attraverso una galleria. La valle è sempre stata considerata sacra dalla tribù di Jawara per il particolare che, in qualunque ora del giorno, le ombre delle montagne coprono esattamente metà della valle. Una leggenda del popolo di Jawara racconta di come una pantera, fuggendo da un cacciatore, sia stata condotta in salvo da Ombra nella valle sacra e qui abbia generato con lei le pantere mannare che diedero origine alla tribù. Di verificabile c'è solo che la tribù vive da generazioni nell'isolamento quasi assoluto della valle e che ha sviluppato un intenso quanto singolare culto della dea. Le uniche divinità venerate dalla tribù sono appunto Ombra e il Grande Antenato. La comunità è costituita esclusivamente da sacerdoti o monaci di Ombra e ogni adolescente giunto all'undicesimo anno di età viene consacrato ad Ombra in una grande cerimonia collettiva che segna il passaggio all'età adulta e si svolge durante l'equinozio d'autunno. La vita comune è adattata sui tempi del culto della dea che, dato l'isolamento della tribù, ha finito per assumere connotati più 'primitivi' modellandosi sulle necessità della tribù. Il popolo di Jawara si crede quindi progenie di Ombra e questo porta i suoi membri a sentirsi per forza di cose una sorta di popolo eletto. Tuttavia il loro atteggiamento nei confronti degli stranieri è quello di una sorta di paterna benevolenza, e accettano le idee degli altri con la paziente indulgenza di chi è certo delle proprie convinzioni al punto che sa che per forza di cose anche gli altri prima o poi si renderanno conto delle loro ragioni. Secondo le loro leggende un giorno Ombra tornerà su Anthuar scortata dal Grande Antenato e insieme porteranno via la tribù. Jawara ha avuto una vita abbastanza normale nella sua tribù: è diventata monaca a 11 anni come tutti i suoi amici e come loro si è sempre dedicata al culto di Ombra. La sua vita è trascorsa tranquilla e monotona sconvolta di tanto in tanto dall'arrivo di qualche incauto esploratore dal mondo esterno. Ha sempre nutrito una blanda curiosità nei confronti del mondo al di fuori della valle sacra, ma il suo senso del dovere, un paio di gravidanze e la forza dell'abitudine l'hanno sempre portata a rimandare qualsiasi viaggio. La scomparsa del sole ha portato un comprensibile scompiglio all'interno della tribù di Jawara, portando il consiglio dei saggi a incoraggiare la partenza dei giovani della tribù perché scoprissero che cosa stesse succedendo e vi ponessero rimedio. A questo scopo si è unita al gargoyle Kigath e alla sua stramba compagnia di fantasmi. "Assieme ad altri i due compirono diverse avventure tra le quali, degna di nota, è la loro incursione nella tana della dragonessa Tawarka alla quale sottrassero una preziosa ampolla dell'acqua della Fonte della Vita. Fu proprio la preziosa acqua a sostenere Jawara durante i primi anni della Notte Perenne, via via che le condizioni climatiche si fecero sempre più invivibili. Tuttavia l'acqua terminò e con essa il viaggio di Jawara. La monaca decise di porre fine alla sua infruttuosa ricerca volta a riportare su Anthuar l'equilibrio di Ombra. Jawara donò a Kigath un pendaglio, dicendogli che, se nel futuro avesse deciso di lasciare di nuovo la Valle d'Ombra e riprendere il suo viaggio il pendaglio avrebbe guidato Kigath da lei e le loro avventure sarebbero riprese. I due non si vedono da oltre quaranta anni e Kigath è convinto che Jawara sia ormai giunta da tempo alla fine naturale della sua esistenza" [cit] In realtà Jawara tornata fra la sua gente ha assunto il compito di protettrice dell'ingresso segreto di Valle d'Ombra. Lì veglia incessantemente perché nessuno varchi il passaggio e metta in pericolo la sua gente. Incantesimi: Nessuno Note: In forma animale o ibrida gode delle capacità sensoriali di una pantera ed è in grado di richiamare pantere e parlare con loro. Alcuni animali (come cani e cavalli) non sopportano la sua vicinanza e reagiscono con terrore alla sua presenza. In qualunque forma sia esistono inoltre delle particolari erbe essiccate capaci di tenerla a distanza. In forma animale o ibrida può essere ferita solo da armi magiche o d'argento, oppure dalla magia. È in grado di infettare le creature che ferisce. Parla perfettamente il comune, tuttavia può sfuggirle il senso di alcue espressioni gergali o figurate e può non conoscere i termini più moderni. GIOCATORE * Federica * Anno di nascita: 1980 * Città: Chieti * E-mail: fed.dit@gmail.com